walla89
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Concetti Chiave

  • Feuerbach si distacca dall'hegelismo criticando l'idealismo, sostenendo che esso inverte la relazione tra concreto e astratto, facendo dell'uomo un attributo di Dio.
  • Nell'opera "L'essenza del cristianesimo", Feuerbach afferma che Dio è una proiezione delle migliori qualità umane, e la religione rappresenta un passo verso l'autocoscienza dell'uomo.
  • La filosofia di Feuerbach promuove la trasformazione della teologia in antropologia, passando dallo studio di Dio a quello dell'uomo.
  • Feuerbach identifica tre origini dell'idea di Dio: distinzione tra individuo e specie, opposizione tra volere e potere, e la dipendenza dell'uomo dalla natura.
  • Il pensiero di Feuerbach è centrato sull'umanismo e naturalismo, enfatizzando che per migliorare le condizioni spirituali di un popolo, occorre prima migliorare le sue condizioni materiali.

In questo appunto l'obiettivo è quello di descrive il pensiero filosofico del celebre filosofo Feurbach, di cui si descrivono le principali opere filosofiche, come per esempio L’essenza del cristianesimo, L’essenza della religione, Lo spiritualismo e materialismo e La critica all’idealismo.

Dapprima fu un convinto hegeliano; con lo scritto del 1839 “Critica della filosofia hegeliana” però, egli si distaccò dalla filosofia hegeliana.

Le sue opere più importanti sono: L’essenza del cristianesimo, L’essenza della religione, Lo spiritualismo e materialismo e La critica all’idealismo.

Indice

  1. Critica all'idealismo e religione
  2. Origine dell'idea di Dio
  3. Alienazione e necessità dell'ateismo
  4. Umanismo e naturalismo di Feuerbach

Critica all'idealismo e religione

Per Feuerbach l’idealismo fornisce una visione rovesciata delle cose rendendo il concreto (l’uomo) un attributo dell’astratto (Dio); l’idealismo fa figurare ciò che viene prima con ciò che viene dopo.

Nell’"Essenza del Cristianesimo" egli analizza il ruolo delle religione nella storia degli uomini, egli afferma che non è Dio ad avere creato l'uomo, ma l'uomo ad avere creato Dio.

Dio è quindi solo una proiezione illusoria di tutte le migliori qualità umane (regione, volontà, bontà). Gli uomini hanno creato un Dio a loro immagine e somiglianza e nella religione si configura il primo mero indiretto passo dell’autocoscienza dell'uomo.

Secondo il filosofo quindi la religione e la teologia devono trasformarsi in antropologia, ovvero da studio di Dio a studio dell’uomo.

Origine dell'idea di Dio

L'idea di Dio nasce nell’uomo in tre modi:

  1. distinzione tra individuo e specie: essendo l’uomo un essere dotato di autocoscienza di sé anche come specie oltre che come individuo, egli si sentirà debole e limitato come individuo e infinito e onnipotente come specie. Da ciò nasce l’ idea di Dio che non è altro che una personificazione immaginaria delle qualità della specie.
  2. Opposizione tra volere e potere: consiste in un’opposizione che porta l’individuo a costruirsi una divinità in cui tutti i suoi desideri (volere) appaiono realizzabili (potere).
  3. Dipendenza dell'uomo nei confronti della natura: sentimento che porta l’uomo ad adorare quelle cose senza le quali non potrebbe esistere (luce, aria, acqua).

Alienazione e necessità dell'ateismo

Indipendentemente dall’origine della religione, essa costituisce alienazione, ovvero uno stato in cui l’uomo “scindendosi”, proietta fuori di sé una potenza superiore (Dio), alla quale si sottomette. il pensiero di FeuerbachLa presa di coscienza del fenomeno genera la necessità dell'ateismo; l’uomo deve recuperare in sé le qualità che ha proiettato fuori di sé.

La filosofia di Feuerbach fa dell’uomo l’oggetto e lo scopo del discorso filosofico (umanismo), e della natura, che è la realtà primaria da cui tutto dipende (naturalismo).

Ludwig Feuerbach: critica all'idealismo e umanismo filosofico articolo

Umanismo e naturalismo di Feuerbach

Il nucleo della sua filosofia è: il rifiuto di considerare l’individuo come astratta spiritualità, e la concezione dell’uomo come essere che vive, che soffre, che gioisce e che avverte una serie di bisogni dai quali si sente dipendente. L’uomo è quindi condizionato dal corpo e dalla sensibilità: l'uomo è ciò che mangia.

Feuerbach sostiene che se si vogliono migliorare le condizioni spirituali di un popolo bisogna innanzi tutto migliorare le sue condizioni materiali; da ciò deriva un grande amore per l’umanità. La sua filosofia finisce così per risolversi in una forma di filantropia, culto dell’uomo, che però non è EGOISMO.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il nucleo del pensiero filosofico di Feuerbach?
  2. Il nucleo del pensiero di Feuerbach è il rifiuto di considerare l'individuo come un'entità astratta e spirituale, e la concezione dell'uomo come un essere che vive, soffre, gioisce e avverte bisogni dai quali è dipendente. Egli sostiene che migliorare le condizioni materiali di un popolo è essenziale per migliorare le sue condizioni spirituali.

  3. Come Feuerbach interpreta l'idea di Dio?
  4. Feuerbach interpreta l'idea di Dio come una proiezione illusoria delle migliori qualità umane. Egli afferma che non è Dio ad aver creato l'uomo, ma l'uomo ad aver creato Dio, rendendo la religione un primo passo verso l'autocoscienza dell'uomo.

  5. Qual è la critica di Feuerbach all'idealismo?
  6. Feuerbach critica l'idealismo per fornire una visione rovesciata delle cose, rendendo l'uomo un attributo dell'astratto (Dio) e confondendo ciò che viene prima con ciò che viene dopo. Egli sostiene che l'idealismo aliena l'uomo proiettando una potenza superiore alla quale si sottomette.

  7. In che modo Feuerbach vede la religione e la teologia?
  8. Feuerbach vede la religione e la teologia come forme di alienazione che devono trasformarsi in antropologia, ovvero passare dallo studio di Dio allo studio dell'uomo. Egli ritiene che la presa di coscienza di questo fenomeno generi la necessità dell'ateismo, permettendo all'uomo di recuperare in sé le qualità proiettate fuori di sé.

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