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Concetti Chiave

  • La rivoluzione copernicana di Kant paragonata al cambiamento astronomico di Copernico, passando dal geocentrismo all'eliocentrismo.
  • Kant sostiene che il soggetto conoscente diventa il centro attivo che ordina i dati sensibili, simile al ruolo del sole nel sistema copernicano.
  • La conoscenza non è più un processo passivo che si adatta agli oggetti, ma gli oggetti si conformano alla nostra conoscenza.
  • Kant propone che l'intelletto impone leggi alla natura piuttosto che derivarle da essa, invertendo il paradigma tradizionale.
  • La filosofia di Kant introduce un cambiamento radicale nel modo di comprendere la relazione tra soggetto e oggetto nella conoscenza.

Indice

  1. Rivoluzione copernicana di Kant
  2. Critica della ragion pura

Rivoluzione copernicana di Kant

Come Copernico nel campo astronomico capovolse la concezione di Tolomeo e pose il solo (eliocentrismo) immoto al centro del nostro sistema, e non più la terra (geocentrismo), così Kant si vanta di aver introdotto una rivoluzione nel modo tradizionale di intendere la filosofia: il soggetto conoscente (=sole) non gravita più passivamente intorno all'oggetto (=terra) per raccogliere la conoscenza di un mondo già costituito secondo principi e leggi, ma con la sua attività a priori illumina l'oggetto ordinando i dati sensibili e diventando in tal modo legislatore della natura.

Critica della ragion pura

Scrive Kant nella sua "Critica della ragion Pura": "Sinora si è ammesso che ogni nostra conoscenza dovesse regolarsi sugli oggetti. Noi invece abbiamo dimostrato vera l'ipotesi opposta, che gli oggetti debbano regolarsi sulla nostra conoscenza. Ora è proprio come per la prima idea di Copernico; il quale, vedendo che non poteva spiegare i movimenti celesti ammettendo che tuttala moltitudine degli astri rotasse intorno allo spettatore, cercò se non potesse riuscir meglio supponendo che fosse l'osservatore a girare, e che gli astri invece stessero fermi. Quindi non è men vero quel che io affermo riguardo alle leggi dell'intelletto, che cioè l'intelletto non attinge le sue leggi dalla natura, bensì piuttosto le impone ad essa."

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