Mongo95
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Concetti Chiave

  • L'uomo possiede la libertà di scegliere tra tutti i caratteri disponibili, ma con limiti intrinseci e strutturali.
  • La libertà umana è vista come concessa e non assoluta, orientando le scelte verso un intento preciso.
  • L'uomo è in una posizione mediana tra mondano e divino, con il rischio di abbassarsi o innalzarsi.
  • La teologia guida l'uomo verso l'innalzamento spirituale e l'espressione delle sue potenzialità divine.
  • Pico della Mirandola concepisce la libertà umana all'interno di una prospettiva cristiana, non laica.

L’uomo, unico essere del Creato che ha la prerogativa di poter attingere a tutti i caratteri disponibili, a seconda della propria scelta. È un’incredibile forma di libertà concessa agli esseri umani, cioè la libertà di poter operare tutte le scelte possibili. Però, paradossalmente, è proprio qui che sta anche il suo limite: la libertà non è affatto illimitata come sembra, perché è conferita, non presa da sè (limite strutturale, di partenza); in più non tutte le scelte hanno lo stesso valore (limite in arrivo).

Infatti l’uomo viene instradato verso un intento ben preciso, che implica che una scelta obbligata vada fatta se si vuole esprimere appieno le proprie potenzialità. Le scelte sono fondamentalmente due: verso l’alto o verso il basso. L’uomo occupa infatti una posizione “mediana”, è un elemento di raccordo tra mondano e divino, ma a Dio deve sempre rispondere. Il suo rischio drammatico, in questo limite costitutivo, è assimilarsi ai bruti, abbassandosi e rinunciando alle prerogative migliori, che sono invece quelle dell’innalzamento a Dio. Come si percorre questa retta strada ce lo indica la teologia, la conoscenza del divino.
Il testo in questione è spesso visto, a torto, come il manifesto della concezione umanista dell’uomo, che però in questo caso si inquadra in ottica cristiana. Infatti molti autori di questo periodo sono anche cristiani impegnati. In Pico non c’è concezione laica dell’uomo, il quale gode di una libertà molto particolare, la cui grandezza è però inconcepibile al di fuori della prospettiva cristiana. La sua superiorità giunge dall’esterno, non per mezzi propri, quindi si devono agire scelte precise per meritarsela. Si è liberi di fare la scelta giusta, ma si hanno di fronte tutte le possibilità, che in sé non sono tutte uguali. Anche se nel testo stesso ci sono appigli di tipo lessicale che possono giustificare interpretazioni opposte: totale libertà di scelta, oppure concessione divina della libertà.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la prerogativa unica dell'uomo secondo il testo?
  2. L'uomo ha la prerogativa di poter attingere a tutti i caratteri disponibili, a seconda della propria scelta, rappresentando un'incredibile forma di libertà concessa agli esseri umani.

  3. Quali sono i limiti della libertà umana descritti nel testo?
  4. La libertà umana non è illimitata perché è conferita e non presa da sé, e non tutte le scelte hanno lo stesso valore, richiedendo una scelta obbligata per esprimere appieno le proprie potenzialità.

  5. Come viene interpretata la libertà dell'uomo nel contesto del testo?
  6. La libertà dell'uomo è vista in un'ottica cristiana, dove la grandezza della libertà è inconcepibile al di fuori di questa prospettiva, e la superiorità dell'uomo giunge dall'esterno, richiedendo scelte precise per meritarsela.

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