Concetti Chiave
- Giordano Bruno nacque a Nola e viaggiò molto, soggiornando alla corte di Enrico III e successivamente di Elisabetta.
- Fu un esponente della magia e utilizzava tecniche mnemoniche per connettersi con la natura, venendo riconosciuto come esperto in questo campo.
- Entrò nel convento domenicano a 17 anni e si laureò in teologia, ma fu espulso a causa di conflitti con i frati.
- Bruno venne accusato di eresia per le sue idee anticristiane, rifiutò la dottrina tradizionale e fu condannato a morte a Roma nel 1600.
- Considerava Dio come "Mens superomnia" e "Mens insita omnibus", concetti che definiscono Dio come ineffabile e ragione seminale delle cose.
Vita
Nasce a Nola.
Ha viaggiato molto.
E’ stato alla corte di Enrico III e poi di Elisabetta.
E’ inquieto e viene arso vivo a Roma nel 1600.
È un esponente della magia.
L’arte rulliana consisteva nell’utilizzare la memoria per entrare nella natura.
Bruno è un esperto di magia e viene chiamato a Venezia per insegnare tecniche magiche.
Entra a 17 anni nel convento domenicano e si laurea in teologia ma va in conflitto con i frati e viene cacciato.
Viene accolto in Francia da Enrico III a cui dedica de umbris ideatur, in cui sottolinea che non possiamo conoscere effettivamente le cose ma solo le loro ombre.
Passa alla corte di Elisabetta e poi va contro i protestanti.
Secondo lui tutto era perfetto prima dell’ebraismo e del cattolicesimo che ci ha resi schiavi.
Viene denunciato di eresia.
All’inizio accetta la dottrina della doppia verità (Averroè): i testi sacri dicono le stesse cose ma in modo diverso.
Secondo lui la natura è spirito e le persone semplici seguono la religione mentre quelle complicate l’intelletto.
Quando è riprocessato a Roma non accetta più la doppia verità.
A quel punto accetta la condanna.
È anticristiano cioè rifiuta la religione tradizionale.
È accusato di aver negato la verginità di Maria, di aver considerato Gesù come un mago, di aver sostenuto che il mondo era eterno (quindi ha negato la creazione), e ha definito gli apostoli degli impostori.
Secondo lui Dio è:
- Mens superomnia (ineffabile, inconoscibile).
- Mens insita omnibus: ragione seminale delle cose.