-dille-
Ominide
2 min. di lettura
Vota

Concetti Chiave

  • Non esistono ideali rigidi di bellezza; l'educazione alla bellezza avviene attraverso la contemplazione di cose belle.
  • Kant distingue tra giudizi empirici soggettivi e giudizi estetici puri, che non dipendono da inclinazioni individuali.
  • Il sublime matematico nasce dalla grandezza degli oggetti, provocando un dispiacere che si trasforma in piacere con l'elevazione della ragione.
  • Il sublime dinamico è legato alle forze naturali, portando dall'iniziale piccolezza alla grandezza.
  • Il sublime estetico fa comprendere la sublimità della nostra natura morale, con la legge morale come sublime per eccellenza.

Indice

  1. L'educazione alla bellezza
  2. Il giudizio estetico
  3. Edmund Burke e il sublime
  4. Immanuel Kant e il sublime

L'educazione alla bellezza

Non esistono ideali rigidi di bellezza, dunque l’educazione alla bellezza risiede nella ripetuta contemplazione di cose belle.

Il giudizio estetico

Tuttavia, nel giudizio estetico, le bellezza deve essere condivisa tra tutti, per capirlo porta due considerazioni: il campo del piacevole dà luogo a giudizi empirici solo legati ad inclinazioni individuali, soggettive e non universali. Oppure il campo del piacere estetico che dà luogo ai giudizi estetici puri, non sono soggetti a condizionamenti e derivano da contemplazione.

Edmund Burke e il sublime

Edmund Burke in “Ricerca sull’origine delle idee del sublime e del bello” parlava di questi due concetti definendo il primo come dilettoso errore di dismisura, cupezza e tempesta, il secondo invece rappresenta la misura, l’ordine e l’armonia.

Immanuel Kant e il sublime

Per Immanuel Kant il sublime si può dividere in:

• Sublime matematico, nasce da qualcosa di grande come montagne o galassie, qui proviamo dispiacere come se la nostra immaginazione non fosse capace di abbracciare questa grandezza, ma anche piacere perché la ragione sembra elevarsi all’idea di infinito. Scoprendoci portatori di questa idea, riconosciamo di essere superiori alla natura colmando la piccolezza iniziale;

• Sublime dinamico, nasce da forze naturali ma il seguito è uguale, ovvero che da piccolezza si arriva alla grandezza;

Grazie al sublime estetico noi comprendiamo la sublimità della nostra natura di soggetti morali, il sublime per eccellenza è la legge morale, di fronte al potere invincibile della ragione che ordine il dove, uomo di sottomette e vince le proprie pulsioni.

Domande e risposte

Hai bisogno di aiuto?
Chiedi alla community