Concetti Chiave
- L'idealismo tedesco nasce con Fichte, che elimina il concetto di "cosa in sé" di Kant, concentrandosi su un'entità creatrice infinita: lo Spirito.
- Fichte definisce lo Spirito come la realtà umana intesa come attività conoscitiva e pratica, e libertà creatrice.
- Lo Spirito necessita della Natura come antitesi per esistere, ribaltando la visione naturalistica che vedeva la Natura come causa dello Spirito.
- La Natura è vista come un momento dialettico necessario della vita dello Spirito, non come una realtà indipendente.
- L'idealismo tedesco propone un panteismo spiritualistico, dove l'uomo è visto come Dio, e lo Spirito è il soggetto che si sviluppa attraverso la sua antitesi.
Dal Kantismo al pensiero di Fichte: caratteri generali dell’idealismo
L'origine dell'idealismo
I seguaci immediati di Kant avevano messo in discussione la cosa in sé, ritenendola gnoseologicamente e criticamente inammissibile. L’idealismo sorge quando Fichte, spostando il discorso dal piano gnoseologico al piano metafisico, abolisce lo “spettro” della cosa in sé, ovvero la nozione di qualsivoglia realtà estranea all’io, che in tal modo diventa un’entità creatrice ed infinita. Da ciò la tesi tipica dell’idealismo tedesco, se-condo cui “tutto è Spirito”. Con il termine “Spirito”, Fichte intende la realtà umana, considerata come attività conoscitiva e pratica e come libertà creatrice. Questo lascia però irrisolti due quesiti di base:
1. in che senso lo Spirito rappresenta la fonte creatrice di tutto ciò che esiste?
2. che cosa è per gli idealisti la Natura o la materia?
La dialettica dello Spirito
La risposta a questi due problemi risiede nel conto della dialettica. Lo Spirito, per essere tale, ha bisogno di quella sua antitesi che è la Natura. Infatti, poiché un soggetto senza soggetto, un io senza non-io, un’attività senza ostacolo, sarebbero entità vuote ed astratte, e quindi impossibili. Di conseguenza, mentre le filosofie naturalistiche e materialistiche avevano sempre concepito la Natura come causa dello spirito, Fichte, capovolgendo tale prospettiva, dichiara che è lo Spirito ad essere causa della natura. In altri termini per Fichte:
• lo Spirito crea la realtà nel senso che l’uomo rappresenta la ragion d’essere dell’universo, che in esso trova il suo scopo
• la Natura non esiste non come realtà a sé stante, ma come momento dialettico necessario della vita dello Spirito
Il panteismo spiritualistico
L’idealismo tedesco, laicizzando il biblico, conclude che l’uomo stesso è Dio. Invece per gli idealisti, l’unico Dio possibile è lo Spirito dialetticamente inteso, ovvero il soggetto che si costituisce tramite l’oggetto, la libertà che opera attraverso l’ostacolo, l’io che si sviluppa attraverso il non-io. Per cui, con l’idealismo ci troviamo di fronte ad una forma di panteismo spiritualistico.
Domande da interrogazione
- Qual è la tesi principale dell'idealismo tedesco secondo Fichte?
- Come Fichte interpreta il rapporto tra Spirito e Natura?
- In che modo l'idealismo tedesco affronta il concetto di Dio?
La tesi principale dell'idealismo tedesco secondo Fichte è che "tutto è Spirito", intendendo con "Spirito" la realtà umana come attività conoscitiva e pratica e come libertà creatrice.
Fichte interpreta il rapporto tra Spirito e Natura affermando che lo Spirito è la causa della Natura, che esiste come momento dialettico necessario della vita dello Spirito, ribaltando la prospettiva delle filosofie naturalistiche e materialistiche.
L'idealismo tedesco affronta il concetto di Dio laicizzando il biblico e concludendo che l'uomo stesso è Dio, intendendo l'unico Dio possibile come lo Spirito dialetticamente inteso, un soggetto che si costituisce tramite l'oggetto e la libertà che opera attraverso l'ostacolo.