Concetti Chiave
- Hume distingue tra "relazioni tra idee" e "relazioni tra materie di fatto", con le prime certe e scopribili tramite il pensiero.
- Le relazioni tra idee sono la base delle scienze deduttive come matematica e logica, mentre le scienze empiriche si basano su relazioni tra materie di fatto.
- L'induzione amplia le conoscenze ma non offre dimostrazioni rigorose; la deduzione dimostra, ma non amplia le conoscenze.
- Non esiste una connessione logica tra causa ed effetto; le cause e gli effetti si scoprono attraverso l'esperienza, non la ragione.
- Hume giustifica l'induzione psicologicamente, notando che la mente è naturalmente portata a fare inferenze induttive.
Hume dà dunque dell’induzione una giustificazione psicologica: siamo per la natura della nostra mente portati a fare inferenze induttive e a stabilire rapporti di causa ed effetto, ma è impossibile giustificare l’induzione logicamente. Non c’è nessuna ragione logica per preferire a priori una spiegazione ad un altra. Solo l’esperienza consente di dare alle nostre spiegazioni e ai nostri ragionamenti una maggiore o minore probabilità. Hume non nega affatto valore alle scienze empiriche; né che queste possano acquisire un rigore logico-dimostrativo pari a quello delle matematiche.
Domande da interrogazione
- Qual è la distinzione principale che Hume fa tra le "relazioni tra idee" e le "relazioni tra materie di fatto"?
- Come Hume giustifica l'induzione e qual è il suo limite secondo lui?
- Qual è il ruolo dell'esperienza secondo Hume nel determinare cause ed effetti?
Hume distingue le "relazioni tra idee" come certe e scopribili tramite il pensiero, mentre le "relazioni tra materie di fatto" non sono evidenti di per sé e richiedono l'esperienza per essere comprese.
Hume giustifica l'induzione psicologicamente, affermando che la nostra mente è naturalmente portata a fare inferenze induttive, ma sottolinea che non è possibile giustificarla logicamente, poiché non offre certezza, solo probabilità.
Secondo Hume, l'esperienza è fondamentale per scoprire cause ed effetti, poiché non esiste una connessione logica tra di essi; l'esperienza ci mostra solo una frequente congiunzione tra fatti, non una certezza.