Ludwig Feuerbach: materialismo, ateismo e umanismo nella sua filosofia

La filosofia materialista di Feuerbach

La filosofia di Feuerbach può essere definita materialista perché parte dalla materia e ritiene che esista solamente la materia. Le sue due opere più importanti sono L’essenza del cristianesimo e L’essenza della religione, nelle quali si chiese cosa fosse Dio. Costui riteneva che il reale coincidesse con il sensibile, essendo un materialista.

L'ateismo e la creazione di Dio

Feuerbach fu anche uno dei padri dell’ateismo, riteneva infatti che la causa fosse intrinseca alla realtà stessa. Come precedentemente affermato cercò di capire cosa fosse Dio: concluse che Dio è una creazione dell’uomo: l’uomo, ritenendosi imperfetto, avverte il bisogno di avere un maggiore grado perfezione, di una realtà diversa rispetto a quella in cui vive e quindi produce l’idea di un essere che possiede tutte quelle perfezioni che gli mancano. Secondo Feuerbach per l’uomo questo rapporto è negativo, induce infatti all’alienazione, intesa come la proiezione fuori di sé della propria essenza da parte dell’uomo, di fatto quindi si asservisce del Dio che crea.

L'umanismo e la liberazione dell'uomo

Feuerbach ritiene quindi sia bene che l’uomo si riappropri di qulle perfezioni che ha attribuito al Dio perché secondo Feuerbach l’uomo può progredire e migliorarsi solamente se prende consapevolezza che Dio è una sua invenzione. La filosofia di Feuerbach può quindi essere definita umanismo perché concentrò tutta l’attenzione sull’uomo e lo liberò da Dio.