Concetti Chiave
- Giovanni Pico della Mirandola critica l'umanesimo per l'eccessiva enfasi su forma ed estetica a discapito del contenuto e concretezza.
- Propose un concilio a Roma nel 1486 per discutere 900 tesi filosofiche, di cui 7 furono considerate eretiche, costringendolo a rifugiarsi presso Lorenzo il Magnifico.
- La sua filosofia pone l'uomo al centro dell'universo, libero di scegliere il proprio destino e la propria unione con Dio.
- Critica le eccessive pretese retoriche, preferendo la precisione concettuale alla forma elegante nei discorsi filosofici.
- Condanna astrologia e magia, rifiutando l'idea che la posizione degli astri influenzi la vita umana.
Indice
Giovanni Pico e l'umanesimo
Giovanni Pico della Mirandola nasce da una famiglia molto agiata, il che gli permette di compiere numerosi viaggi attraverso i quali egli apprende la cultura del suo periodo e ne fa un'analisi accurata.
Grazie a questa analisi il filosofo, in relazione all'umanesimo, sostiene che questo periodo è troppo legato ai concetti di forma ed estetica, motivo per il quale viene trascurato il contenuto e dunque la vera concretezza.
Ecco perchè egli si pone come punto d'incontro di tutte le filosofie.Concilio e tesi filosofiche
Giovanni Pico della Mirandola si occupa anche di temi religiosi, infatti,basandosi sull'idea di un'aspirazione religiosa, nel 1486 a Roma propone un concilio dove sono presenti i massimi esponenti del tempo e dove espone le sue 900 tesi filosofiche. Ma 7 tra queste vengono definite eretiche, per cui l'incontro viene annullato e Pico è costretto a rifugiarsi presso Lorenzo il Magnifico.
Libertà e dignità dell'uomo
La sua indagine filosofica si basa sull'uomo che, posto al centro dell'universo, sceglie liberamente ciò che vuole essere. I caratteri portanti sono quindi l'idea di libertà e dignità dell'uomo. Secondo Pico l'uomo è stato creato da Dio senza una natura predeterminata. Dall'uso che l'uomo fa della propria libertà dipende, non solo l'unione con Dio, ma quella con tutto il creato che si riassume nell'uomo e con lui torna a Dio. Avvicinandosi a Dio, l'uomo si avvicina all'universo. Ma la scelta di entrare in rapporto con Dio può portare l'uomo sia ad un avvicinamento che ad un allontanamento da esso.
Critica alla retorica e astrologia
Il filosofo è contro le pretese eccessive della retorica e difende la filosofia per la quale predilige la precisione concettuale rispetto all'eleganza formale del discorso.
Infine condanna l'astrologia così come anche la magia in quanto crede che la posizione degli astri possa condizionare la vita dell'uomo.
Tra le sue opere si ricordano Dignità dell'uomo, nota come De hominis dignitate.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Giovanni Pico della Mirandola all'umanesimo del suo tempo?
- Qual è il concetto centrale della filosofia di Pico riguardo all'uomo?
- Qual è la posizione di Pico della Mirandola riguardo all'astrologia e alla magia?
Pico critica l'umanesimo per essere troppo legato ai concetti di forma ed estetica, trascurando il contenuto e la vera concretezza.
Il concetto centrale è la libertà e dignità dell'uomo, che è stato creato da Dio senza una natura predeterminata e sceglie liberamente ciò che vuole essere.
Pico condanna l'astrologia e la magia, poiché crede che la posizione degli astri non debba condizionare la vita dell'uomo.