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trattarlo. L’unico pensiero possibile. Se l’idealismo crede che il pensiero crea l’essere
questo porrà un pensiero sopraindividuale, spirito. Per Kant era inconcepibile, la
ragione è universale nel senso che ciascun uomo è strutturato con la sua ragione. Es:
problema della ragione di Dio, verso la realizzazione di un pensiero assoluto che crea
l’essere. La filosofia riterrà di star svolgendo la filosofia di Kant cioè ciò che in lui era
implicito. Come cosa, sostanza non lo posso mai avere il soggetto, posso vederlo come
azione di sintesi. L’io non può vedere sé stesso secondo sostanza. Un’azione creatrice,
la critica della ragion pratica dà uno sguardo all’io. L’io come originariamente libertà
un IO attivo ed eternamente libero. La realtà è il prodotto di un’incessante azione del
pensiero. L’idealismo parla di un pensiero e bisogna capire come fa e capire cosa è la
realtà per gli idealisti cioè ciò che appare oltre il pensiero. Non essendoci mai il
positivo senza il negativo, lo spirito ha bisogno dell’antitesi vivente. La natura causata
dallo spirito e l’uomo sia effetto dello spirito. Se lo spirito è attività incessante.
L’azione è una lotta, lo scontro con qualcosa. Quando agiamo ci scontriamo con la
realtà, agendo noi facciamo noi stessi, andare incontro a qualcosa e mettersi in
relazione. Se lo spirito è attività incessante bisogna capire che ha bisogno di un
ostacolo e lo pone la natura, momento necessario per continuare ad agire
opponendosi incessantemente ad esso, Hegel la chiamerà vita. Pensiero assoluto che
definiscono spirito. I singoli soggetti di spirito che infiniti non sono. Kant aveva negato
alla filosofia la possibilità di affermare uno spirito. Un pensiero creatore della realtà,
l’io libero della critica della ragion pratica. È uno spirito in azione, attività incessante,
quando penso mi muovo, descrizione della vita come movimento, pensare è un’attività
creatrice con cui lo spirito pone, crea qualcosa. Lo spirto è tutto, ciò che lo spirito pone
non può essere altro dallo spirito. L’attività creatrice è un’attività incessante di auto
creazione. Non c’è un fuori dello spirito, ciò che agisce è in sé e per sé. Non siamo il
prodotto di noi stessi. La pensa in profondità. Lo spirito è attività, unica realtà, tutto è
spirito pone in sé e sé stesso quindi è auto creazione. Se lo spirito è azione l’azione
può essere solo al cospetto di un ostacolo, l’azione pone qualcosa che si oppone a
soggetto che la deve compiere, la risposta a qualcosa, un evento, un pensiero in
questo odo l’io oppone a sé un non io. Per Fichte l’io si oppone a questo non io e da
questo scontro si genera. Esperienza vera e incassante, l’azione è una risposta,
corrispondere a un evento, opposizione a qualcosa nel senso di “fare i conti” con
qualcosa e li si scontra incessantemente. La natura è questo, è l’ostacolo sembra non
essere spirito e scontrandosi con essa lo spirito genera se stesso. Non c’è più il singolo
pensiero mio di uomo, pone un pensiero sovra individuale, assoluto. Lo spirito è il
creatore della realtà ma la realtà non è creata fuori dallo spirito stesso. Questo spirito
in quanto pensiero è attività, è un’azione incessante il cui prodotto è ancora spirito.
Agendo questo spirito fa se stesso, tutto è uno spirito che si fa. Attività di spirito ha
bisogno di un ostacolo ma tutto è già dentro. Io pone sé stesso-Io pone all’interno di sé
un non sé. Pensa generando sé stesso ma per farlo genera qualcosa, un’apparenza di
non sé, generato da sé, pensiero della natura che scrive per continuare a muoversi.
Per l’idealismo, per Fichte la realtà, l’esperienza che vediamo sono un prodotto di
questo movimento, vediamo frammenti di spirito e frammenti di natura. Spirito e non
spirito, un po’ di natura ecco questo è quello che vediamo. Tutto questo movimento e
questi scarti è spirito dentro spirito. Frammenti d quell’assoluto lì. Portare o insegnare
il fatto che natura e spirito, che appaiono slegati, sono frammenti della stessa cosa di
uno spirito in continuo movimento. Momento dello spirito perché non c’è realtà
indipendente allo spirito. Chiamiamo la verità di questo momento che è della verità
dello spirito. La filosofia torna a essere il problema della verità per Hegel. Capire cosa
è in verità. Tutto è vita dello spirito, connettere la molteplicità caotico e dare ordine. La
vita del vivente è attività, è un pensiero in azione, un pensiero compiuto che è