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Concetti Chiave

  • L'Illuminismo promuove riforme politiche, economiche e culturali, rivendicando libertà in vari ambiti e sostenendo la ragione come metodo di conoscenza basato sull'esperienza.
  • La ragione illuministica è uno strumento critico, non un insieme di verità innate, opponendosi ai grandi sistemi metafisici e criticando le conoscenze basate su tradizioni e dogmi.
  • Il movimento enfatizza l'importanza della conoscenza empirica, criticando il razionalismo seicentesco e sottolineando che ogni conoscenza comunicabile è accessibile a tutti gli uomini.
  • L'Enciclopedia rappresenta l'idea che tutti possono contribuire al progresso delle conoscenze, sfidando il dominio della filosofia accademica a favore di contributi spesso casuali o dimenticati.
  • Il pensiero critico illuminista si oppone al dogmatismo religioso, proponendo una religione razionale basata su principi morali condivisibili, contrastando il fanatismo e l'intolleranza.

Indice

  1. Il movimento illuminista
  2. La ragione illuministica
  3. Il ruolo della ragione
  4. Newton e la matematica
  5. Conoscenza e comunicazione
  6. Il contributo dell'umanità
  7. I limiti della conoscenza
  8. Critica della religione

Il movimento illuminista

Movimento di idee che investì non solo la filosofia, ma tutta la cultura europea. Movimento riformatore, che auspicò riforme politiche, economiche, culturali. Rivendicò libertà di iniziativa economica, libertà giuridica, libertà politica, libertà religiosa, libertà di pensiero, di espressione e di critica; all’insegna della parole chiave esperienza, ragione, progresso, felicità, tolleranza.

La ragione illuministica

La ragione illuministica non è quella dei grandi sistemi razionalistici: è un metodo e uno strumento, non un contenitore di verità innate e di principi da cui dedurre il sistema del mondo. Nessuno ha mai affermato che la ragione fosse onnipotente. L’Illuminismo è anti-sistematico, affermando l’inutilità delle grandi costruzioni metafisiche. È critico, delle conoscenze accettate per mero rispetto della tradizione, dei dogmi. Denuncia l’intolleranza e il fanatismo.

Il ruolo della ragione

La parola centrale in tutto l’Illuminismo è probabilmente “ragione”. È la ragione la luce che illumina l’uomo, non è un patrimonio di idee innate da cui dedurre la spiegazione di tutta la realtà, ma una capacità di indagine e acquisizione di conoscenza mediante un metodo, cioè mediante l’esperienza (richiamo all’empirismo di Locke). Dove l’uomo non può rifarsi all’esperienza, lì si arrestano i poteri della ragione. Le questioni che si pongono oltre i limiti dell’esperienza non possono essere risolte; di più: sono irrilevanti. Le ingegnose soluzioni dei metafisici lasciano il tempo che trovano: non incidono sul progresso effettivo delle conoscenze. Si accusa il razionalismo seicentesco di aver costruito sistemi onnicomprensivi della realtà e del sapere servendosi di ipotesi arbitrarie.

Newton e la matematica

Altro punto di riferimento è Newton, ma ciò non vuol dire che la matematica esprima la struttura metafisica della realtà: è un metodo, anche se il più rigoroso possibile. Un fatto non osservabile non ha realtà, e una legge non verificata sperimentalmente è una semplice ipotesi.

Conoscenza e comunicazione

In tutti gli uomini c’è una comune capacità di ragionare, ciò contribuisce ad avvicinare gli uni agli altri. Le conoscenze umane hanno tutte origine dalle sensazioni, che sono all’incirca le stesse in tutti gli uomini. Le idee possono essere combinate in modi diversi, ma il procedimento è lo stesso per tutti. Ogni conoscenza può dunque essere comunicata, non ci sono verità riservate a individui eccezionali.

Il contributo dell'umanità

Al progresso delle conoscenze possono contribuire tutti gli uomini (anche nelle arti meccaniche). Questa convinzione sarà al centro della grande impresa dell’Enciclopedia. L’umanità deve la maggior parte delle innovazioni decisive al caso o a oscuri uomini dimenticati, non certo alla filosofia accademica.

I limiti della conoscenza

I poteri conoscitivi dell’uomo sono limitati, ma la ragione deve essere dispiegata in tutta la sua capacità. Nessuna credenza può sottrarsi alla critica razionale, celle pretese della metafisica, ma anche critica della tradizione, giustificata e sostenuta dall’autorità. Il vero filosofo ammette la propria ignoranza: non segue l’autorità ma l’esperienza; indaga e descrive invece di stabilire principi a priori; sa che le cause ultime della realtà ci sfuggiranno sempre. Il compito della filosofia non è quello di costruire un sistema onnicomprensivo della realtà fondato su alcuni principi ritenuti universali ed evidenti di per sé, ma quello di organizzare i risultati dell’indagine nei diversi campi. È un atteggiamento antitetico allo “spirito di sistema”. Vi si contrappone lo “spirito filosofico”, cioè lo spirito critico: un metodo di ricerca fondato sull’osservazione empirica. Il metodo che ha consentito grandi risultati nelle scienze fisiche, e che ora si tratta di estendere a tutte le attività umane.

Critica della religione

La critica delle credenze religiose si fonda sul loro essere dogmatiche, cioè che si basano su asserzioni non dimostrate e impongono credenza in nome dell’autorità. La conseguenza è appunto il fanatismo. Alcuni illuministi francesi si spingeranno fino all’ateismo. Altri credono invece che la religione debba essere fondata esclusivamente sulla ragione e ridotta alla credenza in un essere supremo, garante dell’ordine del mondo, e alla prescrizione di precetti morali su cui ogni uomo normale non può che essere d’accordo. Le religioni positive tendono al fanatismo. Il dogmatismo è fonte di intolleranza.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali libertà rivendicate dal movimento illuminista?
  2. Il movimento illuminista rivendicò libertà di iniziativa economica, libertà giuridica, libertà politica, libertà religiosa, libertà di pensiero, di espressione e di critica.

  3. Come viene concepita la ragione nell'Illuminismo?
  4. La ragione illuministica è vista come un metodo e uno strumento di indagine e acquisizione di conoscenza, non come un contenitore di verità innate.

  5. Qual è il ruolo dell'esperienza secondo l'Illuminismo?
  6. L'esperienza è fondamentale per l'acquisizione di conoscenza; dove l'uomo non può rifarsi all'esperienza, i poteri della ragione si arrestano.

  7. Qual è la critica illuminista verso il razionalismo seicentesco?
  8. L'Illuminismo critica il razionalismo seicentesco per aver costruito sistemi onnicomprensivi della realtà basati su ipotesi arbitrarie.

  9. Qual è l'approccio illuminista verso le credenze religiose?
  10. L'Illuminismo critica le credenze religiose per il loro dogmatismo e fanatismo, proponendo una religione fondata sulla ragione e ridotta alla credenza in un essere supremo e precetti morali condivisi.

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