Concetti Chiave
- Il periodo precritico di Immanuel Kant vede un'intensa attività scientifica, con contributi significativi alla fisica e alla metafisica.
- Nella Storia universale della natura e teoria del cielo, Kant propone un'ipotesi sulla formazione del sistema solare da una nebulosa primitiva, con Dio come creatore.
- Kant critica il razionalismo, sottolineando l'importanza dell'esperienza nel processo conoscitivo e invitando la filosofia a occuparsi della realtà concreta.
- Nel 1770, Kant distingue tra sensibilità e intelligenza, due facoltà fondamentali nel processo di conoscenza, nella sua dissertazione su mondo sensibile e intellegibile.
- Introducendo spazio e tempo come forme a priori, Kant spiega come queste categorie permettano di ordinare le sensazioni e rendere possibile la conoscenza sensibile.
Kant, Immanuel – Il periodo precritico
Il periodo precritico di Immanuel Kant comprende gli anni in cui il filosofo tedesco svolse un'intensa attività scientifica, affrontando questioni legate alla fisica e alla metafisica. Uno dei suoi scritti più importanti di questo periodo è la Storia universale della natura e teoria del cielo (1755), in cui Kant sviluppa un'ipotesi audace sulla formazione del sistema solare e della nostra galassia a partire da una nebulosa originaria.In questa teoria, Kant considera Dio come creatore della nebulosa primitiva e delle sue forze fondamentali. Questo approccio si inserisce nel dibattito filosofico tedesco dell'epoca, in cui Kant critica il razionalismo e sottolinea l'importanza dell'esperienza nel processo conoscitivo. Kant afferma che la filosofia deve occuparsi non solo di concetti astratti, ma anche di ciò che esiste nella realtà e che può essere conosciuto solo tramite l'esperienza.
Nel 1770, Kant raggiunge una prima conclusione con la dissertazione La forma e i principi del mondo sensibile e intellegibile, in cui distingue due facoltà fondamentali nel processo di conoscenza: la sensibilità e l'intelligenza. La sensibilità riguarda la capacità di ricevere impressioni esterne, mentre l'intelligenza permette di rappresentare queste impressioni sotto forma di fenomeni. Kant introduce i concetti di spazio e tempo come le forme a priori attraverso cui ordiniamo le sensazioni, rendendo possibile la conoscenza sensibile.