Concetti Chiave
- Schopenhauer recupera il pensiero orientale con il concetto del Velo di Maya, dove i fenomeni sono illusioni e il noumeno rappresenta la realtà nascosta.
- La volontà di vivere è l'essenza eterna e indistruttibile dell'universo, un impulso incausato che spinge all'esistenza senza uno scopo preciso.
- La vita oscilla tra dolore e noia, con la felicità come stato momentaneo, mentre l'amore è visto come un'illusione che perpetua la sofferenza.
- L'arte è considerata una fuga dal dolore attraverso la conoscenza libera e disinteressata, con la musica come collegamento profondo con la vita.
- L'etica della pietà enfatizza la compassione e l'impegno verso gli altri, mentre l'ascesi rappresenta la liberazione dalla volontà attraverso la rinuncia ai piaceri.
Primo filosofo che recuperò il pensiero dell'Oriente.
Indice
Il velo di Maya e la realtà
Velo di Maya: per Schopenhauer il fenomeno non è la realtà, ma un'illusione. Il noumeno è la realtà che si nasconde dietro il fenomeno.
Categorie: (mi fanno vedere la realtà in maniera distorta)
1. spazio 2.tempo 3.causalità --> principio del divenire, conoscere, essere e agire, la causa regola il rapporto tra gli oggetti naturali e tutto ciò che esiste è causato da altro.
La volontà di vivere
Volontà di vivere
La cosa in sé del nostro essere è la brama, ovvero la volontà di vivere, cioè un impulso che ci spinge ad esistere e ad agire (inconsciamente). La volontà di vivere è eterna e indistruttibile, secondo Schopenhauer chi ha la volontà di vivere ha assicurata la vita. La volontà di vivere è l'essenza segreta di tutte le cose, ossia la cosa in sé dell'universo.
La volontà è incausata e senza scopo, ha solo lo scopo di esistere: "voglio perché c'è in me una volontà irresistibile che mi spinge a volere". Qualsiasi scopo ha la spinta della volontà.
Gli esseri vivono per vivere e continuare a vivere. Dio nell'universo di Schopenhauer non esiste e l'unico assoluto è la volontà unica, eterna e incausata. Gli individui e tutti gli esseri viventi sono idee oggettivate, noi siamo l'oggettivazione della volontà. Il grado più basso dell'oggettivazione della volontà è costituita dalle forze generali della natura,i gradi superiori invece dalle piante e dagli animali. Questa piramide cosmica culmina nell'uomo,nel quale la volontà diviene consapevole.
Ogni volere scaturisce da mancanza, bisogno (sofferenza). La brama dura a lungo, le esigenze durano all'infinito. Siamo condannati per sempre alla condizione di volere. Nessun oggetto del volere appena conseguito può dare un appagamento durevole.
Pessimismo e sofferenza
Pessimismo
La vita è dolore. Volere significa desiderare e desiderare significa trovarsi in uno stato d'animo di tensione per la mancanza di qualcosa che si vorrebbe avere. Il desiderio quindi è dolore.
Piacere: attimo in cui il dolore cessa. Godimento e gioia sono cessazione di dolore. Il dolore è permanente, il piacere è una funzione derivata del dolore che vive a spese di esso. La felicità è una meta raggiungibile ma non durevole, è una realtà momentanea.
Noia: subentra quando viene meno il desiderio, quando cessano le preoccupazioni.
Vita: è come un pendolo che oscilla tra dolore e noia, passando attraverso l'intervallo fugace della gioia. "Nessuno si è mai veramente sentito felice nel presente, a meno che non fosse ubriaco".
Sofferenza universale
La volontà di vivere si manifesta in tutte le cose, quindi il dolore è presente in ogni creatura (pessimismo cosmico). Il male non è solo nel mondo, ma anche il principio del mondo è sofferenza (Leopardi).
Dietro le meraviglie del creato ci sono esseri frustrati e angosciati. Il fine della natura è che la specie continui. L'uomo è zimbello della natura.
Illusione dell'amore
Illusione dell'amore
L'amore utilizza la tua energia per portare avanti gli scopi della volontà di vivere. Il fine dell'amore è l'accoppiamento. L'amore è solo uno strumento per far sì che l'essere umano esista in questo mondo. Ci si innamora a causa degli istinti sessuali. L'amore viene inconsapevolmente avvertito come peccato e vergogna. Attraverso l'atto sessuale l'uomo commette un delitto perché mette al mondo persone destinate a soffrire. L'amore non è altro che due infelicità che si incontrano, due felicità che si scambiano e una terza infelicità che si prepara.
Amore disinteressato --> pietà
Le vie della liberazione
Le vie della liberazione dal dolore
Nella vita il lato esterno è mascherato con falso splendore: sempre si cela ciò che soffre; mentre ciascuno quanto più interna contentezza gli manca, tanto più desidera nell'opinione altrui passare per felice. Un po’ alla volta desidero vivere meno.
Rifiuto del suicidio: atto di affermazione della volontà stessa. Il suicidio vuole la vita, ma la nega perché non è contento della condizione in cui vive. La soluzione è liberarsi della volontà di vivere, imparare a non volere e a non desiderare.
L'arte come via di fuga
L'arte
E' conoscenza libera e disinteressata, puro oggetto del conoscere, puro occhio.
La funzione liberatoria dell'arte ha una funzione catartica per il carattere contemplativo. L'arte è una via di fuga.
Gerarchia delle arti: architettura, scultura, pittura, poesia, tragedia (autorappresentazione del dramma della vita. La musica invece è arte profonda e universale, ci mette in contatto con la vita.
L'etica della pietà
L'etica della pietà
La compassione è patire con qualcuno.
L'etica implica un impegno a favore degli altri nel mondo. Tentativo di superare l'egoismo e l'ingiustizia (fa soffrire l'uomo). Aiutare il prossimo è una cura per l'umanità. L'etica morale sgorga dall'esperienza e dal sentimento di pietà, se io soffro la sofferenza dell'altro la mia passa in secondo piano. Pertanto non è la conoscenza a produrre la moralità, ma la moralità a produrre la conoscenza. Il senso di colpa è l'oscura consapevolezza dell'unità del valore cosmico.
Giustizia -> non fare il male. La carità è ciò che fa bene.
L'ascesi e il nirvana
L'ascesi
Infrango la volontà con l'astensione dal piacevole e la ricerca dello spiacevole. Controbattere la volontà, decido di non desiderarla.
Esempio della castità perfetta: rinuncia ai piaceri, umiltà, digiuno, sacrificio e automacerazione.
Macerazione spirituale dei desideri più intimi. Con l'ascesi l'uomo è libero.
Nirvana: dopo la soppressione della volontà rimane il nulla. Se il mondo è il nulla, allora il nirvana per l'asceta è il tutto, un mondo di pace.
Domande da interrogazione
- Qual è il concetto del "Velo di Maya" secondo Schopenhauer?
- Come Schopenhauer descrive la "volontà di vivere"?
- Qual è la visione di Schopenhauer sulla sofferenza e il desiderio?
- Qual è il ruolo dell'arte secondo Schopenhauer?
- Come Schopenhauer interpreta l'etica della pietà?
Per Schopenhauer, il "Velo di Maya" rappresenta l'illusione dei fenomeni, che non sono la realtà vera. La realtà è il noumeno, che si nasconde dietro i fenomeni.
La "volontà di vivere" è un impulso eterno e indistruttibile che spinge gli esseri a esistere e agire. È l'essenza segreta di tutte le cose e l'unico assoluto nell'universo di Schopenhauer.
Schopenhauer vede la vita come un pendolo tra dolore e noia, con il desiderio che causa sofferenza. Il piacere è solo un momento fugace in cui il dolore cessa.
L'arte ha una funzione catartica e liberatoria, permettendo una conoscenza libera e disinteressata. È una via di fuga dalla sofferenza e mette in contatto con la vita.
L'etica della pietà implica un impegno verso gli altri, superando l'egoismo. La moralità nasce dall'esperienza e dal sentimento di pietà, non dalla conoscenza.