Concetti Chiave
- Un gas perfetto è chimicamente stabile, non necessita di legami per completare l'ottetto.
- Fisicamente, un gas perfetto ha bassa pressione e temperatura lontana dalla liquefazione.
- A livello microscopico, le molecole di un gas perfetto si muovono liberamente e non interagiscono tra loro.
- Gli urti delle molecole contro le pareti del recipiente sono considerati elastici.
- Il moto browniano, osservato da Robert Brown, spiega il movimento caotico delle particelle sospese.
Gas perfetto e moto browniano
La definizione chimica di gas perfetto è quella di un elemento stabile che non ha bisogno di impegnarsi in legami chimici per completare l'ottetto.La definizione macroscopica dal punto di vista fisico intende il gas perfetto come un gas con una pressione non troppo elevata e una temperatura sufficientemente lontana da quella di liquefazione.
Sempre dal punto di vista fisico la definizione microscopica di gas perfetto invece è quella di un gas costituito da un enorme numero di molecole che soddisfano determinate proprietà tra cui:
1) si muovono in tutte le direzioni, indipendenti tra di loro, di moto browniano o di moto di agitazione termica
2) le interazioni intermolecolari a causa della scarsa attrazione, essendo piccolissime, sono considerabili nulle
3) gli urti che avvengono contro il recipiente che le contiene sono di natura elastica
Il moto di cui si muovono le molecole dei gas perfetti fu osservato dal botanico Robert Brown nel 1827 e assunto come modello di riferimento per lo microscopico del gas. Brown osservò che un granello di polvere sospeso in acqua assume un modo disordinato, veloce e caotico ma non riuscire a spiegarsi il perché. Einstein intuì più tardi che la causa di quel modo erano le molecole d'acqua che ripetutamente urtavano il granello immerso. La spinta dell'acqua è invisibile al microscopio a causa del ridottissimo diametro delle molecole che la compongono. Al contrario, il granello di polvere è visibile.