Concetti Chiave
- Kant, influenzato da Hume, sviluppa una nuova prospettiva sulla conoscenza, presentata nella sua dissertazione inaugurale del 1769.
- La conoscenza si divide in sensibile e intellettuale; la prima è legata alla ricettività e alle apparenze, mentre la seconda coglie l'ordine intellegibile delle cose.
- La conoscenza sensibile comprende materia, forma, apparenza ed esperienza, con la materia come sensazione e la forma come legge indipendente dalla sensibilità.
- Esperienza è il risultato della riflessione sulle apparenze e rappresenta una conoscenza riflessiva dei fenomeni.
- Tempo e spazio sono intuizioni pure, precedono la conoscenza sensibile e sono essenziali per ordinare i dati sensibili nella mente umana.
L'influenza di Hume su Kant
Nel 1769 lo studio di Hume produce in Immanuel Kant una grande luce e in virtù di questa grande luce presenta nell'occasione della nomina a professore ordinario di logica e metafisica università di Königsberg la cosiddetta dissertazione inaugurale che propone una soluzione critica al problema di spazio e tempo.
La conoscenza sensibile secondo Kant
La conoscenza secondo Kant è sensibile e intellettuale.
La conoscenza sensibile è dovute alla ricettività del soggetto, ha per oggetto la cosa come appare rispetto al soggetto e si suddivide in materia, forma, apparenza ed esperienza.
La materia è una sensazione ovvero una modificazione degli organi di senso. La forma è legge indipendente dalla sensibilità, ordina la materia sensibile.
L'apparenza è la conoscenza sensibile iniziale che non si avvale dell'intelletto logico, attraverso la riflessione si passa da apparenza a esperienza.
L'esperienza è il confronto operato tra una molteplicità di apparenze ed è una forma di conoscenza e riflessiva che ha come oggetto i fenomeni.
A differenza della conoscenza sensibile, la conoscenza intellettuale permette di cogliere le cose come sono nel loro ordine intellegibile e non come appaiono.
Il ruolo di tempo e spazio
Tempo e spazio sono propedeutici alla conoscenza sensibile e si definiscono intuizioni pure in quanto precedono e sono indipendenti dalle conoscenze sensibili e servono alla mente umana per ordinare tutti i dati sensibili. Sono condizioni soggettive e necessarie.