Concetti Chiave
- Il gioco è fondamentale per lo sviluppo dei bambini, combinando divertimento e formazione di buone abitudini.
- Locke sottolinea l'importanza di equilibrare esercizi fisici e mentali, promuovendo la passione per lavori utili.
- Castighi e ricompense dovrebbero essere usati solo quando altri metodi persuasivi falliscono.
- La vera virtù, secondo Locke, deriva dalla conoscenza del proprio dovere e dalla soddisfazione personale nel seguirlo, piuttosto che dall'approvazione altrui.
- Locke considera l'educazione privata superiore a quella pubblica per evitare atteggiamenti negativi, pur riconoscendo i benefici della competizione scolastica.
Il gioco
Bisogna consentire ai bambini di divertirsi e di farlo a modo loro, il divertimento nel gioco dipende dalla fantasia più che dalla ragione, tuttavia anche: giochi dovrebbero contribuire a formare abitudini buone e utili. Mettere insieme queste due esigenze non è tacile: i genitori o gli educatori ci possono riuscire se sono in grado di interrompere le occupazioni utili e serie prima che i bambini ne siano stanchi e annoiati e abbiano così il desiderio di tornare a farle o di portarle a termine e che siano in grado di convincere i bambini ad abbandonare i giochi dopo aver concesso loro un ampio spazio. Bisognerebbe sempre prestare attenzione ad alternare gli esercizi del corpo e quelli dello spirito e a trasmettere passione per ogni tipo di lavoro utile.Locke ricorda ai suoi lettori di non sottovalutare mai l’importanza del gioco in quanto è utile a rivelare l’indole e le inclinazioni del bambino anche in vista della sua professione futura.
I castighi e le ricompense
Per Locke sono entrambi da mettere in atto solo in caso di estrema necessità, solo quando tutti i modi persuasivi siano stati sperimentati e si siano dimostrati inefficaci.Il sentimento dell’onore
Per Locke la virtù consiste nella conoscenza che l’uomo ha del proprio dovere e nella soddisfazione che prova obbedendo al Creatore. L’approvazione e la disapprovazione degli altri non costituiscono la misura della virtù però rappresentano una base su cui in seguito innestare i giusti precetti della morale e della religione.Per Locke il possesso di nozioni non è “sapere”; sapere significa ragionare e ragionare significa appoggiarsi a principi fissi e indubitabili, osservare la concatenazione delle idee, seguirle per ordine; ragionare significa sapere conservare un atteggiamento equilibrato di fronte alle opinioni finché non siamo convinti. Il fine dello studio non è di rendere i giovani perfetti in tutte le scienze e neanche in una sola, ma di dare al loro intelletto libertà, disposizioni, abitudini che li mettano in condizione di arrivare da soli alle cognizioni a cui aspirano e che potranno servire ai loro scopi.
Locke non ritiene il latino una materia formativa ma, dato che un gentleman non può ignorare il latino, non lo esclude dal curriculum, anche se prevede che sia insegnato come una lingua moderna, insieme a disegno, stenografia, francese, matematica, storia, elementi di diritto, ballo, musica, scherma ed equitazione. Alla matematica attribuisce una funzione più formativa rispetto alle altre, in quanto educa alla ragionevolezza e dunque alla libertà.
Locke riteneva che l’educazione privata fosse migliore di quella pubblica, perché quest’ultima può far nascere nel bambino atteggiamenti negativi come turbolenza e presunzione, modi sconvenienti e volgari1. Riconosce che l’educazione pubblica può promuovere lo spirito di emulazione, ma consiglia l’istruzione impartita da un buon precettore.
Il limite della pedagogia di Locke è di essere calata completamente nelle strutture politiche, economiche e sociali dell’Inghilterra del suo tempo e di essere completamente chiusa verso le classi più umili.
Domande da interrogazione
- Qual è l'importanza del gioco secondo Locke?
- Quando Locke ritiene opportuno utilizzare castighi e ricompense?
- Come definisce Locke la virtù e il sapere?
- Qual è la posizione di Locke sull'educazione privata rispetto a quella pubblica?
Locke sottolinea che il gioco è fondamentale per rivelare l'indole e le inclinazioni del bambino, contribuendo alla sua futura professione. È importante che i giochi formino abitudini buone e utili.
Locke suggerisce di ricorrere a castighi e ricompense solo in casi di estrema necessità, quando tutti i metodi persuasivi sono stati provati e si sono dimostrati inefficaci.
Per Locke, la virtù è la conoscenza del proprio dovere e la soddisfazione nell'obbedire al Creatore. Il sapere non è solo possesso di nozioni, ma la capacità di ragionare basandosi su principi fissi e indubitabili.
Locke preferisce l'educazione privata, ritenendola superiore a quella pubblica, che può indurre atteggiamenti negativi nei bambini. Tuttavia, riconosce che l'educazione pubblica può promuovere lo spirito di emulazione.