Concetti Chiave
- Spinoza nacque ad Amsterdam nel 1632 da una famiglia ebrea di origine portoghese; fu perseguitato per le sue idee, nonostante vivesse modestamente come costruttore di occhiali.
- La sua filosofia si concentra sul concetto di un'unica sostanza, Dio, identificato con la natura, rifiutando il dualismo cartesiano e l'immortalità dell'anima.
- Spinoza sostiene che la libertà è inseparabile dalla necessità; Dio agisce per la necessità della sua natura, senza fini o obiettivi esterni.
- La conoscenza, per Spinoza, deve indirizzare l'uomo verso il vero bene, con l'intelletto come forma più chiara di comprensione della necessità delle cose.
- Propone un parallelismo tra mente e corpo, negando qualsiasi interazione diretta, e considera la conoscenza adeguata solo quando supera le apparenze.
Indice
Origini e contesto familiare
Nasce ad Amsterdam nel 1632. Suo padre era stato un marrano. I marrani erano gli ebrei che a causa delle persecuzioni si erano convertiti al cristianesimo rimanendo però’ segretamente legati alla loro religione famiglia ebrea di origine portoghese che si rifugiò in olanda libera dal punto di vista religioso, ma anche qui è perseguitato, infatti, i suoi libri sono messi all’indice sarà perseguitato anche dai giudei perché’ la sua filosofia lo porta a negare l’immortalità dell’anima. Non si dedica all’accademia ma costruisce occhiali, vive in modo modesto.
Filosofia e opere di Spinoza
Scrive: il trattato sull’emendazione dell’intelletto e il trattato teologico politico.
Per Spinoza la conoscenza ha uno scopo morale cioè deve indirizzare l’uomo verso il vero bene, capace di renderlo felice. Gli uomini si fanno prendere dal potere, dalla ricchezza. Queste non sono cose da condannare però non sono fini ma mezzi. Ad esempio non devi vivere per la ricchezza. Devi cercare un sommo bene: intuizione di dio. Conoscenza dell’unione che la mente ha con tutta la natura e con il suo ordine necessario.
Concezione di Dio e natura
L’idea cardine del pensiero di Spinoza è dio. Che è il tutto, fuori di lui non c’è nulla. Dio viene identificato con la natura. Questa identità di dio e natura coincide con l’ordine necessario del tutto, che è un ordine geometrico, cioè’ il mondo deriva da dio con la stessa necessità geometrica con la quale posto il triangolo derivano tutti i suoi teoremi. Spinoza rifiuta sia il dualismo cartesiano sia la moltiplicazione delle sostanze.
Critica al dualismo cartesiano
Per Cartesio era sostanza ciò che per esistere ha bisogno solo di se stesso. Ma affermò inoltre che anche le cose create non possono esistere se non sostenute dalla potenza divina. Quindi anche le cose create avendo bisogno solo del concorso di dio poteva essere chiamate sostanze. Spinoza non è d’accordo perché’ ciò è una contraddizione, quindi afferma che esiste una solo sostanza dio. Questa sostanza per esistere non ha bisogno di nessun’altra realtà e per essere concepita non ha bisogno di nessun altro concetto.
E’ causa di se cioè la sua essenza implica l’esistenza.
Sostanza e attributi secondo Spinoza
Per Cartesio res cogitans e res extensa erano sostanze anche se in senso secondario. Per Spinoza sono attributi della sostanza attraverso i quali essa esprime la sua essenza. Pensiero ed estensione sono solo2 degli infiniti attributi, gli unici che gli uomini conoscono. Le singole cose estese sono i modi cioè accidenti della sostanza.
Nessuna cosa finita è sostanza neppure l'uomo la cui essenza è costituita da un modo del pensiero e da un modo dell'estensione, cioè da un’idea e da un corpo. Spinoza lega la sostanzialità delle cose finite arrivando a considerare la mente come l'idea del corpo. Quindi nega l’immortalità dell'anima
Panteismo e parallelismo
Il dio di Spinoza è la natura ossia l’ordine necessario del tutto, non è una persona. Il mondo procede necessariamente da dio ossia dio è causa imminente di tutte le cose cioè agisce in se stesso e non fuori di se’ dato che fuori di lui non c’è nulla. Ecco perché’ si è parlato di panteismo
Tutte le idee e tutti i corpi derivano da dio poiché’ dio è sia realtà pensante sia realtà estesa. Ma le idee derivano da dio solo perché’ è realtà pensante e i corpi solo perché’ è realtà estesa. Quindi tra l’ordine delle idee e quello dei corpi c’è un certo parallelismo che per Spinoza è una perfetta coincidenza perché’ le idee e i corpi non sono altro che diverse espressioni di una stessa realtà da cui derivano.
A differenza di Cartesio esclude che tra la mente e il corpo ci sia una qualsiasi forma di interazione. C’è invece parallelismo
Libertà e necessità
Secondo Spinoza la libertà implica la necessità. Dio è causa libera nel senso che esiste e agisce per la sola necessità della sua natura, ma non può fare in modo che le cose che seguono dalla sua natura non siano prodotte da lui. Poiché’ è causa libera Spinoza lo chiama natura naturante e il mondo che segue dalla necessità della natura di dio è natura naturata. In poche parole dio non progetta il mondo con l’intelletto ne’lo vuole per libera scelta ne lo crea per amore perché’ intelletto volonta0 e amore non appartengono a dio ma al mondo.
Critica al finalismo
Sia la natura che l’uomo sono retti da una ferrea necessità. Gli uomini pensano di essere liberi perché’ conoscono i loro appetiti ma ne ignorano le cause convincendosi che questi appetiti non abbiano alcuna causa. In realtà la causa che determina la volontà dell’uomo è dio. Bisogna rinunciare la falsità del pregiudizio finalistico il quale consiste nel fatto che gli uomini pensano che tutte le cose naturali agiscano in vista di un fine. Quindi pensano che il loro agire non sia determinato da cause efficienti ma da causa finali che in realtà non sono altro che finzioni perché’ ogni azione umana è determinata da cause efficienti. Inoltre se dio agisse in vista di un fine necessariamente desidererebbe qualcosa che non ha e quindi non sarebbe perfetto.
La dottrina finalistica inoltre cerca di spiegare il mondo attraverso nozioni come il bene il male l’ordine, la confusione che sono nozioni soggettive, non sono proprietà delle cose ma nostri modi di immaginare
Conoscenza e mente
Per Spinoza la mente è la conoscenza degli stati attraversati dal suo corpo nel rapporto con altri corpi. La mente conosce il corpo e sa che esiste e conosce se stessa e i corpi esterni attraverso le idee delle modificazioni del corpo.
Il corpo è il mezzo insostituibile della conoscenza che la mente ha di se stessa e del mondo esterno. Quando la mente percepisce le cose senza andare al di la dell’apparenza ha una conoscenza inadeguata cioè parziale e confusa. Se va al di la dell’apparenza la conoscenza è adeguata.
Gradi di conoscenza
Spinoza distingue tre generi e gradi di conoscenza:
Opinione o immaginazione: conoscenza inadeguata perché’ considera eventi particolari senza cogliere le loro cause
Ragione: conoscenza adeguata perché’ coglie le cause delle cose
Intelletto o conoscenza intuitiva: è la conoscenza più chiara perché’ coglie la necessità delle cose.
Domande da interrogazione
- Qual è l'idea centrale del pensiero di Spinoza riguardo alla sostanza?
- Come Spinoza concepisce la libertà in relazione alla necessità?
- Qual è la visione di Spinoza sulla conoscenza e i suoi gradi?
- In che modo Spinoza critica il dualismo cartesiano?
- Qual è la posizione di Spinoza riguardo all'immortalità dell'anima?
L'idea centrale di Spinoza è che esiste una sola sostanza, Dio, che è identificata con la natura. Questa sostanza non ha bisogno di nessun'altra realtà per esistere e tutte le cose derivano da essa con necessità geometrica.
Spinoza concepisce la libertà come implicante la necessità. Dio è causa libera perché agisce per la necessità della sua natura, e il mondo segue da questa necessità come natura naturata.
Spinoza distingue tre gradi di conoscenza: opinione o immaginazione, che è inadeguata; ragione, che è adeguata perché coglie le cause; e intelletto o conoscenza intuitiva, che è la più chiara perché coglie la necessità delle cose.
Spinoza critica il dualismo cartesiano rifiutando la moltiplicazione delle sostanze e affermando che pensiero ed estensione sono attributi di un'unica sostanza, Dio, e non sostanze separate.
Spinoza nega l'immortalità dell'anima, considerando la mente come l'idea del corpo e parte di un'unica sostanza, Dio, da cui derivano tutte le cose.