Concetti Chiave
- Giordano Bruno, filosofo rinascimentale, introduce principi di relatività e inerzia, fondamentali per la fisica moderna.
- Propose un universo infinito senza gerarchie, composto da infiniti mondi, centrato su una sostanza unica.
- Rifiuta il dualismo di forma e materia, vedendo tutte le cose come accidenti di una sostanza unica, la materia.
- Critica la religione tradizionale, vedendo la salvezza come legata all'operosità umana, non solo alla fede.
- Descrive il sapiente come equilibrato e indifferente ai contrasti, mentre il furioso è spinto da passioni e furore eroico verso la verità.
Nasce a Nola, in Campania ed è un filosofo importante del Rinascimento. Riprende i valori laici e umanistici. Presenta per la prima volta quei principi di relatività dei movimenti e di inerzia che rappresenteranno i fondamenti della fisica scientifica moderna nella rielaborazione di Galileo, Cartesio e Newton.
Indice
Cosmologia e ontologia di Bruno
Vuole abolire la nozione stessa di un centro del cosmo e lascia il posto ad un universo privo di distinzioni gerarchiche composto da infiniti mondi e senza centro. Offre anche la fondazione ontologica della propria cosmologia, affrontando la questione di quale sia la causa o il principio dell’universo. Per Bruno il principio naturale è Dio, inteso come natura della natura. Individua due principi o cause dell’universo: l’anima del mondo corrispondente alla forma che produce le forme delle specie naturali e determina il loro realizzarsi, e la materia o corpo universale. L’universo di Bruno pare un infinito essere animato. L'anima del mondo e la materia universale sono intese come le sole due sostanze a cui vanno ricondotte tutte le cose esistenti. Per lui gli infiniti mondi sono accidenti delle due sostanze, forma e materia, di cui I’universo è costituito.
Dualismo e sostanza unica
Anche il dualismo di forma e materia universali viene superato e risolto in una sostanza unica di cui gli altri enti sono accidenti. La sostanza unica si identifica con la materia la quale viene ricondotta dal filosofo al produrre le forme. Afferma che l’uomo si distingue dagli altri enti perché può partecipare all’opera della natura. L’operosità è la virtù umana per eccellenza. Per Bruno ozio e rassegnazione sono i vizi più gravi che rendono I’uomo bruto.
Critica alla religione e alla giustificazione
Prende di mira la dottrina della giustificazione sola fide e del servo arbitrio che esclude che l’uomo possa contribuire con le opere alla propria salvezza essendo la sua volontà serva del male. Per lui il valore della religione risiede nella sua utilità politica e nella sua capacità di educare il popolo civilizzandone i comportamenti. Fin dall’inizio il cristianesimo è cattiva religione e il suo messaggio induce alla rassegnazione e all’ascolto passivo.
Sapienza e furore secondo Bruno
La storia umana viene sottoposta da Bruno alla contrarietà ovvero al gioco dei contrari. Bruno distingue tra due atteggiamenti di fronte alla realtà e alla vita. Il sapiente è consapevole di come a vita del singolo sia un’alterna vicenda di momenti contrastanti. È cosciente che il piacere è destinato a trasformarsi in dolore e da qui trae origine la condotta del sapiente che considera gioie e afflizioni. La sua virtù consiste quindi nell'essere indifferente e si collocata in una posizione di ponderato equilibrio. In opposto invece il furioso non va virtù ma vizio. Si appassiona agli estremi, incapace di mantenersi in equilibrio. Bruno distingue più tipi di furore caratterizzati dall’assenza dell’equilibrio suggerito dalla sapienza. Esiste il furore bestiale che assimila l’uomo al bruto e che rappresenta una caduta alla condizione ordinaria dell’uomo. Opposta è la natura del furore eroico che consiste in un’avventura estrema dell'intelligenza dove il furioso spinto da amore per la verità giunge alla visione del divino. L’eroico furore è un’accensione dell’anima e che si risolve nel vedere tutto come Uno.
Domande da interrogazione
- Qual è il contributo principale di Giordano Bruno alla filosofia del Rinascimento?
- Come Giordano Bruno concepisce l'universo e le sue cause?
- Qual è la visione di Bruno sulla religione e la sua utilità?
- Come Bruno distingue tra sapiente e furioso?
- Qual è la posizione di Bruno sull'operosità umana?
Giordano Bruno ha introdotto i principi di relatività dei movimenti e di inerzia, che sono diventati fondamentali per la fisica scientifica moderna, e ha proposto un universo senza centro composto da infiniti mondi.
Bruno vede l'universo come un infinito essere animato, composto da due sostanze: l'anima del mondo e la materia universale, che sono le cause di tutte le cose esistenti.
Bruno considera il valore della religione nella sua utilità politica e nella capacità di educare il popolo, criticando il cristianesimo per indurre alla rassegnazione e all'ascolto passivo.
Il sapiente è consapevole dell'alternanza di piacere e dolore nella vita e mantiene un equilibrio ponderato, mentre il furioso si appassiona agli estremi, incapace di equilibrio, con il furore eroico che porta alla visione del divino.
Bruno ritiene che l'operosità sia la virtù umana per eccellenza, distinguendo l'uomo dagli altri enti, mentre considera ozio e rassegnazione come i vizi più gravi.