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Concetti Chiave

  • Kant, nella Critica della Ragion Pura, indaga le capacità della Ragion pura nel conoscere la metafisica attraverso giudizi sintetici a priori, analizzando prima la validità scientifica di matematica e fisica.
  • Il testo si divide in tre parti fondamentali: Estetica trascendentale, Analitica trascendentale e Dialettica trascendentale, ognuna delle quali esplora aspetti diversi della conoscenza.
  • Nell'Estetica trascendentale, lo spazio e il tempo sono identificati come forme a priori dell'intuizione sensibile, essenziali per organizzare le esperienze sensoriali.
  • Kant paragona lo spazio e il tempo a strumenti che modellano la percezione, come lenti colorate o un sigillo sulla cera, influenzando la nostra comprensione della realtà.
  • L'Analitica trascendentale esamina le categorie dell'intelletto e come queste permettano di unificare le percezioni sensoriali in concetti e giudizi, costituendo la base del pensiero razionale.

Nella Critica della Ragion pura Kant si propone di giudicare le possibilità della Ragion pura che, servendosi solo delle forme a priori, ha la pretesa di conoscere la metafisica. Occorre però prima giudicare le capacità della ragione nel campo della scienza, cioè della matematica e della fisica. Perciò Kant si domanda se la matematica, la fisica e la metafisica abbiano valore di scienza, ossia se possano formularsi mediante giudizi sintetici a priori. Così la Critica della Ragion pura si divide rispettivamente in Estetica trascendentale, Analitica trascendentale e Dialettica trascendentale.

Indice

  1. Spazio e tempo come forme a priori
  2. Kant e le intuizioni sensibili
  3. Metafore di spazio e tempo
  4. Matematica e giudizi sintetici a priori
  5. Analitica trascendentale e categorie
  6. Facoltà di giudicare dell'intelletto

Spazio e tempo come forme a priori

Sì: il contenuto, o materia, deriva dalle impressioni sensibili: colore, odore, sapore, suono, estensione, ecc. (elemento exstrasoggettivo); la forma è propria del soggetto che colloca nello spazio e nel tempo i dati sensibili. Perciò spazio e tempo sono le condizioni necessarie di ogni esperienza e sono quindi le forme a priori dell'intuizione: lo spazio è forma del senso esterno (lo spazio rende possibile la conoscenza degli oggetti secondo un ordine di coesistenza spaziale); il tempo è forma del senso interno e, insieme, del senso esterno (il tempo rende possibile la conoscenza della successione temporale degli stati d'animo e della percezione dei fatti esterni).

Kant e le intuizioni sensibili

Scrive Kant nella "Critica della Ragion Pura": "Vi sono due forme di intuizione sensibile, come principi della conoscenza a priori, cioè lo spazio e il tempo. Mediante il senso esterno noi ci rappresentiamo gli oggetti come fuori di noi, e però tutti nello spazio. Quivi sono determinate, o determinabili, la loro forma, la loro grandezza e le loro reciproche relazioni. Mediante il senso interno lo spirito intuisce se stesso o i suoi stati interiori, rappresentandoli secondo rapporti di tempo. IL TEMPO è LA CONDIZIONE FORMALE A PRIORI DI TUTTI I FENOMENI."

Metafore di spazio e tempo

Kant paragona lo spazio e il tempo a lenti colorare, ad un recipiente che contiene un liquido e ad un sigillo che dà impronta alla cera. Se noi portiamo un paio di occhiali con lenti colorate, vediamo gli oggetti del colore delle lenti (quel particolare colore non è nelle cose, ma p attribuito alle cose dalle lenti). Un recipiente dà al liquido che vi si versa la sua forma particolare (quella forma che il liquido assume deriva dal recipiente e non dal liquido). Una massa di cera assume la forma impressavi da un sigillo (quella forma particolare che la cera prende è dovuta al sigillo e non alla cera).

Matematica e giudizi sintetici a priori

Secondo Kant la matematica (aritmetica e geometria) è fondata come scienza perché si avvale di giudizi sintetici a priori. Infatti nell'aritmetica, per esempio, la proposizione "7+5= 12" è sintetica perché il concetto del 12 contiene qualcosa di nuovo sull'intuizione pura del tempo con cui si può aggiungere una unità ad un'altra unità. Nella geometria, per esempio, la proposizione "la linea retta è la più breve fra due punti" è sintetica, perché il predicato aggiunge qualcosa di nuovo al soggetto ed è a priori perché fondata sull'intuizione pura dello spazio.

Analitica trascendentale e categorie

Il termine analitica indica che in questa seconda parte della Critica della ragion pura sono studiate, analizzate, le forme pure dell'intellettuale (le categorie) e vengono esaminati i principi a priori che permettono l'applicazione delle categorie alla molteplicità dei dati sensibili; l'aggettivo trascendentale significa che anche questo secondo grado di conoscenza è reso possibile dalle forme pure dell'intelletto (categorie e principi). Questo secondo grado di conoscenza è proprio perciò dell'intelletto che unifica il molteplice offerto dalla intuizione (estetica trascendentale) mediante concetti e formula giudizi.

Facoltà di giudicare dell'intelletto

Scrive Kant nella "Critica della Ragion Pura":"Tutti gli atti dell'intelletto possono ricondursi a giudizi, in modo che l'intelletto può essere rappresentato come una facoltà di giudicare. Esso infatti è una facoltà di pensare. Ora, pensare è conoscere per concetti. E dei concetti l'intelletto non può far altro uso se non giudicare per mezzo di essi. I concetti dunque si fondano sulla spontaneità del pensiero, come le intuizioni sensibili sulla recettività delle impressioni. La spontaneità del nostro pensiero esige che il molteplice sia dapprima in certo modo percorso, raccolto e unificato, per far quindi di esso una conoscenza."

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'obiettivo principale della "Critica della Ragion Pura" di Kant?
  2. L'obiettivo principale è giudicare le possibilità della Ragion pura di conoscere la metafisica utilizzando solo le forme a priori, valutando se matematica, fisica e metafisica possano formulare giudizi sintetici a priori.

  3. Come si divide la "Critica della Ragion Pura"?
  4. Si divide in Estetica trascendentale, Analitica trascendentale e Dialettica trascendentale, ognuna delle quali esplora diversi aspetti della conoscenza e delle capacità della ragione.

  5. Qual è il ruolo dello spazio e del tempo nell'intuizione sensibile secondo Kant?
  6. Lo spazio e il tempo sono le forme a priori dell'intuizione sensibile, con lo spazio come forma del senso esterno e il tempo come forma del senso interno, essenziali per l'esperienza e la conoscenza dei fenomeni.

  7. In che modo Kant paragona le forme pure di spazio e tempo?
  8. Kant paragona lo spazio e il tempo a lenti colorate, a un recipiente e a un sigillo, illustrando come queste forme influenzano la percezione e la conoscenza, attribuendo caratteristiche che non derivano dagli oggetti stessi.

  9. Perché la matematica è considerata una scienza secondo Kant?
  10. La matematica è considerata una scienza perché si basa su giudizi sintetici a priori, come dimostrato nell'aritmetica e nella geometria, dove le proposizioni aggiungono nuove conoscenze basate sull'intuizione pura di spazio e tempo.

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