LauraMara
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Concetti Chiave

  • Bergson critica il pensiero tradizionale per la sua incapacità di cogliere la realtà, distinguendo tra il tempo spazializzato della fisica e il tempo della vita, che è irreversibile e originale.
  • Introduce il concetto di "tempo durata", paragonandolo a un gomitolo di filo che si arrotola su se stesso, in opposizione al tempo fisico, che è simile a una collana di perle.
  • Nelle opere "Materia e memoria" ed "Evoluzione creatrice", Bergson esplora il dualismo tra materia e coscienza, introducendo lo "slancio vitale" come principio creativo della realtà.
  • Distinzione tra istinto e intelligenza nel risolvere i problemi esistenziali: l'istinto è viscerale e specifico, mentre l'intelligenza è creativa e capace di generalizzare.
  • Nel saggio "Le due fonti della morale e della religione", Bergson distingue tra società chiuse, che si basano su dogma e conservazione, e società aperte, che favoriscono il cambiamento e lo slancio vitale.

Indice

  1. Critica al pensiero e tempo
  2. Tempo della fisica e della vita
  3. Metafore del tempo secondo Bergson
  4. Dualismo e slancio vitale
  5. Istinto e intelligenza
  6. Teoria della società e religione
  7. Saggio sull'umorismo

Critica al pensiero e tempo

Svolge un critica al pensiero, in quanto finisce per perdere la presa sulla realtà.

Tempo della fisica e della vita

Il tempo della fisica è il tempo spazializzato e cioè un tempo ricondotto alle caratteristiche dello spazio che sono l'esteriorità per cui nello spazio. L'omogeneità cioè l'identità nel tempo spazializzato è omogeneo(è formato da parti uguali). Lo spazio è reversibile.

Il tempo della vita ha caratteristiche opposte al tempo della fisica: è irreversibile (ogni istante è memoria e non può essere invertito) ha come proprio carattere la compenetrazione e l'originalità. Quello della vita è il tempo durata.

Metafore del tempo secondo Bergson

Bergson usa due metafore paragona il tempo spazializzato ad una perla, ogni istante è esterno all'altro, identico.

Il tempo durata invece a paragonato a un gomitolo di filo che si arrotola su se stesso. Il tempo durata tende ad essere il tempo della vita e della coscienza.

Dualismo e slancio vitale

Scrive due opere "materia e memoria" e distingue un tempo della materia è un tempo della memoria, la durata implica la coscienza e la memoria. Il tempo durata è il tempo della coscienza da agli stessi oggetti materiali. In questa prima opera si configura un dualismo. Da una parte c'è la materia e il tempo che la caratterizza dall'altra

Il dualismo in filosofia rappresenta un problema.

Nell'evoluzione creatrice il principio della durata viene esteso all'intero universo. Il principio della durata diventa un principio della realtà e a questo proposito introduce il concetto di slancio vitale. Lo slancio vitale è il momento creativo. A questo periodo risalgono i grandi successi di questo periodo). L'evoluzione creatrice (nome dell'opera) è il principio che da slancio alla realtà. La realtà accumula energia fino a che a un certo punto questa energia esplode, dilaga e questo è lo slancio vitale e ancora una volta B. ci offre una metafora: l'onda del mare cresce su se stessa finché non ha questo slancio, questa spinta in avanti. Il momento dello slancio vitale è il momento creativo. In questo contesto tutto diventa durata. La materia è il residuo dello slancio vitale. L'onda dello slancio del mare ha poi un riflusso.

Questo slancio supera il dualismo tempo durata è tempo specializzato, è superato perché applica il concetto di tempo durata anche alla realtà. La materia è la cristallizzazione dello slancio vitale. La materia è uno slancio creatore che si disfà. Questa vita che cresce poi slancia e assume tutte le caratteristiche della materia.

Istinto e intelligenza

Noi viviamo in uno slancio vitale che è condizionato dalla materia. La vita si trova davanti degli ostacoli, non è libera, ma si trova davanti questa materia che la ostacola e quindi lo slancio vitale deve aggirare la materia risolvendo i problemi posti dalla materia (non è più una creazione libera e totale). Quindi la vita diventa il problema della vita. Secondo Bergoson il vivente assume due modalità per sviluppare i problemi dell'esistenza:

1. È l'istinto che viene sviluppata dagli artropodi (insetti). È una modalità di risoluzione dei problemi della vita interno alla vita, viscerale, ereditario e specifico (cioè fatto per risolvere un problema alla volta).

2. È l'intelligenza che viene sviluppata dai vertebrati e vede nell'uomo la sua punta di diamante . È capace di generalizzare, non è ereditaria, non è consapevole mentre l'istinto lo è, è creativa, il difetto dell'intelligenza è che è esterna e quindi meno connessa alla vita. L'intelligenza è meno connessa all'istinto, ma è in grado di ampliare l'istinto e questa è l'intuizione ( è da una parte vitale, dall'altra consapevole e creatrice).

Teoria della società e religione

Teoria della società, della morale e della religione ("le due fonti della morale/ e della religione")

Distingue due tipi di società:

1. Società chiusa a cui corrispondono la religione statica e , rinuncia alla creatività per fondarsi sulla conservazione, è fondata sull'obbedienza e tende a perpetuare se stessa e la sua religione è una religione fondata sul dogma.

2. Società aperta a cui corrispondo la religione dinamica e , che tende. A creare i suoi valori non a cristallizzarli, ma aperta al cambiamento, che mette sempre in circolo un attività creativa. La religione che vi corrisponde non è dogmatica, ma si fonda sullo slancio vitale. La religione dinamica si sintonizza sul divino presente sulle cose. È una sorta di misticismo, la vita è capace di creare valori e di essere creativa. Tutto ciò che è conservazione è anche vita.

Saggio sull'umorismo

Bergson ha scritto un famoso saggio sull'umorismo dove indaga le ragioni della pubblicità e trova che è comico proprio ciò che contrasta con lo slancio vitale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la critica principale di Bergson al pensiero tradizionale?
  2. Bergson critica il pensiero tradizionale perché perde la presa sulla realtà, distinguendo tra il tempo spazializzato della fisica e il tempo durata della vita, che è irreversibile e caratterizzato da compenetrazione e originalità.

  3. Come Bergson descrive il concetto di "slancio vitale"?
  4. Lo slancio vitale è descritto come il momento creativo che dà impulso alla realtà, paragonato a un'onda del mare che cresce e si spinge in avanti, superando il dualismo tra tempo durata e tempo spazializzato.

  5. Quali sono le due modalità di risoluzione dei problemi dell'esistenza secondo Bergson?
  6. Secondo Bergson, le due modalità sono l'istinto, sviluppato dagli artropodi, e l'intelligenza, sviluppata dai vertebrati, con l'intuizione che rappresenta una sintesi tra le due.

  7. Quali sono le differenze tra società chiusa e società aperta secondo Bergson?
  8. La società chiusa è fondata sulla conservazione e l'obbedienza, con una religione statica e dogmatica, mentre la società aperta è creativa, aperta al cambiamento, e la sua religione è dinamica e basata sullo slancio vitale.

  9. Cosa trova Bergson comico nel suo saggio sull'umorismo?
  10. Bergson trova comico ciò che contrasta con lo slancio vitale, indagando le ragioni della pubblicità e l'umorismo come elementi che si oppongono alla creatività e vitalità della vita.

Domande e risposte

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