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Concetti Chiave

  • John Locke è associato al contrattualismo giusnaturalista e all'empirismo, enfatizzando l'esperienza come fonte di conoscenza.
  • Locke presenta una visione positiva dello stato di natura umana, sostenendo che gli uomini sono guidati dalla ragione e possiedono diritti naturali derivati da Dio.
  • Contrariamente a Hobbes, Locke crede che la razionalità possa prevenire il conflitto, permettendo un benessere pacifico e una libertà che non ostacola quella altrui.
  • Locke propone che lo Stato civile sia basato su un patto che protegga i diritti naturali, sostenendo una monarchia costituzionale con poteri limitati.
  • Il pensiero di Locke ha influenzato il liberalismo politico, promuovendo la divisione dei poteri legislativo, esecutivo e giudiziario, essenziali nelle democrazie moderne.

Indice

  1. John Locke e il contrattualismo
  2. La visione positiva dello stato di natura
  3. Il patto sociale e la monarchia costituzionale
  4. Il liberalismo politico e i tre poteri

John Locke e il contrattualismo

Il filosofo inglese John Locke, è riconducibile perfettamente ad un contrattualismo giusnaturalista. Inoltre, è anche padre dell'empirismo moderno, la corrente filosofica che mette al centro della conoscenza umana l'esperienza.

La visione positiva dello stato di natura

Il filosofo ha una visione positiva dello stato di natura umana,anche se egli visse in un profondo periodo di inquietudine civile e politica in Inghilterra.

Pertanto, crede che gli uomini non siano esseri asociali e amorali, ma che siano dotati e illuminati dalla ragione. Essi, infatti, possiedono una legge morale di carattere razionale che deriva da Dio e prescrive il rispetto di tre diritti: alla vita, alla libertà, alla proprietà. Nello stato di natura di Locke quini, non prevale uno stato di guerra tra uomini, come invece ne aveva parlato l'altro filosofo Thomas Hobbes, ma bensì, prevale la razionalità della ragione umana che assicura il benessere pacifico della vita e stabilisce dove la libertà di ognuno può estendersi, senza che intralci quella degli altri. La razionalità umana, che prevale sull'istinto sarà una caratteristica propria della corrente illuministica, quindi possiamo dire che in base al suo pensiero, Locke ne è un precettore. Però, nonostante creda che la ragione umana prevalga sull'istinto egoistico degli uomini, non sottovaluta la condizione in cui l'egoismo possa prevalere sul bene della comunità. Anche lui, come Thomas Hobbes, ritiene giusto che lo stato civile debba fondare su un patto, che prevede due accordi: patto di unione e patto di sottomissione.

Il patto sociale e la monarchia costituzionale

Per Locke, lo stato di natura nasce per tutelare i diritti naturali e inviolabili di ogni uomo, e dunque la sua autorità è vincolata rispetto alla legge. Il potere è affidato al governo al fine di garantire ai membri della società, la vita, la libertà e la proprietà, e quindi di non essere assoluto o arbitrario. In tal senso il contrattualismo lockiano è fortemente radicato nel giusnaturalismo. Quindi, secondo Locke, la forma di governo adatta è la monarchia costituzionale, in cui, il governo non può tradire i diritti inviolabili delle persone, e qualora lo facesse, perderebbe la sua legittimità e i veri sovrani, cioè gli individui, sarebbero autorizzati a destituirlo. Il sovrano è anch'esso sottoposto alle leggi, è un patto bilaterale tra cittadini e sovrano, quindi, il potere politico, ha dei limiti e non è assoluto. L'unica prerogativa a cui il cittadino rinuncia entrando a far parte di una società civile è quella di farsi giustizia da sola, poichè è compito specifico dello Stato la difesa dei diritti dei suoi membri.

Il liberalismo politico e i tre poteri

Da qui, si sviluppò il liberalismo politico, che si impegnava per il riconoscimento ai diritti di tutti i cittadini e che si basava su tre poteri fondamentali: legislativo, il potere per fare le leggi; esecutivo, il potere di amministrare lo Stato; giudiziario, il potere di poter applicare la giustizia. Questi sono i poteri che ispirano la concezione del filosofo inglese, che anche oggi, si ritrovano alla base della Costituzione nei paesi democratici.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la visione di John Locke sullo stato di natura umana?
  2. John Locke ha una visione positiva dello stato di natura umana, credendo che gli uomini siano dotati di ragione e seguano una legge morale razionale derivata da Dio, che prescrive il rispetto dei diritti alla vita, alla libertà e alla proprietà.

  3. Come si differenzia il pensiero di Locke da quello di Thomas Hobbes riguardo lo stato di natura?
  4. A differenza di Hobbes, che vede lo stato di natura come uno stato di guerra, Locke crede che prevalga la razionalità umana, assicurando un benessere pacifico e stabilendo i limiti della libertà individuale senza intralciare quella altrui.

  5. Qual è la forma di governo ideale secondo Locke?
  6. Secondo Locke, la forma di governo ideale è la monarchia costituzionale, dove il governo è vincolato a rispettare i diritti inviolabili delle persone e il potere politico ha dei limiti, non essendo assoluto.

  7. Quali sono i tre poteri fondamentali nel liberalismo politico ispirato da Locke?
  8. I tre poteri fondamentali nel liberalismo politico ispirato da Locke sono: il potere legislativo per fare le leggi, il potere esecutivo per amministrare lo Stato, e il potere giudiziario per applicare la giustizia.

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