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di marcvs
Sapiens
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Concetti Chiave

  • Il capitalismo mira ad aumentare il profitto massimizzando la produttività attraverso l'uso di macchine e strumenti avanzati.
  • L'incremento di produttività crea ricchezza che viene reinvestita per migliorare ulteriormente la tecnologia e le strutture.
  • Il passaggio a una grande industria meccanizzata, pur essendo un progresso, porta a conseguenze negative per i capitalisti stessi.
  • La "caduta tendenziale del saggio di profitto" è una legge che prevede un calo dei profitti dovuto alla riduzione del lavoro operaio.
  • L'aumento della disoccupazione, causato dalla meccanizzazione, genera povertà tra i consumatori, rappresentando un rischio per il sistema capitalistico.

Indice

  1. Obiettivo del capitalismo
  2. Effetti del progresso industriale
  3. Conseguenze della disoccupazione

Obiettivo del capitalismo

Lo scopo primario del capitalismo è quello di aumentare il più possibile il profitto, obiettivo che viene perseguito cercando di incrementare al massimo la produttività e quindi introducendo macchine e strumenti che consentano di realizzare una quantità di merce superiore. L'aumento della produttività genera plusvalore e ricchezza, e questa viene a sua volta reinvestita per migliorare la tecnologia e modernizzare le strutture. Ciò si traduce nel passaggio dall’industria manifatturiera alla grande industria meccanizzata.

Effetti del progresso industriale

Il progresso raggiunto con la grande industria finisce per ritorcersi contro il capitalista stesso, poiché nel sistema produttivo emergono e si affermano forze che si rivelano oggettivamente autodistruttive. La prima è quella che Marx definisce la "caduta tendenziale del saggio di profitto". Si tratta di una legge in base alla quale il profitto del capitalista, a un certo punto dello sviluppo produttivo, anziché aumentare, tende a diminuire poiché con la meccanizzazione si richiede un numero inferiore di operai. L'effetto è il calo del plusvalore, che dipende dal plus lavoro dell'operaio e, dunque, dal capitale variabile. Con il variare della composizione del capitale a sfavore del lavoro dell'operaio, si ottiene pertanto una riduzione del saggio (o tasso) di profitto che deriva dal plusvalore.

Conseguenze della disoccupazione

In aggiunta a ciò, la crescente disoccupazione connessa all’impiego sempre più massiccio delle macchine nell’industria, comporta un altro grande rischio per il capitalismo: disoccupazione, infatti, vuol dire maggiore povertà dei consumatori.

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