Concetti Chiave
- Il potere politico di Adamo non ha basi nel diritto naturale né in una donazione divina, quindi i suoi eredi non detengono diritti ereditari certi.
- La successione di potere non può essere stabilita con certezza a causa della mancanza di leggi naturali o divine per determinare l'erede legittimo.
- Il potere politico deve avere un'origine diversa dal dominio privato e dalla giurisdizione paterna di Adamo, richiedendo altre fonti e modalità di scelta dei governanti.
- Il potere politico consiste nel diritto di fare leggi per la regolazione e la preservazione della proprietà e di impiegare la forza comunitaria per eseguirle per il bene pubblico.
- Locke descrive il potere politico come dinamico, nascendo dalla risposta a conflitti storici, piuttosto che da fondamenti teologici o di forza.
Critica al dominio di Adamo
«Si è mostrato nel precedente discorso: 1) che Adamo non ebbe né per diritto naturale paterno, né per donazione positiva di Dio, l’autorità sui suoi figli, o il dominio sul mondo che si pretendeva avesse; 2) che se egli l’avesse avuta, i suoi eredi non avrebbero avuto, comunque, alcun diritto a essa; 3) che se i suoi eredi l’avessero avuta, non essendovi alcuna legge di natura né alcuna legge positiva di Dio che determini quale sia l’erede legittimo in tutti i casi che possano sorgere, il diritto di successione, e di conseguenza di esercizio del dominio, non avrebbe potuto essere stabilito con certezza; 4) che, se anche fosse stato determinato, tuttavia, poiché da tempo si è perduta conoscenza di quale fosse la più antica linea della posterità di Adamo, tra le razze del genere umano e le famiglie del mondo, nessuna ha rispetto alle altre la pretesa di essere la casa di più antica data e di avere il diritto di eredità. Dopo aver esposto in modo chiaro queste premesse, come credo di aver fatto, è impossibile che i governanti ora sulla terra possano trarre alcun beneficio, o derivare la minima ombra di autorità da quella che si ritiene essere la fonte di ogni potere: il dominio privato e la giurisdizione paterna di Adamo.
Origine del potere politico
[…] Occorre dunque escogitare un’altra fonte del governo, un’altra origine del potere politico, un altro modo di scegliere e riconoscere le persone che lo detengono. […] Intendo, dunque, per potere politico un diritto di fare leggi che contemplano la pena di morte, e di conseguenza tutte le pene minori per la regolazione e la preservazione della proprietà, di impiegare la forza della comunità nell’esecuzione di tali leggi, e nella difesa dello stato dagli attacchi di altri stati: tutto ciò solo per il bene pubblico».
Caratteristiche del potere politico
Il principio del governo non ha un’origine teologica, sacra, non è nemmeno il principio del più forte. Ciò che contraddistingue il potere politico è qualcosa che lo rende diverso dal potere «del padre sui figli, del padrone sui servi, del marito sulla moglie, di un signore sul suo schiavo», ma consiste nel fare leggi e nel farle eseguire, in vista di una conservazione della proprietà. Locke dà un quadro che rende dinamica la sua riflessione (così come sarà dinamica la questione acquisitiva della proprietà, perché è il lavoro espressione dell’industriosità umana, è dinamica l’identità che si fa come acquisizione di sé ed è dinamica persino l’origine del potere, proprio perché nasce dalla risposta ad una conflittualità che viene fuori accidentalmente, quindi storicamente e non costitutivamente).
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Locke riguardo all'autorità di Adamo sui suoi discendenti?
- Perché, secondo Locke, il diritto di successione non può essere stabilito con certezza?
- Qual è la definizione di potere politico secondo Locke?
- In che modo Locke distingue il potere politico da altre forme di potere?
Locke sostiene che Adamo non ebbe autorità sui suoi figli né per diritto naturale né per donazione divina, e che anche se l'avesse avuta, i suoi eredi non avrebbero avuto diritto a essa.
Non esiste una legge di natura o divina che determini l'erede legittimo, e la conoscenza della linea di discendenza di Adamo è andata perduta, rendendo impossibile stabilire con certezza il diritto di successione.
Locke definisce il potere politico come il diritto di fare leggi, comprese quelle che prevedono la pena di morte, per la regolazione e preservazione della proprietà, e di impiegare la forza della comunità per eseguire tali leggi e difendere lo stato.
Il potere politico si distingue perché non ha un'origine teologica o sacra e non è basato sulla forza; consiste nel fare leggi e farle eseguire per il bene pubblico, a differenza del potere del padre sui figli o del padrone sui servi.