Concetti Chiave
- La mente conosce se stessa e il corpo attraverso le idee delle sue modificazioni, estendendo questo processo anche ai corpi esterni.
- Il corpo è essenziale per la conoscenza della mente sia di se stessa che del mondo esterno.
- La conoscenza inadeguata si ha quando la mente percepisce solo l'apparenza, mentre è adeguata con la consapevolezza delle relazioni tra le cose.
- L'opinione o immaginazione si basa sulla percezione sensibile e considerazioni particolari, risultando in una conoscenza inadeguata e fallace.
- L'intelletto, o conoscenza intuitiva, rappresenta il grado più elevato di conoscenza, cogliendo l'essenza e la necessità delle cose in modo assoluto e razionale.
La mente e il corpo
La mente non è altro che l’idea del corpo. Conosce il corpo e se stessa soltanto per mezzo delle idee delle modificazioni del corpo. Conosce anche i corpi esterni, e anche in questo caso per mezzo delle idee delle modificazioni. Il corpo è il mezzo insostituibile della conoscenza che la mente ha di se stessa e del mondo esterno. Quando la mente percepisce le cose senza andare oltre l’apparenza, ha una conoscenza inadeguata. Ha invece una conoscenza adeguata quando acquista consapevolezza del sistema di relazioni, concordanze e differenze in cui le cose sono inserite.
Gradi di conoscenza
Si parla di tre gradi di conoscenza. L’opinione/immaginazione consiste nella percezione sensibile ed è inadeguata perchè si limita a considerare eventi particolari, senza esaminare nessi e cause. L’immaginazione è fallace perchè rappresenta le cose come contingenti. La ragione è il sapere della scienza, consente una conoscenza adeguata perchè coglie le cause delle cose, e le fa vedere come sono in sé, cioè non come contingenti ma come necessarie. L’intelletto, o conoscenza intuitiva, procede dall’idea adeguata dell’essenza delle cose: è la forma di conoscenza più chiara e distinta, che coglie la necessità delle cose in modo perfetto, nella sua assolutezza.
Conoscenza secondo Spinoza
Per Spinoza la conoscenza assoluta e intuitiva non è un’esperienza irrazionale, inspiegabile, come quella che porta all’estasi. È una visione intellettuale, il culmine di un itinerario razionale, al termine del quale la mente dispiega la sua massima potenza.