Concetti Chiave
- Cartesio introduce il concetto del "cogito ergo sum" come certezza derivata dal dubbio metodico, dimostrando l'indipendenza del pensiero dall'esistenza fisica.
- L'esistenza di Dio viene dimostrata tramite l'idea innata di perfezione, la quale non può provenire da un essere imperfetto come l'uomo, ma solo da un essere perfetto.
- Cartesio distingue tra idee chiare e distinte, garantite da Dio, e idee oscure provenienti dal mondo esterno, prive di garanzia di verità.
- L'uomo è composto da due sostanze: l'anima immortale e pensante, e il corpo mortale e meccanico, con l'anima che esercita il controllo tramite la ghiandola pineale.
- La filosofia cartesiana enfatizza il dominio dell'uomo sulla natura attraverso la ragione e la scienza, con un focus particolare sulla medicina come mezzo per migliorare la vita umana.
Indice
Il dubbio e il cogito
Cartesio trae la prima certezza: DUBITARE in quanto il fatto di dubitare è indubitabile e da questa affermazione successivamente trae: IO PENSO DUNQUE SONO (cogito ergo sum) ma non ci arriva tramite un ragionamento ma piuttosto tramite un sillogismo:
Tutti coloro che pensano esistono
Io penso
Io esisto
Partendo da un punto fermo arriva a conclusioni certe e indubitabili.
Il cogito risulta una certezza solo attraverso il dubbio metodico, la certezza di pensare è indubitabile: anche se si dubita di avere un corpo o di trovarsi in un mondo materiale non si può dubitare dell' pensiero perché essa è del tutto indipendente dalla certezza dell'esistenza del corpo e del mondo.L'anima e la religione
Questa sostanza indipendente è l'anima che essendo totalmente indipendente dal corpo e dal mondo è immortale credendo di aver dimostrato la sostanzialità dell'anima dimostra una la prima delle due verità della religione cristiana. L'anima svolge attività immateriale cioè il pensiero, l'indipendenza reale del pensiero è solo un presupposto derivante dall'assuzione di un metodo matematico dove ogni idea chiara e distinta è anche vera .
La seconda tesi riguradante la religione e la dimostrazione dell'esistenza di Dio a partire dal dubbio metodico.
La dimostrazione dell'esistenza di Dio
1- Io ho l'idea di un essere perfetto, la quale non può venire da me stesso perché io sono chiaramente imperfetto, ne può venire da qualche altra realtà del mondo perché non sembrano perfette (addirittura possiamo dubitare della loro esistenza) dunque non mi può che venire da un essere perfetto cioè Dio. L'idea della perfezione è innata.
2-Io so di essere imperfetto dunque non esisto da solo e indipendentemente da ogni realtà altrimenti non avrei potuto darmi tutto ciò che mi manca(infinità, onniscenza,onnipotenza) ma allora esiste un dio dal quale dipendo che mi ha dato tutto ciò che ho. Perfezione= sapere
3-Un essere perfetto deve per forza esistere perché l'essenza comprende l'esistenza altrimenti non sarebbe perfetto.
Cartesio consiedera l'esistenza di Dio come una garanzia della verità. Le idee chiare e distinte sono le idee della matematica e sono state date a Dio e poi a noi come idee innate e queste sono tutte vere. Tutte le altre idee oscure e confuse ci vengono dal mondo esterno e sono quindi idee aventizie oppure sono state create da noi cioè idee fittizie e non hanno garanzia di verità.
La fisica: mondo e corpo umano
La fisica e il corpo umano
Il corpo umano dell'uomo secondo Cartesio è composto dalla stessa materia di cui è composto quello degli animali, Dio però ha dato al corpo umano l'anima razionale la piante e gli animali invece sono automi cioè macchine riproducibili e vivono secondo le leggi della natura immesse da Dio.
L'etica: l'uomo, le passioni
L'etica cartesiana
Per Cartesio l'uomo è costituito da due sostanze:
1- L'anima non è soltanto un principio ma una sostanza pensante creata da Dio e indipendente dal corpo e immortale
2- il corpo che è una sostanza puramente estesa paragonabile ad una macchina funzionante secondo le leggi della natura e quindi mortale
la materia è matematizzabile e quindi prevedibile, il pensiero è l'unica realtà evidente.
L'anima si trova all'interno della ghiandola pineale e attraverso essa da ordini al corpo e provoca sensazioni ed emozioni, attribuisce una materia all'anima. Cogliamo solo le idee delle cose.
Si crea un divario tra pensiero e realtà e il contatto tra loro è creato da Dio che garantisce la verità delle nostre idee.
L'incontro tra gli spiriti animali e la ghiandola da origine alle passioni che possono essere: fisiologiche, psicologiche e morali.
Cartesio costruisce un'etica definitiva che prende il posto della morale consiste nell'affermare il primato della ragione cioè l'anima vince sulle passioni e sul corpo ed è compito della volontà. Garanzia della libertà è cercare di dominare il più possibile le passioni che possono essere causa di giudizi errati.
Il fine pratico della filosofia
Il fine pratico della filosofia
Il lato pratico della filosofia è quello di realizzare il dominio dell'uomo sulla natura (sesta parte) Cartesio ritiene che si debbano concentrare tutti gli sforzi nella medicina cioè la conservazione della vita fisica ed è il vero sapere per far stare bene le persone.
Cartesio paragona anche il progresso della scienza al progresso economico.
Alcune incoerenze come l'anima e il mondo sono dovute al fatto di non voler entrare in conflitto con la chiesa, in particolare la concezione dualistica cioè l'affermazione che l'anima umana è del tutto indipendente dal corpo e quindi dotata di volontà libera sottratta dalle leggi meccaniche della natura corrisponde alla predominanza dell'uomo sulla natura attraverso la conoscenza
Domande da interrogazione
- Qual è la prima certezza che Cartesio trae nel suo pensiero?
- Come dimostra Cartesio l'esistenza di Dio?
- Qual è la concezione cartesiana del corpo umano e degli animali?
- Qual è il ruolo dell'anima secondo Cartesio?
- Qual è il fine pratico della filosofia secondo Cartesio?
La prima certezza che Cartesio trae è il dubbio stesso, poiché il fatto di dubitare è indubitabile. Da qui deriva la famosa affermazione "Io penso dunque sono" (cogito ergo sum).
Cartesio dimostra l'esistenza di Dio partendo dall'idea di un essere perfetto, che non può provenire da un essere imperfetto come l'uomo, ma solo da un essere perfetto, cioè Dio.
Secondo Cartesio, il corpo umano è composto dalla stessa materia degli animali, ma a differenza di questi, Dio ha dato all'uomo un'anima razionale, mentre piante e animali sono considerati automi.
L'anima, per Cartesio, è una sostanza pensante creata da Dio, indipendente dal corpo e immortale. Essa è il principio della ragione e deve dominare le passioni e il corpo.
Il fine pratico della filosofia per Cartesio è il dominio dell'uomo sulla natura, con un focus particolare sulla medicina per la conservazione della vita fisica e il benessere delle persone.