mauro.2000
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Concetti Chiave

  • Cartesio utilizza il dubbio iperbolico per mettere in discussione ogni cosa, tranne l'atto di dubitare stesso, da cui deriva la famosa affermazione "cogito ergo sum".
  • Il filosofo classifica le idee in tre categorie: avventizie (esterne), fattizie (immaginative) e innate (presenti fin dalla nascita).
  • Cartesio propone tre prove dell'esistenza di Dio, basate sull'imperfezione umana e l'idea di un creatore perfetto che garantisce la verità.
  • Per Cartesio, Dio assicura che il mondo non è un'illusione, confermando l'esistenza della realtà esterna e del pensiero umano.
  • Il filosofo distingue tra sostanza, che esiste indipendentemente, e attributi, che caratterizzano le sostanze come il pensiero per l'io e l'estensione per la materia.

Indice

  1. Il dubbio metodico di Cartesio
  2. Le tre tipologie di idee
  3. La dimostrazione dell'esistenza di Dio
  4. La distinzione tra sostanza e attributo

Il dubbio metodico di Cartesio

Dopo aver stabilito le regole del metodo, Cartesio spinge al massimo il suo dubbio metodico e mette in dubbio ogni cosa, attraverso quello che tutti i filosofi hanno concordato e hanno chiamato “dubbio iperbolico”. L’unica cosa che però secondo la figura di Cartesio non può essere messa in dubbio è l’atto stesso di dubitare. Da qui la frase celebre del filosofo stesso “cogito ergo sum” che la traduzione significa “penso dunque sono”: il soggetto pensante, colui che dubita, è sicuramente certo.

A partire da questa verità Cartesio ricostruisce la conoscenza del mondo. Il filosofo una volta stabilita l’esistenza del cogito, si chiede come si possa affermare anche l’esistenza del mondo che ci circonda.

Le tre tipologie di idee

Cartesio divide le idee in tre tipologie:

-le idee avventizie che sono le idee che vengono dall’esterno e come alcuni filosofi ritengono, provengono dall'esperienza di vita;

-le idee fattizie che sono le idee che provengono dalla nostra immaginazione e riflessione durante la vita;

-le idee innate che non provengono dall’esterno, non sono prodotte dalla nostra fantasia ma si trovano nella nostra mente fin dalla nascita.

La dimostrazione dell'esistenza di Dio

Durante la sua carriera filosofica Cartesio si concentra molto anche su quella che è la dimostrazione di una figura perfetta e che può essere rappresentata dalla figura di Dio.

Cartesio fornisce tre prove:

1) l'idea di Dio non può venire da Cartesio stesso perché essendo uomo è imperfetto e quindi deve provenire da un essere che sia realmente perfetto, quindi da Dio stesso;

2) Cartesio ritenendo di essere imperfetto, deve a qualcun altro la sua creazione altrimenti afferma: mi sarei creato perfetto, questo qualcun altro è Dio secondo Cartesio;

3) non è possibile avere l'idea di Dio senza ammettere l'esistenza di Dio stesso. Per Cartesio Dio è la garanzia metafisica del criterio di verità, infatti se Dio esiste ed è un essere perfetto, non può permettere che tutto ciò sia solo un'illusione. Il filosofo ritiene che Dio non ci inganna e allo stesso tempo non può permettere ad altri di ingannarci sull'esistenza del mondo che ci circonda. Dio è infinito, eterno, immutabile, indipendente ma ha principalmente la caratteristica delle veridicità ed è proprio per questo che Dio non può dire il falso.

La distinzione tra sostanza e attributo

Cartesio giunge alla conclusione che io esisto, quindi Dio esiste, e quindi di conseguenza il mondo esiste ma si chiede: in che modo si manifesta l'esistenza, ed il filosofo introduce una distinzione di sostanza e attributo.

- Per sostanza, il filosofo indica la realtà che esiste in modo tale da non aver bisogno di un'altra realtà per esistere.

- gli attributi che non esistono di per sé ma sono possiamo dire caratteristiche della sostanza. Attraverso questa distinzione possiamo affermare che l'io è una sostanza caratterizzata dall'attributo del pensiero, mentre la materia è una sostanza caratterizzata dall'attributo dell'estensione.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il punto di partenza del pensiero filosofico di Cartesio e quale celebre frase ne sintetizza il concetto?
  2. Il punto di partenza del pensiero filosofico di Cartesio è il dubbio metodico, che lo porta a mettere in discussione ogni cosa. La celebre frase che sintetizza questo concetto è "cogito ergo sum", che significa "penso dunque sono", indicando che l'atto stesso di dubitare conferma l'esistenza del soggetto pensante.

  3. Come classifica Cartesio le idee e quali sono le caratteristiche di ciascuna tipologia?
  4. Cartesio classifica le idee in tre tipologie: avventizie, che provengono dall'esterno e dall'esperienza di vita; fattizie, che nascono dalla nostra immaginazione e riflessione; innate, che sono presenti nella nostra mente fin dalla nascita e non derivano né dall'esterno né dalla nostra fantasia.

  5. Quali sono le prove dell'esistenza di Dio secondo Cartesio e come queste influenzano la sua filosofia?
  6. Cartesio fornisce tre prove dell'esistenza di Dio: l'idea di Dio non può provenire da un essere imperfetto come l'uomo; l'imperfezione umana implica un creatore perfetto; l'idea di Dio implica la sua esistenza. Queste prove sostengono la visione di Dio come garanzia metafisica della verità, essenziale per affermare l'esistenza del mondo.

  7. Come distingue Cartesio sostanza e attributo e quale importanza hanno queste distinzioni nel suo pensiero?
  8. Cartesio distingue la sostanza, che esiste indipendentemente da altre realtà, dagli attributi, che sono caratteristiche della sostanza. Questa distinzione è fondamentale per affermare che l'io è una sostanza caratterizzata dal pensiero, mentre la materia è una sostanza caratterizzata dall'estensione, permettendo così di definire l'esistenza del mondo fisico.

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