Concetti Chiave
- L'innatismo sostiene che i principi conoscitivi e comportamenti umani sono innati, non dipendenti dall'esperienza.
- Platone contrappone la dottrina delle idee all'empirismo di Aristotele, che enfatizza l'esperienza sensibile come fonte di conoscenza.
- Esistono strutture mentali innate che permettono di ricordare conoscenze apprese prima della nascita, come istinti e nozioni di base.
- La matematica e le strutture grammaticali sono considerate innate, esistendo indipendentemente dalla scoperta o complessità linguistica.
- La creolizzazione linguistica dimostra l'innatismo, con principi grammaticali che emergono spontaneamente nei bambini apprendendo lingue semplificate.
L’innatismo, in filosofia, è una dottrina che afferma l’esistenza di principi conoscitivi e comportamenti innati nell’uomo, indipendenti dall’esperienza. Quest’ultima si limita, secondo la forma classica dell’innatismo, solamente a stimolare il ricordo delle idee che già erano state acquisite dall’anima prima della nascita, in una dimensione chiamata Iperuranio dove l’intelletto aveva la possibilità di contemplare la verità.
A seguito dell’incarnazione, nonostante le anime dimentichino le nozioni apprese, dispongono di strutture mentali che permettono loro di rievocarle una volta in contatto con la percezione sensibile: conoscere significa quindi ricordare.
Indice
Platone e Aristotele a confronto
La dottrina delle idee, creata e sviluppata da Platone, è in contrapposizione con l’empirismo di Aristotele, il quale la critica in nome dell’esperienza sensibile.
La teoria empirista ritiene che l’esperienza, servendosi dei sensi per estrapolare dagli eventi quotidiani delle informazioni che riconducano a delle verità universali, sia l’unico modo che ha l’uomo per riempire a mano a mano la mente, una tabula rasa alla nascita.
Conciliazione tra innatismo ed empirismo
Entrambe le dottrine possono essere ritenute valide, a seconda delle opinioni, ed è anche possibile che innatismo ed empirismo riescano ad essere conciliati positivamente in un’unica dottrina, come il filosofo Kant.
Risulta essere più difficile, però, smentire l’innatismo perché poggia su basi più solide.
Esperienza e strutture innate
Fare esperienza è un passaggio inevitabile nella vita di ogni uomo, perché attraverso i sensi si possono apprendere concetti impossibili da conoscere altrimenti, però devono necessariamente esserci delle strutture di base che aiutino a compiere il processo.
Primi tra tutti gli istinti, la tendenza a mettere in atto un certo comportamento, sono automatici e non possono essere acquisiti spontaneamente.
L'uomo primitivo sicuramente non aveva lo stesso livello di esperienza dell’uomo moderno, ma alcuni comportamenti erano presenti allora come lo sono al giorno d’oggi.
Il bisogno di mangiare e bere, per esempio, è essenziale per poter sopravvivere, ed è innato perché nessun essere vivente aspetterebbe di morire di fame o sete per capire che è necessario.
Esempi di conoscenze innate
Sono innate anche la matematica, perché i teoremi di cui siamo a conoscenza sarebbero validi anche se non fossero mai stati scoperti, e le strutture grammaticali, perché in ogni lingua, a prescindere dalla sua complessità ci sono convenzioni come il soggetto e il verbo che sono sempre uguali.
Creolizzazione e apprendimento linguistico
Per dimostrare quest’ultima, si può prendere come esempio un fenomeno concreto: la creolizzazione.
Durante i periodi di espansione coloniale delle grandi potenze europee, per comunicare e trattare con le popolazioni native i commercianti crearono una lingua, il pidgin, semplificata e priva di grammatica. Quando i figli dei nativi cominciarono ad imparare il pidgin, ci fu una spontanea complicazione del parlato, con l’aggiunta di molti aspetti grammaticali, e si creò la lingua creola.
Nelle menti dei bambini, quindi, sono già presenti principi che regolano l’apprendimento del linguaggio, perché sicuramente i figli dei nativi non potevano aver appreso le regole grammaticali da qualcun altro.
L’innatismo è quindi la principale dottrina su cui si basa la conoscenza umana, in quanto tutti gli strumenti necessari per l’apprendimento sono innati e non dipendono dall’esperienza sensibile.
Domande da interrogazione
- Qual è la dottrina dell'innatismo in filosofia?
- Come si contrappone l'innatismo all'empirismo?
- Quali sono alcuni esempi di conoscenze o comportamenti innati?
- Come dimostra la creolizzazione l'esistenza di principi innati nel linguaggio?
L'innatismo è una dottrina che sostiene l'esistenza di principi conoscitivi e comportamenti innati nell'uomo, indipendenti dall'esperienza, e che la conoscenza è un processo di ricordo di idee preesistenti.
L'innatismo, sviluppato da Platone, si contrappone all'empirismo di Aristotele, che sostiene che l'esperienza sensibile è l'unico modo per acquisire conoscenza, mentre l'innatismo afferma che la conoscenza è innata.
Esempi di conoscenze o comportamenti innati includono il bisogno di mangiare e bere, la matematica, e le strutture grammaticali, che esistono indipendentemente dall'esperienza.
La creolizzazione dimostra l'esistenza di principi innati nel linguaggio poiché i bambini, imparando il pidgin, hanno spontaneamente aggiunto aspetti grammaticali, creando una lingua creola, senza aver appreso le regole da altri.