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Concetti Chiave

  • Il noumeno rappresenta un concetto limite per la scienza, oltre il quale si incontrano paradossi e contraddizioni.
  • La dialettica trascendentale di Kant evidenzia l'illusione della ragione di conoscere il noumeno.
  • La ragione cerca di unificare dati sensoriali nell'idea di anima, mondo e Dio, configurandoli come totalità rispettivamente interne, esterne e assolute.
  • Le idee trascendentali di anima, mondo e Dio sono considerate da Kant illusioni, slegate dall'esperienza sensibile.
  • Kant nega la possibilità della metafisica come scienza, poiché priva di esperienza e forme a priori necessarie per la conoscenza scientifica.

Indice

  1. Il concetto di noumeno
  2. La ragione e la metafisica
  3. L'illusione della metafisica

Il concetto di noumeno

Il noumeno è un concetto limite che segna il confine invalicabile della scienza. Quindi il tentativo di andare oltre il mondo fenomeno non può che portare a paradossi e contraddizioni. Di ciò tratta la dialettica trascendentale. Dialettica assume una connotazione negativa perché è l’illusione della ragione che ha creduto di poter conoscere il noumeno.

La ragione e la metafisica

La ragione non si accontenta della conoscenza della realtà fenomenica, garantita dall’intelletto, vuole andare oltre: è portata a unificare tutti i dati del senso interno sotto l’idea di anima, che viene quindi a configurarsi come la totalità dei dati interiori, a unificare tutti i dati del senso esterno sotto l’idea di mondo, che viene a configurarsi come la totalità dei fenomeni esterni, e a unificare tutti i fenomeni, sia interni, che esterni, sotto l’idea di Dio, che viene a configurarsi come la totalità assoluta.

L'illusione della metafisica

Queste 3 idee, parte essenziale della metafisica, per Kant, non sono altro che un’illusione. La metafisica è agli occhi di Kant lo sforzo della ragione di andare oltre il fenomeno, oltre l’esperienza. Questa tendenza della ragione è del tutto naturale e inevitabile: l’uomo desidera raggiungere l’infinito, l’assoluto che il fenomeno e l’intelletto non potranno mai esaudire. La metafisica nasce quindi dal bisogno dell’uomo di dare un significato unitario alla realtà. Kant chiama invece ragione la facoltà che insegue questo sogno dell’assoluto e definisce idee trascendentali i concetti puri della ragione, ovvero quei concetti quali l’anima, il mondo e Dio, di cui la ragione si serve per unificare la totalità dei dati dell’esperienza. La ragione è destinata a fallire perché le sue idee sono slegate dall’esperienza possibile. Kant nega quindi la possibilità della metafisica come scienza e siccome ritiene che la conoscenza sia solo scientifica, quindi necessitante di esperienza e di forme a priori, la metafisica, andando oltre il fenomeno, non è una scienza e quindi nemmeno una conoscenza.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il ruolo del noumeno nella dialettica trascendentale di Kant?
  2. Il noumeno è un concetto limite che segna il confine invalicabile della scienza, e il tentativo di andare oltre il mondo fenomeno porta a paradossi e contraddizioni, come discusso nella dialettica trascendentale.

  3. Perché Kant considera la metafisica un'illusione della ragione?
  4. Kant vede la metafisica come un'illusione perché è lo sforzo della ragione di andare oltre il fenomeno e l'esperienza, cercando di unificare i dati sotto le idee di anima, mondo e Dio, che sono slegate dall'esperienza possibile.

  5. Qual è la posizione di Kant sulla possibilità della metafisica come scienza?
  6. Kant nega la possibilità della metafisica come scienza, poiché ritiene che la conoscenza debba essere scientifica, basata sull'esperienza e su forme a priori, mentre la metafisica va oltre il fenomeno e non può essere considerata una scienza.

Domande e risposte

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