giunca97
Ominide
4 min. di lettura
Vota 4 / 5

Concetti Chiave

  • Kant sostiene che tutti i pensieri presuppongono l'io penso, che organizza la natura a livello fenomenale attraverso leggi e teorie scientifiche.
  • La metafisica, secondo Kant, è un parto della ragione che non porta a conoscenze vere, criticando l'arroganza di voler conoscere senza esperienza.
  • Kant individua tre idee trascendentali nella metafisica tradizionale: l'anima, il mondo e Dio, critiche per trasformare esigenze mentali in realtà.
  • Critica la psicologia e cosmologia razionale, evidenziando problemi come il paralogismo e le antinomie, che sorgono dall'uso improprio delle idee trascendentali.
  • Kant contesta le prove dell'esistenza di Dio, ritenendo che l'esistenza non possa essere un predicato logico e che tali prove vadano oltre il fenomenico.

a. Tutti i pensieri presuppongono l'io penso, organizziamo la natura a livello fenomenale non a livello di essenza, dati leggi e teorie scientifiche sono valide, in quanto la natura si presenta in modo ordinato e noi possiamo conoscere solo in modo ordinato.
b. L'io penso pensa tramite le categorie.
c. Tutti gli oggetti pensati presuppongono le categorie.
La natura, come ordine necessario di tutte le cose, deriva dall'io penso e dalle sue forme a priori.

(IO Legislatore della natura).
viene ripreso da Aristotele, per indicare una conoscenza verosimile, non legata alla realtà, in quanto è simile al vero ma non lo è del tutto, Kant lascia trasparire da questo termine la sua risposta negativa, intende andare ad analizzare e smascherare i ragionamenti fallaci della metafisica.
La metafisica è un parto della ragione, non come facoltà conoscitiva ma, la facoltà in senso ristretto che porta a ragionamenti non veri (Kant critica l'arroganza di questa ragione ristretta), la ragione ristretta ha la pretesa di conoscere senza esperienza (metafora: come una colomba che vuole volare senza aria), per Kant è impossibile.
La metafisica nasce da un desiderio dell'uomo dell'incondizionato e della totalità, volendo dare una spiegazione globale e onnicomprensiva di tutto ciò che esiste.
Kant individua l'ossatura della metafisica tradizionale in tre idee trascendentali:
1. Dati del senso interno unificati con l'anima (totalità assoluta fenotipica. Interni, studiata dalla psicologia razionale);
2. Dati del senso esterno unificati con il mondo (totalità assoluta fenotipica. Esterni, studiata dalla cosmologia razionale);
3. Dati esterni e interni spiegati con Dio (totalità di tutte le totalità fondamento di tutto, studiata dalla teologia razionale).
Queste tre idee sono esigenze dell'uomo, l'errore della metafisica è trasformare queste esigenze mentali, in realtà (metafora: metafisici come i navigatori degli oceani burrascosi che si spingono nell'irrazionale).
Il termine “idea” ripreso da Platone, con valenza critica, intesi come concetti della ragione che trascendono il piano dell'esperienza.
Kant critica la psicologia razionale e la cosmologia razionale; ritiene che la psicologia razionale sia basata sul paralogismo, ovvero su ragionamenti sbagliati, che portano a confondere “l'io penso” con un oggetto empirico, invece che un'unità formale.
La cosmologia razionale secondo Kant è destinata a fallire, perché pretende di usare l'idea di mondo, come la totalità assoluta dei fenomeni cosmici, i metafisici discorrendo sul mondo si trovano davanti ad antinomie, ovvero coppie di affermazioni opposte che possono anche essere giuste ma noi non possiamo sapere quale sia, in assenza di un'esperienza corrispondente, non è possibile decidere.
Kant individua quattro antinomie: (tesi: pensiero razionalista, antitesi: pensiero empirista).
La prima e la seconda antinomie vengono riconosciute false nella loro assolutezza, pretendono di fare una sintesi conoscitiva chiusa.
La terza antinomia (principio di causa ed effetto) segna il passaggio dalla critica della ragion pura, alla critica della ragion pratica. La tesi nell'ambito del noumenico potrebbe essere vera. L'antitesi ha una visione deterministica, nell'ambito del fenomenico è accettabile.
La quarta antinomia è legata alle tre prove dell'esistenza di Dio, in quanto vogliono dimostrare dio da delle semplici idee.
Kant critica tre prove dell'esistenza di Dio: la prova ontologica, la prova cosmologia e la prova fisico-teologica.
1. Prova ontologica, era di sant'Anselmo, dio come essere perfettissimo non può non esistere. Per Kant l'esistenza non è un predicato, non è una proprietà logica, ma un fatto conoscibile solo mediante l'esperienza.
2. Prova cosmologica, secondo Kant consiste in un uso improprio del principio di causa (ricerca del primo anello in causato) che va al di là del fenomenico.
3. Prova fisico-teologica, (da télos, fine, scopo), fa leva sulla bellezza, sulla finalità e sull'ordine della natura creata da una mente ordinatrice.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo dell'"io penso" secondo Kant?
  2. L'"io penso" è fondamentale per Kant, poiché tutti i pensieri presuppongono l'"io penso". Organizza la natura a livello fenomenale e non essenziale, permettendo una conoscenza ordinata.

  3. Come Kant critica la metafisica tradizionale?
  4. Kant critica la metafisica tradizionale per i suoi ragionamenti fallaci e la sua pretesa di conoscenza senza esperienza. La considera un parto della ragione ristretta, che porta a errori come il paralogismo in psicologia razionale e le antinomie in cosmologia razionale.

  5. Quali sono le tre idee trascendentali individuate da Kant?
  6. Le tre idee trascendentali sono: l'anima (totalità assoluta fenotipica interna), il mondo (totalità assoluta fenotipica esterna) e Dio (totalità di tutte le totalità), che rappresentano esigenze mentali trasformate erroneamente in realtà dalla metafisica.

  7. Cosa sono le antinomie secondo Kant e quale significato hanno?
  8. Le antinomie sono coppie di affermazioni opposte che emergono dalla cosmologia razionale. Kant ne individua quattro, e queste dimostrano l'impossibilità di una sintesi conoscitiva chiusa senza esperienza corrispondente.

  9. Come Kant critica le prove dell'esistenza di Dio?
  10. Kant critica le tre prove dell'esistenza di Dio (ontologica, cosmologica e fisico-teologica) per il loro uso improprio di concetti come l'esistenza come predicato e il principio di causa, sostenendo che tali prove vanno oltre il fenomenico e non sono verificabili tramite esperienza.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community