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Concetti Chiave

  • L'elettrosensibilità è vista come una reazione alle onde elettromagnetiche, ma non è riconosciuta come malattia dall'OMS e dalla comunità scientifica a causa della mancanza di evidenze concrete.
  • L'OMS suggerisce che i sintomi associati all'elettrosensibilità potrebbero derivare da condizioni psichiatriche preesistenti, stress o paura dei campi elettromagnetici stessi.
  • I campi elettromagnetici si propagano come onde, trasportando energia senza spostare materia, e sono caratterizzati da velocità di propagazione, lunghezza d'onda e frequenza.
  • Un elettromagnete è creato avvolgendo una bobina attorno a un nucleo di ferro dolce, attivandosi tramite un interruttore che controlla il flusso di corrente e, quindi, la magnetizzazione del nucleo.
  • Sostanze come il cobalto e l'acciaio non sono adatte per elettromagneti poiché rimangono magnetizzate anche senza corrente, rendendo impossibile "spegnere" il magnetismo a comando.

L'elettrosensibilità è una sensibilità morbosa alle onde elettromagnetiche dovuto a un eccesso di inquinamento, appunto, elettromagnetico; dall'Organizzazione mondiale della sanità e dalla comunità scientifica, non è riconosciuta però come una vera e propria malattia. La principale obiezione è la mancanza di evidenze scientifiche che forniscano parametri in grado di dimostrare il rapporto di causa-effetto tra sintomi e esposizione. La OMS rileva che studi ben controllati hanno mostrato che i sintomi non sono causati dai campi elettromagnetici e che ci sono alcune indicazioni che tali sintomi sono dovuti a preesistenti condizioni psichiatriche, stress o sono causati dalla stessa paura dei campi elettromagnetici. Tra le quattro principali emergenze del Pianeta, l'OMS ha però incluso l'inquinamento elettromagnetico.

I campi elettromagnetici si propagano come onde, onde elettromagnetiche; la loro esistenza fu verificata alla fine del 1800. Le onde elettromagnetiche sono perturbazioni che si propagano senza il trasporto di materia, ossia l'energia che si propaga attraverso la materia senza che i corpi si spostino dalla loro posizione). Le grandezze fisiche che caratterizzano un'onda sono:
La velocità di propagazione: il valore dipende dal mezzo in cui si propaga.
La lunghezza d'onda: è la distanza tra le due creste (gole) successive. Dipende dal mezzo di propagazione e dalla frequenza della sorgente che pulsa all'interno del mezzo.
La frequenza d'onda: corrisponde al numero di cicli d'onda che passano per un dato punto nell'unità di tempo. La sua unità di misura è l'hertz (Hz) che corrisponde a 1 ciclo al secondo.

Un elettromagnete si ottiene avvolgendo una bobina attorno a un nucleo di ferro dolce, scelto per avere un campo magnetico più forte. Un elettromagnete si comporta come una calamita che entra in azione a comando, manovrata da un interruttore. Quando l'interruttore è aperto non vi è corrente elettrica. La bobina non genera alcun campo magnetico e il nucleo di ferro non è magnetizzato. Al contrario, quando l'interruttore è chiuso, la bobina genera un campo magnetico, gli atomi si orientano e il nucleo di ferro si magnetizza. Esistono sostanze però, come il cobalto e l'acciaio con le quali non è possibile costruire un elettromagnete. Ciò è dovuto al fatto che, una volta magnetizzate, queste sostanze non tornano nella condizione normale quando si toglie corrente alla bobina che li avvolge, e, quindi, non si possono “spegnere” a comando.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione dell'Organizzazione Mondiale della Sanità riguardo l'elettrosensibilità?
  2. L'OMS non riconosce l'elettrosensibilità come una vera e propria malattia a causa della mancanza di evidenze scientifiche che dimostrino un rapporto di causa-effetto tra sintomi e esposizione ai campi elettromagnetici.

  3. Come si propagano i campi elettromagnetici e quali sono le loro caratteristiche principali?
  4. I campi elettromagnetici si propagano come onde elettromagnetiche, che sono perturbazioni che si diffondono senza trasporto di materia. Le loro caratteristiche principali includono la velocità di propagazione, la lunghezza d'onda e la frequenza d'onda.

  5. Come funziona un elettromagnete e quali materiali non sono adatti per costruirlo?
  6. Un elettromagnete funziona avvolgendo una bobina attorno a un nucleo di ferro dolce, che si magnetizza quando la corrente passa. Materiali come il cobalto e l'acciaio non sono adatti perché, una volta magnetizzati, non tornano alla condizione normale quando la corrente viene tolta.

Domande e risposte

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