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Concetti Chiave

  • La fisiocrazia e il liberalismo economico si oppongono al mercantilismo, promuovendo il libero scambio e l'assenza di dazi.
  • La fisiocrazia, con esponenti come Francesco Quesnay e Giacomo Turgot, vede l'agricoltura come la principale fonte di ricchezza.
  • Il liberalismo economico, fondato da Adam Smith, considera l'industria come la principale fonte di ricchezza, enfatizzando la concorrenza e la divisione del lavoro.
  • Entrambe le dottrine sostengono l'individualismo economico e la libertà di produzione e commercio senza interferenze statali.
  • Le idee di libero scambio e abolizione delle barriere commerciali sono centrali per entrambe le teorie economiche.

Indice

  1. Contrapposizione al mercantilismo
  2. Principi della fisiocrazia
  3. Fondamenti del liberalismo economico

Contrapposizione al mercantilismo

Contro la teoria del mercantilismo, che, durante l'assolutismo politico, favoriva l'afflusso dell'oro e dell'argento, proteggeva le esportazioni e ostacolava le importazioni con i dazi (protezionismo), si afferma, in Francia, la fisiocrazia e, in Inghilterra, il liberalismo economico.

Principi della fisiocrazia

La fisiocrazia, di cui sono esponenti Francesco Quesnay (1694-1774) e Giacomo Turgot (1727-1781), riconosce nell'agricoltura l'unica vera e certa sorgente della ricchezza dell'individuo e dello stato e proclama l'individualismo economico: di qui nasce la libertà di produzione e di commercio (libero scambio di merci), che rifiuta qualsiasi ingerenza dello stato.

Fondamenti del liberalismo economico

Il liberalismo economico, fondato dallo scozzese Adamo Smith (1723-1790), accetta ed eredita dalla fisiocrazia i principi dell'individualismo, del libero scambio e della soppressione dei dazi protettivi; tuttavia, al contrario di quanto proposta dai filosofi fisiocratici inglesi, riconosce nell'industria, e non più nell'agricoltura, la fonte di ogni ricchezza dell'individuo e dello stato. Attraverso questa concezione si introducono e si giustificano la reciproca concorrenza, il libero scambio, con l'abolizione delle dogane e dei dazi, e la suddivisione del lavoro (istituzione della catena di montaggio).

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