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Concetti Chiave

  • Kierkegaard contrappone la sua filosofia di "aut-aut" all'approccio "et-et" di Hegel, evidenziando la necessità di scelte decisionali radicali e individuali.
  • Molte delle opere di Kierkegaard, tra cui "Aut-aut", "Timore e tremore", e "Il concetto dell’angoscia", esplorano temi esistenziali e spesso sono pubblicate con pseudonimi per indicare la loro universalità.
  • A differenza di Hegel, Kierkegaard enfatizza la verità soggettiva, che deve essere personale e non necessariamente applicabile a tutti, senza però sfociare nel relativismo.
  • La filosofia di Kierkegaard si focalizza sulla libertà e sulla scelta individuale, definendo tre tipi di scelte: estetica, etica e religiosa, ciascuna rappresentata da personaggi specifici.
  • Kierkegaard critica l'astrazione della teoria di Hegel, sostenendo che le verità devono essere rilevanti e significative per il singolo individuo.

Indice

  1. Differenze tra Kierkegaard e Hegel
  2. L'uso dei pseudonimi
  3. Verità soggettiva e libertà

Differenze tra Kierkegaard e Hegel

Kierkegaard scrisse molte opere come Aut-Aut (o-o: o questo o l’altro). Già dal titolo di quest’opera si può comprendere la differenza fra Hegel e Kierkegaard difatti la filosofia di Hegel è dell’et-et, nel senso che vi sono una tesi e un’antitesi che si risolvono nella sintesi; al contrario Kierkegaard riteneva che non fosse possibile far coinciliare le due cose dal momento che l’uomo si trova di fronte a dei bivi, e quindi liberamente deve scegliere quale strada prendere. Aut-aut indica quindi un’opposizione assoluta, radicale.

L'uso dei pseudonimi

Scrisse anche altre opere come Timore e tremore, Il concetto dell’angoscia e La malattia mortale. Non tutte queste opere furono da lui firmate, spesso venivano infatti firmate con psedonimi. Ad esempio divise Aut-aut in due parti, come se fossero state scritte da due figure differenti.

Questo comportamento era legato all’ironia, ma anche per far comprendere che le problematiche di cui parla sono problematiche potenzialmente di chiunque, esistenziali.

Verità soggettiva e libertà

Kierkegaard si oppose anche alla filosofia di Hegel perché costitui concepiva la sua filosofia come verità assoluta in un certo senso, nel senso valida per tutti. Kierkegaard parlò invece di verità soggettiva da non confondere però con il relativismo. Intendeva dire che le conclusioni dei propri ragionamenti devo essere in relazione a me e non devono necessariamente essere valide per tutti. Kierkegaard definisce quindi quella di Hegel una teoria astratta perché al singolo non importano delle cose che non valgono effettivamente per lui. Assume nuovamente importanza la libertà insieme alla scelta, che di fatto è ciò che distingue la nostra condizione da quella degli altri. Secondo Kierkegaard esistono 3 tipologie di scelte: scelta estetica, scelta etica (ne parla in Aut-aut) e scelta religiosa (ne parla in Timore e tremore). Per ogni scelta Kierkegaard prese in considerazione dei personaggi che secondo lui avevano incarnato alla perfezione tali scelte.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza principale tra la filosofia di Hegel e quella di Kierkegaard?
  2. La filosofia di Hegel si basa sull'et-et, dove tesi e antitesi si risolvono in una sintesi, mentre Kierkegaard credeva nell'aut-aut, un'opposizione radicale che richiede una scelta libera tra due opzioni.

  3. Perché Kierkegaard utilizzava pseudonimi nelle sue opere?
  4. Kierkegaard usava pseudonimi per esprimere ironia e per sottolineare che le problematiche esistenziali di cui parlava erano universali e potevano riguardare chiunque.

  5. Quali sono le tre tipologie di scelte secondo Kierkegaard?
  6. Secondo Kierkegaard, esistono tre tipologie di scelte: estetica, etica e religiosa, ognuna rappresentata da personaggi che incarnano perfettamente tali scelte.

Domande e risposte

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