Toniaegianny
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Pico della Mirandola sostiene che esiste un'unica Verità universale ed eterna, rivelata in modi diversi attraverso le epoche storiche, con Dio come fonte.
  • Non considera nessuna filosofia o religione superiore alle altre, ma vede un nucleo di verità comune tra tutte, promuovendo la Pax Philosophica per la concordia tra dottrine.
  • L'opera principale di Pico, "De hominis dignitate", esplora la dignità umana come capacità di autodeterminazione, differente dalla concezione di Ficino che la vedeva nell'anima.
  • Pico attribuisce all'uomo la libertà di autodeterminarsi, rendendolo superiore alle altre creature e capace di decidere il proprio destino, simile a Dio nel creare la propria personalità.
  • Descrive l'uomo come un microcosmo con la possibilità di diventare qualsiasi cosa, riflettendo la capacità di plasmare se stesso e il proprio destino.

Indice

  1. La verità universale secondo Pico
  2. L'ideale della Pax Philosophica
  3. Il De hominis dignitate e la dignità umana
  4. La libertà come dignità dell'uomo

La verità universale secondo Pico

Pico della Mirandola è un filosofo dell’accademia fiorentina. Egli afferma che esiste un'unica Verità, universale ed eterna che si rivela agli uomini in modi e in forme diverse in base alle varie epoche storiche: la fonte di questa verità è Dio. Pur analizzando le diverse dottrine filosofiche e religiose, bensì sembra che dicano cose diverse, in realtà hanno un nucleo di verità in comune. Inoltre, per impossessarsi della Verità, bisogna impossessarsi dell'eredità delle filosofie e delle religioni del passato, poiché ognuna di queste ha contribuito a sostenere la verità. A differenza di Ficino, quindi, ha una concezione paritetica delle varie dottrine, poiché per lui non esiste né una filosofia, né una religione superiore a tutte le altre.

L'ideale della Pax Philosophica

L'ideale a cui tende Pico è:

la Pax Philosophica, ossia la concordia tra le dottrine, la cui conseguenza è la Pax Cristiana, ovvero l'armonia tra gli uomini.

Una ha carattere teorico (pax philosophica), l'altra ha carattere pratico (pax cristiana), nel senso che in nome delle differenti correnti di pensiero filosofico e religioso sono nate dispute, però, se si individua un nucleo comune a tutti si arriverà alla pace.

Il De hominis dignitate e la dignità umana

L’opera principale di Pico è il De hominis dignitate. Originariamente doveva essere il discorso inaugurale che avrebbe dovuto pronunciare al convegno che stava progettando a Roma nel 1487, questo doveva vertere sul concetto di pax philosophica, ma fu ostacolato dal papa Innocenzo III che riteneva eretiche le tesi sostenute, quindi Pico avrebbe rischiato la persecuzione. Quest’orazione fu, quindi, pubblicata sottoforma di testo; il titolo è da tradurre come "sulla dignità dell’uomo". Per dignità si intende la specificità, ovvero quelle caratteristiche peculiari che lo rendono tale e diverso da ogni altro ente (Humanitas).

La libertà come dignità dell'uomo

Per Marsilio Ficino la dignità dell'uomo era l’anima, per Pico della Mirandola sarà la libertà. Pico afferma che l’uomo è la creatura privilegiata: occupa una posizione centrale nell’universo ed è l’opera creatrice di Dio. Dio ha creato tutti gli esseri, superiori e inferiori, dotandoli di una natura determinata, tranne l’uomo a cui ha dato la libertà intesa come capacità di autodeterminarsi. La libertà rende l'uomo libero di scegliere che cosa diventare, se elevarsi e tendere a Dio o degradarsi al livello delle bestie, quindi, rende l'uomo superiore a tutte le altre creature, compresi gli angeli. Inoltre, descrive l’uomo come un microcosmo (universo in piccolo), perché Dio ha messo in lui i semi di tutte le cose, cioè avendo una natura indeterminata può scegliere di diventare qualsiasi cosa, quindi si autodetermina: uomo artefice del proprio destino. Infatti, il filosofo, parla di una seconda creazione dell'uomo: la prima volta è stato creato da Dio (fisicamente), la seconda volta si plasma da solo (personalità). In questo senso, l’uomo è fatto a immagine e somiglianza di Dio, siccome, in qualche modo, è anch'egli creatore, con la differenza che Dio, essendo infinito, crea tutte le cose mentre l’uomo può plasmare solo se stesso.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Pico della Mirandola riguardo alla Verità universale?
  2. Pico della Mirandola sostiene che esiste un'unica Verità universale ed eterna, rivelata in modi diversi attraverso le epoche storiche, con Dio come fonte. Le diverse dottrine filosofiche e religiose, pur sembrando diverse, condividono un nucleo comune di verità.

  3. In che modo Pico della Mirandola differisce da Marsilio Ficino nella concezione della dignità dell'uomo?
  4. Mentre Marsilio Ficino vede la dignità dell'uomo nell'anima, Pico della Mirandola la identifica nella libertà, intesa come capacità di autodeterminarsi, rendendo l'uomo superiore a tutte le altre creature.

  5. Qual è l'ideale a cui tende Pico della Mirandola e come si articola?
  6. L'ideale di Pico è la Pax Philosophica, la concordia tra le dottrine filosofiche, che porta alla Pax Cristiana, l'armonia tra gli uomini. La prima ha carattere teorico, la seconda pratico, e si raggiunge individuando un nucleo comune tra le diverse correnti di pensiero.

  7. Qual è il significato del concetto di "microcosmo" secondo Pico della Mirandola?
  8. Pico descrive l'uomo come un microcosmo, un universo in piccolo, poiché Dio ha posto in lui i semi di tutte le cose. Con una natura indeterminata, l'uomo può scegliere di diventare qualsiasi cosa, autodeterminandosi e plasmando il proprio destino.

Domande e risposte

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