Concetti Chiave
- Marx critica l'idea di Adam Smith sul mercato auto-equilibrante, sostenendo che non esistono leggi economiche universali poiché le strutture possono cambiare in base alla società.
- Contrariamente a Smith, Marx ritiene che i salari dovrebbero riflettere il valore effettivo del lavoro, non solo garantire una vita minima dignitosa.
- Marx considera il lavoro come l'essenza dell'uomo, differenziandolo dagli animali per la capacità di produrre.
- Il valore d'uso è definito dalla capacità di una merce di soddisfare bisogni umani, come l'acqua rispetto a un anello.
- Il valore di scambio dipende dal valore d'uso e dalla quantità di lavoro necessaria per produrre un bene, determinando il suo prezzo giusto.
Indice
Critica al mercato di Smith
Marx critica:
1)Il mercato e le leggi del mercato di Smith: Smith è un teorico dell’economia classica. Egli afferma che il MERCATO è quasi un sovra-soggetto, è quel luogo ideale, quel concetto teorico, dove domanda e offerta si incontrano. Questo luogo teorico, in assenza di interferenze esterne, ha la capacità di auto-equilibrarsi. Che il mercato riesca ad “armonizzare” gli interessi di tutti è, secondo Smith, un’idea universale e le leggi del mercato valgono sempre e comunque.
Marx non è d’accordo secondo M., in economia non esistono leggi universali che riguardano le strutture. Le strutture, infatti, possono modificarsi. (es.il concetto di mercato vale in una società che proviene dalla proprietà privata, se una società non ha il concetto di proprietà privata, queste leggi non valgono niente).
Critica al salario di sussistenza
2) Marx, inoltre, critica il salario di sussistenza di Smith: secondo Smith, ma in generale degli economisti classici, i salari sono determinati dal valore di sussistenza che permette a colui che lo percepisce, non solo di sostentarsi materialmente per la soddisfazione di alcuni bisogni fisici, ma di condurre una vita appena dignitosa.
Per Marx l’uomo si distingue dall’animale solo perché è in grado di produrre lavoro. Per M. il lavoro è l’ESSENZA dell’uomo.
Al contrario di Smith, affermava che l’operaio dovesse avere un salario equilibrato al valore del suo lavoro (il miglior salario è ciò che permette di vivere e far vivere tanti figli quanta forza lavoro servirà al mercato) (il salario è il prezzo di un determinato tempo o di una determinata prestazione di lavoro, una merce dunque come le altre. Quindi l’operaio diventa merce)
Concetti di valore secondo Marx
Marx riprende:
3) Il valore d'uso: è la proprietà della merce di essere utile, di soddisfare bisogni umani (Es. anello ha valore 0 mentre acqua ha valore 100 poiché materia prima)
4) Il valore di scambio: non è altro che il valore che la merce assume in base al suo valore d’uso nel momento in cui deve essere scambiata con un’altra merce. E’ la proprietà di poter essere scambiata, in determinate proporzioni, con altre merci (una forchetta avrà un valore d’uso superiore ad un pettine perché è strettamente legata ad un bisogno primario, quello di mangiare; questo vuol dire che per scambiare forchette con pettini ci vorranno, ad esempio, tre pettini per ogni forchetta). Per capire il valore bisogna capire quanta forza lavoro è necessaria per produrre il bene. Il prezzo giusto è quello di scambio.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Marx alle leggi del mercato di Smith?
- Come differisce la visione di Marx sul salario rispetto a quella di Smith?
- Come definisce Marx il valore d'uso e il valore di scambio?
Marx critica l'idea di Smith che il mercato possa auto-equilibrarsi e armonizzare gli interessi di tutti. Secondo Marx, non esistono leggi universali in economia poiché le strutture economiche possono cambiare, specialmente in società senza il concetto di proprietà privata.
Marx contesta l'idea di Smith del salario di sussistenza, sostenendo che il salario dovrebbe riflettere il valore del lavoro dell'operaio. Per Marx, il lavoro è l'essenza dell'uomo e il salario dovrebbe permettere di vivere dignitosamente e sostenere una famiglia, rendendo l'operaio una merce come le altre.
Marx definisce il valore d'uso come la capacità di una merce di soddisfare bisogni umani, mentre il valore di scambio è il valore che una merce assume quando viene scambiata con un'altra, basato sul suo valore d'uso e sulla quantità di lavoro necessaria per produrla.