Concetti Chiave
- Kierkegaard descrive la "mezzanotte" come il momento in cui ognuno deve affrontare la realtà e scegliere tra vita estetica e vita etica.
- La vita estetica è caratterizzata dall'abbandono al piacere, mentre la vita etica richiede responsabilità e decisione.
- La disperazione è vista positivamente dal filosofo, poiché spinge l'individuo a scegliere una vita autentica e non superficiale.
- La vita etica è esemplificata dal modello borghese, con il marito nel mondo sociale e la moglie dedita alla famiglia e al lavoro domestico.
- La donna è considerata simbolo di concretezza e stabilità, incarnando il dovere morale nella società civile.
L'ora della verità
Kierkegaard arriva ad affermare che per ogni uomo giunge l’ora della verità (la “mezzanotte”), in cui ognuno deve gettare la maschera e guardare in faccia la realtà per poter compiere una scelta. La vita estetica non è frutto di una decisione: in essa l’individuo si lascia vivere in balia del piacere. Quando però si avverte lo smarrimento che ne deriva, allora bisogna prendere posizione e assumersi le proprie responsabilità, passare allo stadio etico. Secondo il filosofo conviene scegliere la disperazione perché quando l’uomo dispera, allora è il momento in cui può scegliere per sé non una vita superficiale, ma la vita eterna.
La disperazione come scelta
Pertanto, la disperazione è vista come un qualcosa di positivo perché rende l’uomo consapevole dell’importanza della scelta, in quanto in essa è in gioco il suo destino.
Se la vita estetica è esemplificata dalla figura del seduttore, quella etica è rappresentata dalla condizione del marito. La famiglia esprime infatti l’ideale del dovere morale nel senso più elevato.
Per quanto riguarda la figura della donna, essa diventa emblema della concretezza, dell’amabilità e della felicità stabile e durevole. Secondo il filosofo, la donna è “perfetta nella sua natura finita e terrena” ed è “in buoni rapporti col tempo”, poiché si dedica ai lavori di casa per intere giornate senza lamentarsi. Dunque anche il lavoro è importante perché rappresenta il “dovere” comune a tutti i membri della società civile.
Il modello di vita borghese
La descrizione della vita etica, con la moglie dedita alle faccende domestiche e il marito inserito nel mondo sociale, è la rappresentazione del modello di vita borghese incentrato sulle figure del matrimonio, della famiglia e del lavoro. Si tratta di una vita segnata dalla solidità dei rapporti, in cui il marito è fedele alla moglie e questa lo attende a casa e lo copre di attenzioni di cui egli ha bisogno per vincere la noia e sopportare il peso della quotidianità.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato della "mezzanotte" secondo Kierkegaard?
- Perché Kierkegaard considera la disperazione un elemento positivo?
- Come viene rappresentata la vita etica nel modello di vita borghese?
La "mezzanotte" rappresenta il momento della verità in cui ogni individuo deve affrontare la realtà e compiere una scelta esistenziale, passando dalla vita estetica a quella etica.
La disperazione è vista positivamente perché rende l'uomo consapevole dell'importanza della scelta, permettendogli di optare per una vita eterna piuttosto che superficiale.
La vita etica è rappresentata dalla stabilità del matrimonio e della famiglia, con il marito impegnato nel mondo sociale e la moglie dedita alle faccende domestiche, esprimendo il dovere morale e la solidità dei rapporti.