Concetti Chiave
- La tradizione classica cercava un unico modello meccanico per spiegare fenomeni, mentre Maxwell utilizzava diversi modelli a seconda delle circostanze.
- Poincaré sosteneva che la scelta tra modelli meccanici diversi è giustificata e basata su convenienza e considerazioni estetiche.
- I modelli scientifici non riflettono oggettivamente la realtà ma sono strumenti utili per la ricerca e possono essere rivisti.
- Le leggi fisiche sono viste come ipotesi e convenzioni, poiché non possono essere completamente verificate dall'esperienza limitata.
- Le leggi generali della fisica, anche se indirettamente legate all'esperienza, possono essere falsificate se non utili per la ricerca futura.
Per la tradizione classica laplaciana, spiegare un fenomeno significava trovarne il modello meccanico. La teoria fisica di Maxwell usava invece una molteplicità di modelli differenti,a seconda delle circostanze.
Poincaré chiarì che questo uso di una pluralità di modelli meccanici, apparentemente disinvolto, era pienamente giustificato. L'esperienza non ci imporrà mai un modello particolare a preferenza di altri e saremo sempre liberi di scegliere tra infiniti modelli equivalenti nelle loro capacità di spiegare l'esperienza.
in assoluto. I modelli cessano di avere una funzione di rispecchiamento oggettivo della realtà e assumono una funzione di ausilio per la ricerca, di ipotesi utili nel lavoro di ricerca.
La natura convenzionale dei principi fisici
Anche le leggi fisiche non sono imposte all'uomo dalla natura; esse sono ipotesi che l'esperienza non potrà mai verificare completamente, se non altro perché fanno riferimento a un numero infinito di casi possibili, mentre l'esperienza è necessariamente limitata a un numero finito di casi. Le stesse leggi generali che formano i principi della fisica, per Poincaré, sono semplici convenzioni, espresse mediante proposizioni così generali da sembrare slegate dall'esperienza.La convenzionalità dei principi fisici è però di natura diversa da quella dei principi della geometria. I primi derivano, sia pure alla lontana, da esperienze, sono generalizzazioni di principi sperimentali particolari, e dunque conservano un rapporto con l'esperienza, anche se in maniera indiretta. In questa prospettiva, l'esperienza può falsificare un principio fisico. Se dal punto di vista strettamente logico un principio può sempre essere salvato, qualunque cosa accada in fase sperimentale, dal punto di vista pratico, se questo salvataggio rende il principio stesso del tutto inutile per l'ulteriore sviluppo della ricerca, allora si può affermare che l'esperienza, sia pure in modo indiretto, lo ha falsificato.
Domande da interrogazione
- Qual è la visione di Poincaré riguardo all'uso di modelli meccanici nella spiegazione dei fenomeni?
- Come Poincaré descrive la natura delle leggi fisiche?
- In che modo l'esperienza può influenzare i principi fisici secondo Poincaré?
Poincaré sostiene che l'uso di una pluralità di modelli meccanici è giustificato, poiché l'esperienza non impone mai un modello particolare. La scelta dei modelli è basata su motivi di opportunità, comodità ed estetica, e può essere sempre rivista.
Poincaré descrive le leggi fisiche come ipotesi che non possono essere completamente verificate dall'esperienza, poiché si riferiscono a infiniti casi possibili. Le leggi sono viste come convenzioni, generalizzazioni di principi sperimentali particolari.
L'esperienza può falsificare un principio fisico in modo indiretto. Se un principio diventa inutile per lo sviluppo della ricerca, nonostante possa essere logicamente salvato, l'esperienza lo ha reso inefficace.