Concetti Chiave
- Leibniz critica Cartesio sostenendo che la verità deve basarsi su criteri logici come il principio di non contraddizione, piuttosto che sui contenuti.
- Distinzione tra verità di ragione, che riguarda le essenze e il possibile, e verità di fatto, che concerne le esistenze concrete e gli accadimenti.
- Critica l'idea cartesiana di materia come passiva, affermando che ogni ente è un centro di energia con percezioni inconsce.
- Rifiuta il monismo di Spinoza, sostenendo che la realtà è composta da individui isolati e distinti, ciascuno con una personalità unica.
- Introduce il principio dell'indiscernibili, affermando che due enti non possono essere identici, altrimenti sarebbero la stessa cosa.
Indice
Critica al pensiero di Cartesio
Comincia con una critica al pensiero di Cartesio. Il criterio di verità non poggia sui contenuti ma formale, deve essere un criterio logico, deve obbedire al principio di non contraddizione. Il predicato è implicito sta nel soggetto. Verità formale e non concezionale.
Un concetto formale ci porta a sapere i principi di non contraddizione e identità, se la proposizione è vera o falsa.Verità di ragione e di fatto
a) Nel mondo delle idee l'uomo ha un criterio che garantisce.
La verità di ragione: riguardano le essenze delle cose, il possibile, poggiano sui due criteri, di non contraddizione e di identità.
Problema logico – gnoseologico
Riguarda solo il mondo delle essenze, la verità di fatto (gnoseologico).
Limiti della conoscenza umana
b) Nel mondo della realtà di fatto, invece non ha un criterio. es. oggi è bel tempo, possiamo cogliere alcune delle cause perché noi sappiamo che è bel tempo, non tutte le cause determinanti un certo fenomeno sono possedute dall'uomo. L'uomo può individuarne alcune. Dio invece sa tutto, sia le realtà di fatto sia del mondo delle idee. L'uomo non riesce a cogliere tutte le cause, non potrà mai. Migliorerà, ne scoprirà altre ma mai tutte. (Cartesio)
Verità di fatto: oggettiva, gli accadimenti, non semplicemente essenze, ma esistenze concrete, non possibilità, ma realtà.
Concezione di Leibniz sulla materia
Il mondo materiale per Leibniz non esiste. Concetto Cartesiano di materia – critica. Una delle caratteristiche essenziali vuol dire anche passività.
es. Un sasso, dov'è la passività? Il sasso con qualsiasi altro corpo materiale ha una forza. Ogni corpo materiale ha qualche cosa in più. Ha una forza, capacità di attrarre o essere attratto da qualche corpo. Ha anche qualche cosa in meno. Perché l'unità, l'indivisibile non la troviamo mai. La distinzione Cartesiano tra materia e
Il sasso come Dio conosce tutto il mondo ma allo stato “incosciente!. L'attività conoscitiva è la più importante.
Ogni ente non è altro che un centro di energia, una conoscenza sbagliata ce li fa conoscere in modo materiale es. sasso, spirituale l'uomo ecc..... percezione inconscia in tutte le cose, il sasso minore dell'uomo. Dio ha tutti gli elementi.
Verità di ragione e verità di fatto. Riteneva che gli individui fossero fusi. (Spinoza)
Leibniz: la realtà è composta da singoli individui chiusi in se stessi e isolati l'uno rispetto agli altri. All'individuo Leibniz ha negato il concetto di individualità , non garantisce l'autonomia totale.
Energia e individualità secondo Leibniz
La realtà non è altro che “energia”, a vari gradi, che si esplica in diversi regni. Noi riteniamo che noi scambiamo il non apparire per il non essere. Il sasso, non si avverte l'energia di questo ma c'è. L'energia è divisa in tanti centri di corpi chiamati monade.
L'unica logica possibile, riguarda il mondo delle possibilità, l'aritmetica, l'algebra, sono enti ideali, verità di ragione, astratti, sono discipline formali.
Se si reca ai concetti non potrà mai assicurarci una logica.
Mondo della realtà di fatto.
Non si può assicurare altro che una conoscenza sufficiente e insufficiente.
Critica l'esistenza di un mondo unitario (monismo). Esiste l'individualità.
es. sembra che due gocce d'acqua siano uguali, identiche, non sono identici, perché altrimenti sarebbero una cosa sola, non sarebbero due gocce ma una goccia sola.
Ogni ente della realtà, se sono veramente due enti, ci dev'essere una differenza, altrimenti sarebbe uno. es. gemelli. Ogni individuo ha una personalità, è una unità irripetibile.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Leibniz al pensiero di Cartesio riguardo al criterio di verità?
- Come distingue Leibniz tra verità di ragione e verità di fatto?
- In che modo Leibniz critica il concetto cartesiano di materia?
- Qual è la visione di Leibniz sulla realtà secondo l'energetismo monadistico?
- Cosa afferma il principio dell'indiscernibili di Leibniz?
Leibniz critica Cartesio sostenendo che il criterio di verità deve essere logico e basato sul principio di non contraddizione, piuttosto che sui contenuti. La verità deve essere formale e non concezionale.
Leibniz distingue le verità di ragione, che riguardano le essenze e si basano sui principi di non contraddizione e identità, dalle verità di fatto, che sono oggettive e riguardano le esistenze concrete nel mondo reale.
Leibniz critica il concetto cartesiano di materia sostenendo che ogni corpo materiale possiede una forza e non è semplicemente passivo. Ogni ente è un centro di energia e la materia non è mai completamente indivisibile.
Secondo l'energetismo monadistico di Leibniz, la realtà è composta da energia a vari gradi, espressa in diversi regni. Questa energia è divisa in centri chiamati monadi, e anche se non percepiamo l'energia di un sasso, essa esiste.
Il principio dell'indiscernibili di Leibniz afferma che due entità apparentemente identiche, come due gocce d'acqua, non possono essere identiche perché altrimenti sarebbero una sola entità. Ogni individuo è unico e irripetibile.