Concetti Chiave
- Aut-Aut di Kierkegaard esplora la scelta tra vita etica ed estetica, presentando due percorsi di vita inconciliabili.
- La vita estetica è illustrata attraverso personaggi come Don Giovanni, Faust, e Johannes, che rappresentano il fallimento e la noia.
- La vita etica è incarnata dal giudice Wilhelm, che vive un matrimonio appagante ma sente il peso della colpa originale.
- Entrambe le vite, estetica ed etica, sono insoddisfacenti e portano al fallimento, mancando di una sintesi risolutiva.
- La soluzione proposta da Kierkegaard è la vita religiosa, che supera le limitazioni delle vite estetica ed etica.
L’opera più nota di Kierkegaard si chiama Aut-Aut, all’interno della quale ci sono diversi scritti. Anche il titolo è significativo; il titolo originale è quello danese, ossia “Enten-Eller”, “Aut-aut” è invece la traduzione in latino. In latino ci sono due modi per dire “o,o” (che indica appunto la scelta tra una serie di possibilità), si può dire “vel vel”, che indica una contrapposizione conciliabile oppure “aut-aut” che è invece una contrapposizione assolutamente inconciliabile.
Indice
Contrapposizione tra vita etica ed estetica
Questo perché mentre nella filosofia hegeliana abbiamo dei momenti dialettici e dei contrasti che poi trovano una soluzione in una sintesi finale, quindi le opposizioni hegeliane vengono a conciliarsi, in Kierkegaard le opposizioni restano assolutamente inconciliabili.
All’interno di quest'opera lui parla di due possibilità di vita: vita etica ed estetica che poi troveranno la propria soluzione nella vita religiosa dove lui parla in un’altra opera che si chiama “Timore e tremore”.
Le carte A e B
Aut Aut è un'opera molto complessa perché lui racconta racconta di Victor eremita (cioè lo pseudonimo che utilizza per scrivere l’opera), il quale trova una cassa contenente delle carte: le carte A e le carte B.
Le carte A riguardano la vita estetica, mentre le carte B la vita etica.
Personaggi della vita estetica
Le carte A sono rappresentate da una serie di personaggi, alcuni dei quali tratti dalla letteratura precedente oppure dalla musica come il Don Giovanni, Faust e poi c'è un personaggio originale di sua invenzione che si chiama Johannes che è il protagonista di “Diario di un seduttore” (che è un’opera nell’opera):
Le carte B raccontano invece della vita etica il cui personaggio simbolo è Wilhelm, il giudice.
Queste alternative di vita come abbiamo detto sono inconciliabili, c’è un salto, un abisso, non possono essere sintetizzate, non sfociano in una sintesi ma piuttosto nel fallimento e nella disperazione.
Fallimento della vita estetica
La vita estetica è rappresentata da Don Giovanni: egli è il personaggio che cambia donna continuamente, che vuole rinnovare l’emozione del primo amore con una donna sempre diversa, ma la sua vita finisce sempre nel fallimento perché non riesce a rinnovare l’emozione del primo amore, questo perché alla fine le donne sempre diverse si equivalgono, per cui tutte le sue storie finiscono nella noia e non riesce più a provare emozioni proprio a causa di questo continuo “passaggio”.
Il Faust tenta invece di raggiungere la conoscenza assoluta, anche lui ha un rapporto con una donna, Margherita, rapporto che si rivela fallimentare.
(fallisce anche lui su tutti i fronti, sia per quanto riguarda la conoscenza, sia per quanto riguarda la sua storia d’amore).
Johannes ama una sola donna, Cordelia, però il gioco d‘amore tra i due è soprattutto un gioco erotico perché si provocano a vicenda, si seducono ma non concludono mai l'atto sessuale. Per cui c’è questa tensione amorosa che non ha mai uno sfogo, probabilmente rappresenta la storia di Kierkegaard con Regine Olsen, il “diario di un seduttore” ha infatti un fondo autobiografico perché Kierkegaard, pur amando tantissimo questa donna, alla fine la rifiuta.
Vita etica e religiosa
La vita estetica dunque fallisce e scade nella noia, nella disperazione, l’unica alternativa possibile è appunto la vita etica, rappresentata dal giudice Wilhelm. Wilhelm, al contrario di Kierkegaard, sceglie il matrimonio e la carriera, quindi sceglie tutto ciò che Kierkegaard aveva rifiutato; è assolutamente soddisfatto dalla vita matrimoniale con sua moglie, contrariamente da don Giovanni che non riesce a rinnovare la passione del primo amore, riesce a vivere l’amore con la moglie come se fosse sempre nuovo, come se fosse sempre la prima volta, però Wilhelm sente il peso della colpa, del peccato originale, la colpa dell’intera umanità, e quindi anche questa vita si risolve in un fallimento.
L’unica soluzione è rappresentata dalla vita religiosa. Queste due vite (etica ed estetica) non solo sono diversissime tra di loro, ma hanno anche registri temporali diversi: quella estetica è vissuta nell’attimo, quindi è nell’attimo che i personaggi cercano la passione, mentre la vita etica è rappresentata temporalmente dalla durata, perché appunto la carriera e il matrimonio implicano una durata anche se poi anch’essa si risolve nel nulla (questo perché per Kierkegaard la soluzione è la vita religiosa).
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del titolo "Aut-Aut" nell'opera di Kierkegaard?
- Quali sono le due possibilità di vita descritte in "Aut-Aut"?
- Chi sono i personaggi simbolo della vita estetica e della vita etica?
- Perché la vita estetica è destinata al fallimento secondo Kierkegaard?
- Qual è l'unica soluzione proposta da Kierkegaard per superare il fallimento delle vite etica ed estetica?
Il titolo "Aut-Aut" rappresenta una scelta tra due possibilità inconciliabili, a differenza della filosofia hegeliana dove le opposizioni trovano una sintesi.
Le due possibilità di vita descritte sono la vita estetica e la vita etica, che trovano una soluzione solo nella vita religiosa.
I personaggi simbolo della vita estetica sono Don Giovanni, Faust e Johannes, mentre il simbolo della vita etica è il giudice Wilhelm.
La vita estetica è destinata al fallimento perché si basa sulla ricerca continua di nuove emozioni che sfociano nella noia e nella disperazione.
L'unica soluzione proposta è la vita religiosa, che rappresenta una dimensione superiore rispetto alle vite etica ed estetica.