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Concetti Chiave

  • Pico della Mirandola, figura emblematica del Rinascimento, è noto per il suo ideale di unità culturale e la vasta erudizione acquisita nei centri culturali di Bologna, Parigi e Firenze.
  • Ha proposto un ambizioso progetto di Concilio universale con saggi da tutto il mondo, per discutere 99 tesi che coprono l'intero scibile umano.
  • L'Oratio De dignitate hominis di Pico è considerata il manifesto dell'Umanesimo, esplorando la dignità umana come un valore intrinseco e non legato alla posizione sociale.
  • La dignità, secondo Pico, si è evoluta dal significato tradizionale di riconoscimento sociale a un valore etico-morale intrinseco, distaccato dall'onore.
  • Pico concepisce la dignità come ciò che definisce l'essenza umana, un valore assoluto che appartiene a ogni individuo.

Indice

  1. Pico della Mirandola
  2. Vita
  3. Oratio De dignitate hòminis

Pico della Mirandola

Vita

Giovanni Pico conte di Mirandola e principe di Concordia, titolo che ribadisce più volte in quanto espressione di un ideale umanista e di un forte e diffuso bisogno dell’epoca, quello della concordia, un ideale monistico di unità secondo una cultura “alta”. Frequenta i principali centri culturali dell’epoca (Bologna, Parigi, Firenze) e in particolare l’Accademia Fiorentina, dove si forma un’ampissima erudizione, divenendo una figura emblematica della sua epoca.
Un giorno lancia un grande progetto, quello di un Concilio di saggi, provenienti da tutto il mondo (progetto fondato sull’universalismo, che vuole abbracciare la complessità, la varietà, la totalità delle culture e del sapere), che dovrebbe discutere 99 tesi, da lui proposte, che abbracciano l’intero scibile; comincia ad investire in questo progetto e ne individua la sede a Roma, la capitale “universale”. Partito da Firenze per recarsi a Roma, dove sarebbero dovuti cominciare i lavori di preparazione di questo grande evento culturale, ma con la spedizione parte anche la moglie del podestà di Arezzo, che li fa rincorrere, intercettare e catturare; Pico finisce prigioniero ad Arezzo e, per intervento di Lorenzo il Magnifico (lo zio del podestà), viene liberato e fatto mandare in esilio a Fratta di Perugia, dove scrive l’introduzione culturale del Concilio, orazione chiamata Sulla dignità dell’uomo, da molti definita il manifesto dell’Umanesimo. Il Concilio non sarà mai tenuto.

Oratio De dignitate hòminis

Il concetto di dignità (dignitàs, in termini latini esprimeva un riconoscimento legato, o sancito, da una carica pubblica; sta cioè ad indicare il personaggio che esercita questa carica e che, quindi, merita onore e rispetto) comincia ad avere una svolta semantica con la cultura cristiana (ben documentata in Boezio: non è la carica pubblica che costituisce la dignità, anzi, spesso essa è motivo di indegnità; collega la dimensione di dignità con quella etico-morale, precedentemente collegamento implicito, ora necessario, mentre è svincolata dall’aspetto sociale-istituzionale; il soggetto della dignità non è più il dignitario, ma la persona: idea che si instaura a partire dal dibattito trinitario, con Agostino, c’è un unico Dio che ha tre persone, che poi sarà identificata nella maschera, che è carattere e che da risonanza, percuote, la parola) e con Pico risulta completamente sganciato dalla dimensione dell’onore e del riconoscimento, ma è collegato ad un valore intrinseco (espressione di un’assolutezza assiologica, qualcosa che vale per se stesso). È la dignità che ci dice cos’è l’uomo, o è l’uomo a dirci cos’è la dignità? Per Pico essa è ciò che fa uomo l’uomo, ma insieme, è data all’uomo.

Domande da interrogazione

  1. Chi era Giovanni Pico della Mirandola e quale progetto ambizioso aveva ideato?
  2. Giovanni Pico della Mirandola era un conte e principe di Concordia, noto per il suo ideale umanista di unità e concordia. Aveva ideato un ambizioso progetto di un Concilio di saggi da tutto il mondo per discutere 99 tesi che abbracciavano l'intero scibile, ma il concilio non fu mai tenuto.

  3. Qual è il significato della dignità secondo Pico della Mirandola?
  4. Secondo Pico della Mirandola, la dignità è un valore intrinseco, sganciato dall'onore e dal riconoscimento sociale, che esprime un'assolutezza assiologica. È ciò che definisce l'uomo e, allo stesso tempo, è data all'uomo.

  5. Quali furono le conseguenze del tentativo di Pico di organizzare il Concilio a Roma?
  6. Durante il tentativo di organizzare il Concilio a Roma, Pico fu intercettato e catturato ad Arezzo a causa della fuga con la moglie del podestà di Arezzo. Fu liberato grazie all'intervento di Lorenzo il Magnifico e mandato in esilio a Fratta di Perugia.

  7. Come si evolve il concetto di dignità nella cultura cristiana secondo il testo?
  8. Nella cultura cristiana, il concetto di dignità si evolve da un riconoscimento legato a una carica pubblica a un valore etico-morale intrinseco alla persona, svincolato dall'aspetto sociale-istituzionale, come documentato da Boezio e sviluppato da Pico.

Domande e risposte

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