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Concetti Chiave

  • Kant sostiene che la realtà in sé, o "noumeno", non può essere conosciuta, solo il fenomeno è accessibile all'uomo.
  • I critici di Kant, come Maimon, trovano il concetto di "cosa in sé" insostenibile perché manca di rappresentazione conoscitiva.
  • Il post kantiano Rainold accetta l'unione tra soggetto e oggetto, mentre Schoultze e Maimon accusano Kant di scetticismo.
  • Gli idealisti post kantiani ritengono che il concetto di "cosa in sé" sia contraddittorio e propongono una visione che enfatizza l'infinito.
  • L'idealismo sostiene che le cose esistono solo in relazione al soggetto conoscente, eliminando il concetto di realtà indipendente dal pensiero.

Indice

  1. La teoria di Kant
  2. Critiche al concetto di noumeno
  3. Il post-kantismo e l'idealismo

La teoria di Kant

Secondo Kant non possiamo conoscere la realtà quale essa è veramente (il "noumeno"), ma solo come appare a noi, nella forma del "fenomeno". Per Kant la cosa in sè indica quindi ciò che oltrepassa le condizioni di conoscibilità del pensiero umano.

Critiche al concetto di noumeno

Ma secondo i critici di Kant il concetto di cose in se risulta insostenibile, perché:

1) si riferisce a qualcosa che può essere pensato (come idea- limite), ma a cui non corrisponde alcuna rappresentazione conoscitiva (Maimon).

2) la "realtà in sé" viene ritenuta (paradossalmente) come la causa reale ma non conoscibile delle nostre rappresentazioni, dei fenomeni, e ciò da luogo a posizioni 'scettiche', che affermano la non conoscibilità di ciò che costituisce il fondamento delle nostre rappresentazioni; la 'cosa in sé' diventa in tal modo un 'quid' tanto imprecisato e quanto misterioso, e per questo si pone come concetto impossibile è contraddittorio.

Il post-kantismo e l'idealismo

Il post kantiani, per esempio Rainold, kantiano ortodosso, diceva che il soggetto (l'uomo) e l'oggetto (ciò che egli vede) stanno nella stessa rappresentazione, uniti, e sono il principe dal quale si deduce il sapere; dava dunque per scontata l'unione soggetto-oggetto, passando dal criticismo ad una prospettiva estrema. Critici, come Schoultze e Maimon accusarono invece Kant di scetticismo (posizione epistemologica legata all'impossibilità di raggiungere, con la conoscenza, la realtà verità). Essi non erano convinti del problema della cosa in sé e pensavano che Kant avesse fatto una sorta di autogol filosofico affermando che la scienza esiste, in un primo momento, e che non sapremo mai di cosa è fatta la realtà, in un secondo momento.

Il "concetto di cosa in sé", secondo gli studiosi post kantiani, risulta essere una nozione contraddittoria, che deve essere abbandonata. È questo il passo compiuto dalla filosofia 'idealistica'.

L'idealismo che prese le mosse da critiche del kantismo consiste nell'affermazione della non realtà del finito considerato di per sè, ma come parte, momento, della totalità, dell'infinito. Se la filosofia kantiana poneva al centro il soggetto e le forme a priori con le quali esso scopre la realtà, gli oggetti che ruotano attorno ad esso, la filosofia idealistica, elimina il concetto di cosa in sè pur considerando il soggetto prima dell'oggetto, e contrariamente al realismo afferma che le cose sono dipendenti dal soggetto conoscente e non esistono al di fuori del pensiero. Quando la ragione, strumento conoscitivo, capisce che oggetto e soggetto non possono esistere singolarmente, essi vengono unificati.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la posizione di Kant riguardo alla conoscenza della realtà?
  2. Secondo Kant, non possiamo conoscere la realtà come è veramente (il "noumeno"), ma solo come appare a noi, nella forma del "fenomeno".

  3. Quali critiche vengono mosse al concetto di "cosa in sé" di Kant?
  4. I critici sostengono che il concetto di "cosa in sé" è insostenibile perché si riferisce a qualcosa che può essere pensato ma non rappresentato conoscitivamente, e viene considerato una causa reale ma non conoscibile delle nostre rappresentazioni.

  5. Come si differenzia la prospettiva dei post kantiani rispetto a quella di Kant?
  6. I post kantiani, come Rainold, considerano soggetto e oggetto uniti nella stessa rappresentazione, mentre critici come Schoultze e Maimon accusano Kant di scetticismo e ritengono che il concetto di "cosa in sé" sia contraddittorio.

  7. In che modo l'idealismo si distacca dal kantismo?
  8. L'idealismo elimina il concetto di "cosa in sé" e afferma che le cose sono dipendenti dal soggetto conoscente, non esistendo al di fuori del pensiero, unificando soggetto e oggetto.

Domande e risposte

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