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Concetti Chiave

  • Il confronto tra Platone e Aristotele esplora concetti di imperfezione legati al movimento e di perfezione associata all'immobilità, con Dio come motore immobile.
  • Platone considera l'idea come perfetta perché finita, mentre la molteplicità è imperfetta perché infinita, sottolineando il divenire come un infinito passaggio da atto a potenza.
  • Aristotele vede il movimento come imperfezione e l'immobilità come perfezione, con la diversificazione della vita legata a diverse funzioni dell'anima.
  • L'universo è percepito come finito e perfetto, mentre Dio è infinito, riflettendo un legame complesso tra finito e infinito.
  • Il rapporto tra finito e infinito si manifesta nel concetto di dotta ignoranza, dove l'uomo finito non può comprendere l'infinito di Dio, poiché determinare l'infinito ne limiterebbe la grandezza.

L'infinito a confronto

Platone Aristotele Cusano Bruno

Imperfezione

Idea (perfetta perché finita)

molteplicità (imperfetta perché infinita) Imperfezione

divenire (infinito passaggio da atto a potenza)

movimento: imperfezione

immobilità: perfezione

(Dio motore immobile)

Diversificazione della vita: anima vegetativa, sensitiva ecc. a seconda della funzione

Universo: finito (perfezione) Perfezione

Dio (infinito)

finito-infinito

rapporto di dotta ignoranza:

l'uomo finito non può comprendere Dio infinito Perfezione

Dio (infinito)

finito infinito

Non c'è più distinzione perché il finito si risolve nell'infinito e l'infinito nel finito

L'infinito non si può determinare perché ciò ne limiterebbe la grandezza, la potenza ecc.

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