linda.pagliardini
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Concetti Chiave

  • Kierkegaard, insieme a Schopenhauer, si oppone all'hegelismo e anticipa l'esistenzialismo, concentrandosi sulla singolarità anziché sull'universalità.
  • La sua filosofia è profondamente personale e religiosa, incentrata sull'indagine della propria esistenza e sulla tensione morale delle scelte individuali.
  • Kierkegaard esplora diversi stili di vita: estetico, etico e religioso, ciascuno con le proprie caratteristiche e insidie.
  • La vita estetica è rappresentata dal seduttore, che cerca successo mentale e psicologico, ma è inevitabilmente insoddisfacente e ripetitiva.
  • La vita religiosa è caratterizzata dalla fede, come illustrato da Abramo nel sacrificio di Isacco, dove la fede rappresenta un salto nel buio e una decisione radicale.

Indice

  1. Contestazione dell'hegelismo
  2. Il problema religioso
  3. La filosofia personale
  4. Scelte e angoscia
  5. L'opera di Kierkegaard
  6. Vita etica
  7. Vita religiosa

Contestazione dell'hegelismo

È, insieme a Schopenhauer, contestatore dell’hegelismo e da subito a prendere una prospettiva diversa rispetto Hegel e Schopenhauer. È un anticipatore dell’esistenzialismo.

Il problema religioso

Il suo problema è religioso poiché vive in una famiglia protestante e, da sempre, si è sentito tormentato da questa problematica che lo porta ad essere angustiato dall’intera esistenza.

La filosofia personale

Il vero problema è infatti la singolarità e non l’universalità. La sua filosofia è per se stesso: vuole chiarire, a se stesso, quello che è il problema della sua esistenza, l’indagine filosofica è un impegno morale che mette a repentaglio la propria vita.

Scelte e angoscia

Il filosofo riflette attentamente sul fatto che vivere significa compiere delle scelte positive o negative che siano, l’uomo ha davanti a sé delle possibilità perciò è libero di scegliere ciò che ritiene corretto (vale tanto scegliere bene quanto scegliere male, possibilità) e ciò provoca angoscia per paura di scegliere male.

L'opera di Kierkegaard

L’opera di Kierkegaard è intitolata aut aut e Kierkegaard vede la scelta di Dio al di sopra di ogni altra cosa.

Chiarisce così quali sono i possibili stili di vita (rientrano nella logica dell'aut aut: o prendi uno o l'altro, quello che lasci lo abbandoni per sempre):

Vita estetica: dongiovanni = seduttore, vuole conquistare le donne attraverso quelle che sono le sue armi cioè il fascino della cultura e l’uso accorto delle parole, ricerca successo, ma dal punto di vista mentale-psicologico, il seduttore mira ad aver vinto psicologicamente. È un uomo che gioca, vuole imporre la sua intelligenza, il suo spirito, alla preda. È una vita possibile ma noiosa perché non si potrà mai realizzare fino in fondo e ripropone sempre lo stesso gioco.

Quando ti senti disperato (il divertimento ti ha nascosto, ti ha costruito una maschera che ad un certo punto devi togliere) entra in gioco la possibilità di scelta: infondo le scelte che contano vengono fatte quando si è disperati, quando è necessario voltare pagina.

Non necessariamente il secondo punto viene dopo il primo.

Vita etica

Vita etica: il campione della vita etica è il marito (si avvicina a ciò che dice Hegel sulla famiglia). La famiglia di Kierkegaard è vista in modo molto individuale. L'uomo si sacrifica ogni giorno per la collettività (attraverso il lavoro) e per la famiglia sottomettendosi alle loro regole. (Fondamenti: matrimonio, famiglia, lavoro -> modello di vita borghese). C'è un pericolo ed è la routine, l’abitudine, il conformismo: anche questa esistenza caratterizzata da un valore etico diventa noiosa.

Si apre allora una terza possibilità.

Vita religiosa

Vita religiosa: tratta di questa dimensione della vita nell'opera "Timore e tremore" (1843) incentrata sul racconto biblico del sacrificio di Isacco: Abramo deve sacrificare suo figlio Isacco per volere di Dio. Il momento della fede è il momento della solitudine, dell'incertezza, del dubbio e della paura. La fede non è rassicurante ma sconvolge la ragione e supera i suoi limiti. Ma Abramo decide comunque di obbedire a Dio, sperimentando il contrario di quello che è la religione: se vuoi seguire Dio devi essere pronto a decisioni radicali perché Dio è imprevedibile e la fede è un salto nel buio. È quindi Abramo il rappresentante del terzo ed ultimo modo di vivere.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il principale problema affrontato da Kierkegaard nella sua filosofia?
  2. Il principale problema affrontato da Kierkegaard è di natura religiosa, poiché si sente tormentato dalla sua esistenza in una famiglia protestante, concentrandosi sulla singolarità piuttosto che sull'universalità.

  3. Come Kierkegaard descrive la vita estetica?
  4. Kierkegaard descrive la vita estetica come quella del seduttore, che cerca di conquistare attraverso il fascino e l'intelligenza, ma che risulta noiosa e ripetitiva, poiché non si realizza mai completamente.

  5. Quali sono i rischi associati alla vita etica secondo Kierkegaard?
  6. I rischi associati alla vita etica includono la routine, l'abitudine e il conformismo, che possono rendere noiosa anche un'esistenza caratterizzata da valori etici.

  7. Cosa rappresenta la vita religiosa per Kierkegaard?
  8. La vita religiosa rappresenta un'esistenza di fede caratterizzata da solitudine, incertezza, dubbio e paura, dove la fede è un salto nel buio e richiede decisioni radicali, come illustrato nel racconto biblico del sacrificio di Isacco.

  9. Qual è l'opera di Kierkegaard che esplora la dimensione religiosa della vita?
  10. L'opera di Kierkegaard che esplora la dimensione religiosa della vita è "Timore e tremore", incentrata sul racconto biblico del sacrificio di Isacco da parte di Abramo.

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