Concetti Chiave
- La caduta dei gravi si concentra su tempo di caduta e spazio percorso, escludendo aspetti come il colore del corpo.
- Galilei ha determinato la traiettoria semiparabolica dei proiettili, evidenziando le proprietà geometriche nei fenomeni naturali.
- La spiegazione scientifica mira a stabilire leggi matematiche che descrivono costantemente i fenomeni, piuttosto che cercarne le cause profonde.
- Le leggi matematiche sono universali e permettono di prevedere eventi naturali futuri dello stesso tipo.
- La legge della caduta dei gravi di Galilei è un esempio di legge universale che regola il comportamento di tutti i corpi in caduta.
Nella caduta dei gravi, vengono studiati solo il tempo di caduta e lo spazio percorso (e non per esempio il colore del corpo che cade). I dati quantificabili vengono misurati, con appositi strumenti o dispositivi: tanto spazio, tanto tempo e così via. Un'altra forma di matematizzazione consiste nell'evidenziare le proprietà geometriche di un fenomeno naturale: nello studio del moto dei proiettili, per esempio, si considera la forma geometrica della traiettoria seguita (proprio Galilei, nei Discorsi e dimostrazioni sopra due nuove scienze, determina tale traiettoria, concludendo che essa è di forma semiparabolica).
Dei fenomeni osservati, e tradotti in forma matematica, la scienza mira a proporre una spiegazione teorica.
Per Galilei, "spiegare" significa stabilire la legge matematica secondo la quale i fenomeni si producono. Si tratta di una grossa novità rispetto alla concezione tradizionale: infatti, la spiegazione per Galilei e per gli scienziati moderni - non mira tanto ad afferrare le cause profonde di un fenomeno naturale, la loro "essenza", quanto piuttosto a descrivere matematicamente il modo in cui esso costantemente si verifica.La legge - espressa in forma matematica - è pensata come valida universalmente e per tutti i fenomeni dello stesso tipo: oltre a spiegare i fenomeni già osservati, la legge permette dunque di prevedere lo svolgersi futuro di eventi naturali dello stesso tipo (in ragione del principio di regolarità e uniformità della natura, accolto da Galilei come un presup-posto indispensabile della ricerca scientifica). Consideriamo la legge di caduta dei gravi (0 del moto naturalmente accelerato), messa a punto da Galilei negli anni dell'insegnamento a Padova. Essa spiega certo i particolari casi di caduta osservati da Galilei; in quanto legge universale, però, regola tutti i fenomeni: la formula matematica in cui è sintetizzata ci permette di sapere come (cioè, con quale accelerazione) cadono tutti i corpi. Così, nella caduta dei gravi, vengono studiati solo il tempo di caduta e lo spazio percorso (e non per esempio il colore del corpo che cade). 1 dati quantificabili vengono misurati, con appositi strumenti o dispositivi: tanto spazio, tanto tempo e così via. Un'altra forma di matematizzazione consiste nell'evidenziare le proprietà geometriche di un fenomeno naturale: nello studio del moto dei proiettili, per esempio, si considera la forma geometrica della traiettoria seguita (proprio Galilei, nei Di-scorsi e dimostrazioni sopra due nuove scienze, determina tale traiettoria, concludendo che essa è di forma semiparabolica).
Dei fenomeni osservati, e tradotti in forma matematica, la scienza mira a proporre una spiegazione teorica. Per Galilei, "spiegare" significa stabilire la legge matematica secondo la quale i fenomeni si producono. Si tratta di una grossa novità rispetto alla concezione tradizionale: infatti, la spiegazione per Galilei e per gli scienziati moderni - non mira tanto ad afferrare le cause profonde di un fenomeno naturale, la loro "essenza", quanto piuttosto a descrivere matematicamente il modo in cui esso costantemente si verifica.
La legge - espressa in forma matematica - è pensata come valida universalmente e per tutti i fenomeni dello stesso tipo: oltre a spiegare i fenomeni già osservati, la legge permette dunque di prevedere lo svolgersi futuro di eventi naturali dello stesso tipo (in ragione del principio di regolarità e uniformità della natura, accolto da Galilei come un presup-posto indispensabile della ricerca scientifica). Consideriamo la legge di caduta dei gravi (0 del moto naturalmente accelerato), messa a punto da Galilei negli anni dell'insegnamento a Padova. Essa spiega certo i particolari casi di caduta osservati da Galilei; in quanto legge universale, però, regola tutti i fenomeni: la formula matematica in cui è sintetizzata ci permette di sapere come (cioè, con quale accelerazione) cadono tutti i corpi.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Galilei nello studio dei fenomeni naturali?
- Come viene utilizzata la matematica nello studio del moto dei proiettili secondo Galilei?
- Qual è la differenza tra la concezione tradizionale e quella di Galilei nella spiegazione dei fenomeni naturali?
- Qual è il ruolo delle leggi matematiche secondo Galilei?
- In che modo la legge di caduta dei gravi di Galilei è significativa?
Galilei si concentra sulla matematizzazione dei fenomeni naturali, stabilendo leggi matematiche per descrivere come si verificano, piuttosto che cercare le cause profonde.
Galilei evidenzia le proprietà geometriche del moto dei proiettili, determinando che la traiettoria seguita è di forma semiparabolica.
La concezione tradizionale cerca di afferrare le cause profonde dei fenomeni, mentre Galilei si concentra sulla descrizione matematica del loro verificarsi costante.
Le leggi matematiche sono universali e permettono di spiegare i fenomeni osservati e prevedere eventi futuri dello stesso tipo, basandosi sul principio di regolarità e uniformità della natura.
La legge di caduta dei gravi, sviluppata da Galilei, non solo spiega i casi osservati ma regola universalmente il modo in cui cadono tutti i corpi, permettendo di calcolare l'accelerazione.