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Disputa Galvani-Volta
Entrambi hanno eseguito lo stesso esperimento su delle rane scorticate; quando il corpo delle rane veniva collegato, tramite un arco bimetallico, alle zampe, queste ricevano una ‘’scarica’’ che causava la contrazione dei muscoli.
Galvani, che era un medico, interpretò questo fenomeno affermando che le cellule nervose della rana erano ancora attive, e l’arco bimetallico era solo lo strumento di propagazione dell’impulso nervoso.
Volta interpretò questo stesso fenomeno, affermando che agli estremi dell’arco bimetallico si era creata una differenza di potenziale che aveva causato la scarica nelle zampe.
Volta è senz’altro colui che ha dato una spiegazione migliore del fenomeno. Da questo esperimento scaturiscono le leggi di Volta e successivamente l’invenzione della pila.
Prima legge di Volta
Se si prende un arco bimetallico alla stessa temperatura, agli estremi si crea una differenza di potenziale pari alla differenza tra i potenziali di estrazione dei singoli metalli.
I due metalli hanno un potenziale di estrazione differente, a causa della diversa struttura molecolare, e se messi a contatto alla stessa temperatura, si crea una differenza di potenziale tra gli estremi dei metalli.
Seconda legge di Volta
Se prendo una catena di conduttori metallici alla stessa temperatura, la differenza di potenziale che c’è agli estremi della catena, è la stessa che si avrebbe se i metalli agli estremi della catena fossero posti a contatto diretto tra loro (〖∆V〗_1=〖∆V〗_2).
Di conseguenza, se agli estremi di questa catena di metalli alla stessa temperatura mettiamo due metalli identici, la differenza di potenziale tra gli estremi della catena sarà pari a zero (∆V=0).
I conduttori che soddisfano la seconda legge di Volta sono detti Conduttori di prima specie (in genere tutti i metalli).
Terza legge di Volta
Se prendo una catena di metalli con agli estremi due metalli identici, e in un qualsiasi punto interrompo la catena con una pezza acidulata (H_2 O+acido [HCl],o H_2 O+base [NaOH],o H_2 O+sale [NaCl]), noto che la differenza di potenziale tra gli estremi è diversa da zero (∆V≠0).
I conduttori che rispettano la terza legge di Volta sono detti Conduttori di seconda specie (in genere le soluzioni elettrolitiche).
13. Leggi di Volta
Disputa Galvani-Volta
Entrambi hanno eseguito lo stesso esperimento su delle rane scorticate; quando il
corpo delle rane veniva collegato, tramite un arco bimetallico, alle zampe, queste
ricevano una ‘’scarica’’ che causava la contrazione dei muscoli.
Galvani , che era un medico, interpretò questo fenomeno affermando che le cellule
nervose della rana erano ancora attive, e l’arco bimetallico era solo lo
strumento di propagazione dell’impulso nervoso.
Volta , da fisico qual era, interpretò questo stesso fenomeno affermando che agli
estremi dell’arco bimetallico si era creata una differenza di potenziale che
aveva causato la scarica nelle zampe.
Volta è senz’altro colui che ha dato una spiegazione migliore del fenomeno. Da questo
esperimento scaturiscono le leggi di Volta, e successivamente l’invenzione della pila.
Prima legge di Volta
Se prendo un arco bimetallico alla stessa temperatura, agli estremi si crea una
differenza di potenziale pari alla differenza tra i potenziali di estrazione dei
singoli metalli.
I due metalli hanno un potenziale di estrazione differente, a causa della diversa
struttura molecolare, e se messi a contatto alla stessa temperatura, si crea una
differenza di potenziale tra gli estremi dei metalli.
Seconda legge di Volta
Se prendo una catena di conduttori metallici alla stessa temperatura, la differenza
di potenziale che c’è agli estremi della catena, è la stessa che si avrebbe se i
metalli agli estremi della catena fossero posti a contatto diretto tra loro (
=∆
∆ V V ).
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Di conseguenza, se agli estremi di questa catena di metalli alla stessa temperatura
mettiamo due metalli identici, la differenza di potenziale tra gli estremi della catena
=0
∆ V
sarà pari a zero ( ).
I conduttori che soddisfano la seconda legge di Volta sono detti Conduttori di prima
specie (in genere tutti i metalli).
Terza legge di Volta
Se prendo una catena di metalli con agli estremi due metalli identici, e in un
qualsiasi punto interrompo la catena con una pezza acidulata (
[ ]
H O+acido[ HCl], o H O+base NaOH , o H O+ sale[ NaCl] ), noto che la differenza di
2 2 2 ∆ V ≠ 0
potenziale tra gli estremi è diversa da zero ( ).