Concetti Chiave
- Giordano Bruno, importante filosofo del Cinquecento, sostenne la teoria eliocentrica e propose una visione innovativa del cosmo e della filosofia.
- Bruno contestava la verità assoluta e promuoveva il dubbio e l'indagine come strumenti per scoprire la verità.
- La sua critica alla società e alle istituzioni si manifestò in opere come il "Candelaio", che satirizzava i valori morali della sua epoca.
- Bruno viaggiò per l'Europa esprimendo le sue idee radicali, affrontando censure e persecuzioni, come il processo per eresia a Roma.
- Rifiutò di ritrattare le sue teorie e fu condannato a morte come eretico impenitente, finendo arso sul rogo a Roma nel 1600.
Giordano Bruno e la Controriforma
Un autore che rappresenta più di ogni altro la drammaticità di questo secolo è Giordano Bruno (1548-1600) ; il suo pensiero è stato un apporto filosofico importantissimo per tutto l’occidente europeo.
La sua filosofia era in linea con il pensiero copernicano, che da lì a poco, con Galileo, avrebbe rivoluzionato interamente il pensiero moderno: quindi sosteneva la teoria eliocentrica ed altre tesi, come la somiglianza tra la Luna e la Terra, il cielo come spazio pieno di irregolarità, come meteoriti o stelle in continua trasformazione.
Come si può intuire, Bruno era profondamente critico nei confronti della società in cui viveva e delle istituzioni dominanti; ha espresso la critica della società napoletana in un’opera pienamente manieristica come il "Candelaio", scritta nel 1582, una commedia che ritrae le distorsioni e le assurdità di un modo di vivere senza dirittura morale, dove la giustizia è fatta dai ladri, e dove le persone che dovrebbero essere più rispettabili sono in realtà degli approfittatori o dei buoni a nulla. In linea con il contenuto, anche il linguaggio è eversivo, molto audace e fortemente dissacratorio, diciamo esplosivo al limite del possibile, come la maniera voleva. Durante la sua vita ha dovuto viaggiare continuamente proprio perché non risparmiava mai di criticare quel che secondo lui doveva essere biasimato: è suo infatti anche un dialogo di tema cosmologico, "La cena de le ceneri", scritta intorno al 1583, in cui compariva anche una critica verso la società inglese, e dovette quindi lasciare l’Inghilterra, dove aveva insegnato per ben due anni e con grande successo, ad Oxford. Inoltre espresse la sua concezione filosofica, della vita e dell’universo, in una serie di opere che sono classificate come i "Dialoghi italiani"; a causa di questi suoi scritti venne processato a Roma per eresia. Al termine del processo gli vennero concessi 40 giorni per ritrattare le sue teorie, ma egli dichiarò “di non volersi pentire e di non sapere di cosa pentirsi”: venne così dichiarato “eretico impenitente” e, con la lingua mozzata, venne arso sul rogo in piazza Campo dei Fiori a Roma.
Domande da interrogazione
- Chi era Giordano Bruno e quale fu il suo contributo filosofico?
- Quali erano le idee principali di Giordano Bruno riguardo alla verità e all'autorità?
- Come si manifestava la critica di Bruno verso la società e le istituzioni del suo tempo?
- Quali furono le conseguenze delle idee di Bruno sulla sua vita personale?
- In che modo Bruno influenzò la concezione della creazione artistica e della poesia?
Giordano Bruno (1548-1600) fu un filosofo che rappresentò la drammaticità del suo secolo, apportando un contributo filosofico significativo all'Europa occidentale, sostenendo la teoria eliocentrica e promuovendo una visione del mondo in cui ogni punto di vista è relativo.
Bruno credeva che nessuna verità fosse oggettiva e definitiva, sostenendo che fosse doveroso mettere in discussione le verità acquisite e le autorità consolidate, restituendo alla filosofia il valore di indagare la verità senza sottostare ad alcuna autorità.
Bruno era critico verso la società e le istituzioni dominanti, come dimostrato nella sua opera "Candelaio", che ritraeva le distorsioni morali della società napoletana, e nel dialogo "La cena de le ceneri", che includeva critiche alla società inglese.
A causa delle sue idee e critiche, Bruno dovette viaggiare continuamente e fu processato a Roma per eresia. Rifiutò di ritrattare le sue teorie e fu dichiarato "eretico impenitente", venendo infine arso sul rogo a Roma.
Bruno introdusse un'innovativa concezione della creazione artistica e della poesia, identificandola come "eroico furore", una libera ispirazione di origine divina, rompendo con l'aristotelismo dominante e avvicinandosi al platonismo.