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Concetti Chiave

  • Hume contesta la concezione scolastica del mondo del 1600, mettendo in crisi la certezza delle scienze empiriche.
  • Adotta un approccio empiristico, sostenendo che la conoscenza deriva dalle impressioni sensoriali che si accumulano in una mente originariamente vuota.
  • La scienza è vista come un accumulo di conoscenze attraverso l'esperienza, ma le leggi empiriche non offrono certezza assoluta per via delle possibili eccezioni.
  • Hume accetta la certezza della matematica per il suo carattere deduttivo e astratto, che le permette di avere principi fondanti stabili.
  • Critica il nesso causale delle scienze empiriche, affermando che si basa su abitudini e credenze, non su verità certe e deduttive.

Hume

Nel 1600 vi era una concezione scolastica del mondo, per cui veniva data per scontata la sostanza. Hume, però, scardina questo concetto: mette in crisi la scienza empirica in quanto tale; Rende problematico tutto ciò che ha a che fare con le scienze empiriche. Hume è un intellettuale del 1700 e adotta un approccio empiristico, secondo il quale la conoscenza è un processo sensibile: parte dai sensi. Hume pensa che sia necessario cogliere la consistenza con tutti i sensi e, quindi, la forma, il profumo, il colore e il suono: è necessario che vi sia una conoscenza che venga colta attraverso le impressioni.

Di seguito, Hume dice che bisogna apprendere il concetto, ossia il prodotto della conoscenza. Questo deve avvenire attraverso un processo conoscitivo, che serve per percepire un oggetto e, di conseguenza, le sensazioni, che hanno continuità sia nel tempo che nello spazio.
Inoltre, per Hume e in generale per gli empiristi, la mente è una tabula rasa. La conoscenza viene ritenuta un processo che accumula sensazioni in una mente che originariamente è vuota, ma che lentamente si riempie di segni tra i quali vengono stabilite delle relazioni. Hume è convinto che quelle relazioni non si possano stabilire a priori (non si fa uso dell’esperienza ma della ragione), ma che possano essere stabilite solo a posteriori (si fa uso dell’esperienza; è la conoscenza empirica dei fenomeni).

La scienza viene concepita come un accumulo di conoscenze attraverso un continuo confronto con l’esperienza.
Vi sono delle regolarità stabilite con l’esperienza, ma vi è la certezza che si verifichino sempre? No, infatti può esserci sempre l’eccezione. Sulla base delle abitudini vengono stabilite delle leggi che hanno certamente un alto grado di probabilità, ma non di certezza. Hume accetta come certezza la scienza matematica perché è deduttiva (processo logico che permette il passaggio da una legge di carattere universale a casi particolari) e perché essendo una disciplina astratta si fonda su dei principi fondanti che permettono di stabilire una premessa che porta a una e una sola conseguenza.
Hume porta all’estremo l’empirismo, pertanto prende le scienze che si fondano sull’esperienza mettendole in crisi.
In generale si pensa che le leggi basate su un nesso causale “A – B” siano certe e indubitabili, ma Hume non ne è sicuro: secondo lui, il nesso dovrebbe essere certo qualora vi fosse una relazione deduttiva tra le cose. Il nesso causale non è necessario. Le scienze empiriche, anche se hanno raggiunto un alto grado di persuasione, non sono certe perché si fondano su un mero principio di casualità; Non si fondano su principi stabiliti a posteriori sulla base dell’esperienza, la quale si stabilizza grazie alle abitudini che generano credenze e non verità. Nel caso delle scienze empiriche, quindi, troviamo una conclusione sulla base di premesse indubitabili, ma probabili.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la concezione di Hume riguardo alla conoscenza?
  2. Hume adotta un approccio empiristico, sostenendo che la conoscenza è un processo sensibile che parte dai sensi e si sviluppa attraverso le impressioni.

  3. Come Hume vede la mente umana nel contesto della conoscenza?
  4. Hume considera la mente come una tabula rasa, che si riempie di sensazioni e segni attraverso l'esperienza, stabilendo relazioni a posteriori.

  5. Qual è la posizione di Hume sulle leggi scientifiche basate sull'esperienza?
  6. Hume ritiene che le leggi scientifiche basate sull'esperienza abbiano un alto grado di probabilità ma non di certezza, poiché si fondano su abitudini e non su verità assolute.

  7. Perché Hume accetta la scienza matematica come certa?
  8. Hume accetta la scienza matematica come certa perché è deduttiva e si basa su principi astratti che permettono di stabilire una premessa con una sola conseguenza.

Domande e risposte

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