Concetti Chiave
- Spinoza adotta un metodo matematico-deduttivo per comprendere l'universo, proponendo un sistema privo di arbitrio e basato su leggi necessarie e geometriche.
- Introduce il concetto di Deus Sive Natura, dove Dio coincide con la natura e l'universo, eliminando l'idea di un Dio personale e interventista.
- Spinoza critica il dualismo cartesiano, sostenendo un monismo in cui esiste un'unica sostanza: Dio, che è la base di tutte le manifestazioni del mondo.
- L'etica di Spinoza, dimostrata matematicamente, mira a offrire felicità e gioia all'uomo attraverso la comprensione profonda dell'amor Dei intellectualis.
- Nell'Etica, Spinoza fornisce diverse definizioni di Dio, tra cui Unica Sostanza e Causa Sui, in un contesto di panteismo dove ogni elemento naturale è un modo di Dio.
Indice
Il metodo matematico di Spinoza
È animato dal metodo matematico-oggettivo-deduttivo. Alza preghiere alla forza della matematica, che secondo lui è il codice più adatto.
Fa appello ad un sapere capace di liberare dagli idola baconiani, capace di comprendere l’Universo (leggi di tipo necessario e geometrico).
Sistema che non permette arbitrio. La realtà (cosmo) è organizzata sulla base di leggi necessarie e geometriche non sottoposte alla Provvidenza e a forze esterne. Unica grande sostanza gestita da leggi matematiche obbligate; non esiste l’eccezione. Il Dio di Spinoza coincide con il cosmo.
Deus Sive Natura: Dio ovvero la natura.
Considerato maledetto da tutte le religioni. La matematica è la legge per comprendere e regolare dall’interno l’Universo.
Einstein diceva di non essere ateo, ma di credere nel Dio di Spinoza, che non è un Dio separato, che vede, che ascolta, non serve a nulla pregare.
Per molti il miracolo è motivo di fede. Spinoza afferma invece che nel momento in cui accade un miracolo, il Dio cambia, perché quello di prima aveva sbagliato.
La sostanza unica di Spinoza
Per Spinoza la sostanza è unica, ovvero Dio, che coincide con il mondo e con il suo metodo geometrico necessario. Critica Cartesio, utilizzando il termine substantia, tradizionalmente aristotelica per consolidare il suo monismo, ciò che sta sotto, sostiene. I vari accidenti poggiavano su una base solida e compatta, che non aveva bisogno di nulla per esistere. Questa base veniva a mancare nel dualismo di Cartesio.
Secondo Spinoza, la sostanza è il primo sia ontologico che logico: concetto che non ha bisogno di altri concetti per esistere. Non necessita di altro per essere conosciuto ed espresso: Dio. Il resto è un modo attraverso cui l’unica sostanza si manifesta.
Rimanda alla necessità di un monismo, unico principio che in questo caso è il Deus sive Natura. Se mai esistesse un Dio capace di compiere miracoli, sarebbe un Dio che ogni tanto resta colpito dalle nostre preghiere e cambia ciò che ha creato.
All’interno di questo mondo, è privo di finalismo, modalità finale diversamente dall’ordine meccanico.
Dio non è libero, perché coincidendo con la natura, egli non può uscire dalla sua essenza e non può fare miracoli, non gode del libero arbitrio.
L'etica e la felicità
Etica: dimostrata secondo i dettami della matematica. L’obiettivo è consegnare la felicità all’uomo. Cerca di tracciare una serie di indicazioni capaci di conferire all’uomo la gioia. La morale è contro natura, perché cozza contro quella struttura geometrica rigorosa. L’etica si manifesta come un modo di Dio, che perciò non sarà contro natura e potrà consegnare la gioia.
Arrivando alla conoscenza massima, non saremo solo gioiosi, ma anche beati, ovvero lucidi davanti all’amor Dei intellectualis, che si raggiunge con un grande sforzo conoscitivo.
Il panteismo di Spinoza
Il primo capitolo dell’Etica si intitola "Dio". Procede con una carrellata di osservazioni sotto forma di teorema. Postulati non dimostrabili.
Assiomi, proposizioni, corollari, scogli: chiarimenti, ostacoli sulla via dimostrativa prima di giungere alla definizione.
Fornisce otto definizioni di Dio tra le quali: Unica Sostanza, Primo ontologico e logico, Causa Sui. Unica-Infinita, che presenta una struttura-connessione costante al suo interno. È un grande panteismo, secondo cui ogni manifestazione della natura è un modo di Dio.
Domande da interrogazione
- Qual è il metodo utilizzato da Spinoza nelle sue opere?
- Come Spinoza concepisce Dio in relazione alla natura?
- Qual è la critica di Spinoza nei confronti dei miracoli?
- In che modo Spinoza critica il dualismo di Cartesio?
- Qual è l'obiettivo dell'etica secondo Spinoza?
Spinoza utilizza un metodo matematico-oggettivo-deduttivo, ritenendo la matematica il codice più adatto per comprendere l'Universo.
Spinoza concepisce Dio come coincidente con il cosmo, definendolo Deus Sive Natura, ovvero Dio è la natura stessa.
Spinoza critica i miracoli affermando che, se accadessero, significherebbe che Dio ha commesso un errore, poiché il suo Dio non può cambiare ciò che ha creato.
Spinoza critica il dualismo di Cartesio sostenendo un monismo, dove la sostanza è unica e non necessita di nulla per esistere, contrariamente alla base mancante nel dualismo cartesiano.
L'obiettivo dell'etica di Spinoza è consegnare la felicità all'uomo attraverso una serie di indicazioni che conferiscono gioia, in armonia con la struttura geometrica dell'Universo.