Concetti Chiave
- Galileo Galilei enfatizza l'importanza dell'osservazione sistematica nella ricerca scientifica, anziché il semplice percepire sensoriale quotidiano.
- L'uso del cannocchiale da parte di Galilei espande notevolmente la capacità di osservazione umana, trasformando l'universo immaginato in uno percepito concretamente.
- Strumenti come il microscopio consentono di esplorare fenomeni di dimensioni ridotte, invisibili a occhio nudo, ampliando ulteriormente i confini del mondo osservabile.
- Galilei critica la fiducia cieca nell'esperienza sensoriale sostenuta dagli aristotelici, consapevole che i sensi possono ingannare, specialmente con fenomeni nuovi.
- Nella ricerca scientifica, Galilei sottolinea l'importanza di subordinare l'esperienza a criteri e strategie razionali per una corretta interpretazione dei dati osservati.
Galilei e la ricerca scientifica
Quando parla di «sensate esperienze», Galilei è interessato alla ricerca scientifica; con quell'espressione, egli definisce quindi l'osservazione sistematica e non il rapporto spontaneo e immediato attraverso il quale i nostri sensi percepiscono la realtà nell'esperienza di tutti i giorni.
Strumenti e osservazione
Vi è inoltre da considerare l'uso degli strumenti, come per esempio il cannocchiale. Fino a Galilei il mondo indagabile scientificamente si era identificato con il mondo percepito direttamente dai sensi. Il cannocchiale di Galilei comporta uno straordinario potenziamento della capacità dell'uomo di osservare la realtà. Ne risultano dilatati i confini del mondo: all'universo di Bruno, immaginato, si sostituisce così un universo percepito; attraverso l'uso del cannocchiale, i corpi celesti divengono oggetti fisici.
Lo stesso avviene con il microscopio, che apre la possibilità di esperire sensibilmente fenomeni di piccolissime dimensioni, che sfuggono a occhio nudo.
Critica agli aristotelici
Galilei critica l'ingenua fiducia nell'esperienza professata dagli aristotelici (almeno quando si accorda con la dottrina peripatetica). Il filosofo pisano sa bene che i sensi possono ingannarsi, soprattutto nella percezione di fenomeni nuovi; e inoltre sa che i dati osservati si prestano a differenti e molteplici interpretazioni. Per questo motivo, nell'ambito dell'indagine scientifica, è indispensabile per Galilei che l'esperienza venga subordinata a criteri e strategie di natura razionale.