GemmaFerla
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Concetti Chiave

  • Lo stadio estetico è rappresentato dall'esteta, un seduttore che vive per la conquista e il piacere immediato.
  • L'esteta vive nell'immediatezza, senza scelte stabili, sempre alla ricerca di nuove attrazioni temporanee.
  • Questo stile di vita è paragonato a un'opera d'arte, dove l'artista è continuamente ispirato da stimoli sempre diversi.
  • L'esteta evita la routine, cercando costantemente nuove esperienze luminose e sfuggendo alla banalità e alla noia.
  • Kierkegaard critica questo approccio, evidenziando come l'esteta possa ritrovarsi prigioniero della sua ricerca di eccezionalità.

Indice

  1. La figura dell'esteta
  2. Lo stile di vita dell'esteta
  3. La vita come opera d'arte
  4. La scelta dell'esteta secondo Kierkegaard

La figura dell'esteta

È caratterizzato dalla figura dell’esteta, del seduttore. Il protagonista dell’opera AUT-AUT si chiama Joannes (nome che ricorda il don Giovanni); l’esteta è definito come l’uomo seduttore che dedica tutta la sua vita alla conquista delle donne.

Lo stile di vita dell'esteta

È calato nell’immediatezza ed è alla ricerca continua del piacere, insegue ciò che lo attrae di momento in momento, lasciandosi attrarre dal suo interesse. Questo tipo di vita non implica una scelta stabile e definitiva: una volta che conquista, poi cerca altro. Non si lascia coinvolgere dalla vita, non le dà continuità, non ha punti di riferimento, lo attraggono di momento in momento. È uno stile di vita legato anche ad altre dimensioni, come il possesso per la ricchezza, della fama e della gloria, che porta l’uomo a vivere istante per istante.

La vita come opera d'arte

La vita è vissuta come un’opera d’arte: l’artista si lascia rapire nel realizzarla da qualcosa di diverso da ciò che l’aveva ispirato ieri e che lo attrarrà domani. La vita è qualcosa di luminoso, vengono bandite le banalità, la ripetizione e la noia. L’esteta sa andare continuamente alla ricerca del nuovo, del luminoso da conquistare e poi abbandonare, in quanto il suo obiettivo non è possedere bensì conquistare.

La scelta dell'esteta secondo Kierkegaard

L’esteta sceglie di non seguire qualcosa di definitivo per sottrarsi alla routine ed alla quotidianità. Secondo Kierkegaard non è una scelta vincente perché ad un certo punto l’esteta si troverà di fronte alla mancanza di eccezionalità, non troverà più nulla di luminoso che lo attrae. Il suo stile effimero e dinamico non può essere eterno. Il suo disperdersi lo rende consapevole di essere prigioniero della sua propria scelta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la caratteristica principale della figura dell'esteta?
  2. L'esteta è caratterizzato come un seduttore che dedica la sua vita alla conquista delle donne, vivendo nell'immediatezza e alla continua ricerca del piacere.

  3. Come vive l'esteta la sua vita secondo il testo?
  4. L'esteta vive la sua vita come un'opera d'arte, cercando continuamente il nuovo e il luminoso da conquistare, senza mai fermarsi su qualcosa di definitivo.

  5. Qual è la critica di Kierkegaard alla scelta di vita dell'esteta?
  6. Kierkegaard critica la scelta dell'esteta perché, nonostante la sua ricerca di eccezionalità, alla fine si troverà prigioniero della sua stessa scelta, senza nulla di nuovo che lo attragga.

Domande e risposte

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