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Critiche a Kant
Reinhold, Maimon, Schulze, Beck, Jacobi:
Criticano soprattutto i dualismi della filosofia kantiana,
in particolar modo quello tra fenomeno e noumeno.
L’idealismo nasce con Fichte, ma passa attraverso, viene anticipato dalle critiche che i seguaci di K. rivolgono alla sua filosofia.
Il passaggio dal Kantismo all’idealismo si verifica, anche, attraverso il dibattitto sulla “cosa in sé” kantiana, che pone le basi per l’idealismo= espressione filosofica del romanticismo.
Dualismo fenomeno-noumeno:Dalla contraddizione che il noumeno è reale ma non conoscibile, essi giudicano “la cosa in sé” come un concetto filosoficamente inammissibile.
Criticismo di Kant: critica come strumento della filosofia, la critica esamina, giudica.
"Se il criticismo è vero, bisogna abolire “la cosa in sé” e ricondurre tutto al soggetto.
Se il criticismo è falso, bisogna ammettere la “cosa in sé” e tornare al realismo. " (Jacobi 1787)
C’è un presupposto realistico necessario per poter entrare nel regno del criticismo, ma con cui non è possibile rimanerci.
--> se ogni oggetto sensibile(fenomeni) esiste solo come rappresentazione della coscienza, allora come poter concepire una realtà non pensata, non pensabile, non rappresentabile attraverso la coscienza?
La cosa in sé è un giudizio filosoficamente inammissibile, inconcepibile.
1- passaggio dal Kantismo all’idealismo-
Critiche a Kant
Reinhold
Maimon Criticano soprattutto i dualismi della filosofia kantiana,
Schulze in particolar modo quello tra fenomeno e noumeno
Beck
Jacobi
L’idealismo nasce con Fichte, ma passa attraverso, viene anticipato dalle critiche che i seguaci di K. rivolgono alla sua filosofia.
Il passaggio dal Kantismo all’idealismo si verifica, anche, attraverso il dibattitto sulla “cosa in sé” kantiana, che pone le basi per
l’idealismo= espressione filosofica del romanticismo.
Dalla contraddizione che il noumeno è reale ma non conoscibile,
DUALISMO FENOMENO- NOUMENO : essi giudicano “la cosa in sé” come un concetto filosoficamente
inammissibile.
Criticismo di Kant : critica come strumento della filosofia, la critica esamina, giudica.
Se il criticismo è vero, bisogna abolire “la cosa in sé” e ricondurre tutto al soggetto.
Se il criticismo è falso, bisogna ammettere la “cosa in sé” e tornare al realismo. (Jacobi 1787)
C’è un presupposto realistico necessario per poter entrare nel regno del criticismo, ma con cui non è possibile
rimanerci.
se ogni oggetto sensibile(fenomeni) esiste solo come rappresentazione della coscienza, allora
come poter concepire una realtà non pensata, non pensabile, non rappresentabile attraverso la coscienza?
la cosa in sé è un giudizio filosoficamente inammissibile , inconcepibile.
Alla base dei critici c’è un ragionamento generale che anima la loro discussione:
Se la realtà esiste come rappresentazione della coscienza questo significa che la coscienza diventa
condizione indispensabile del conoscere, nel processo di conoscenza.
Se l’oggetto esiste solo in funzione del soggetto significa che il soggetto diventa il principio cardine, il
presupposto fondamentale della conoscenza.
Per K. la realtà, la “cosa in sé”, è considerata indipendentemente da noi.
Non è il soggetto che si modella passivamente sulla realtà, ma è
la realtà che si modella sulle forme a priori (mente umana).
2- passaggio dal Kantismo all’idealismo-
Passaggio kantismo-idealismo
L’idealismo è la corrente filosofica che va oltre i limiti posti dalla filosofia kantiana, la quale
afferma, appunto, che l’io è finito e che non può andare oltre il fenomeno.
l’Io è infinito
Fichte , è assoluta libertà teoria della non realtà del finito.
afferma, invece, che
Idealismo= espressione filosofica del romanticismo
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Il romanticismo
È quel movimento storico culturale che nasce negli ultimi anni del ‘700 in Germania e che poi si espande in
tutta Europa nei primi decenni del 1800.
Coinvolge le molteplici manifestazioni dello spirito umano(arte, filosofia, letteratura, politica..).
rifiuto della ragione illuministico-kantiana
Affonda le sue radici nel e trova il proprio motivo ispiratore
in quel movimento che sarà poi lo STURM und DRANG, che avrà come esponenti di spicco Goethe e Schiller.
Il romanticismo è, prima di tutto, una mentalità, un’atmosfera culturale, una struttura culturale globale.
avversione verso i limiti del finito aspirazione
L’elemento che contraddistingue tutto ciò è l’ e quindi l’
all’infinito , all’assoluto.
Rifiuto della ragione illuministico-kantiana, intesa quindi in modo empiristico-scientifico, perché questa,
secondo i Romantici, aveva già mostrato il suo fallimento e
(es. rivoluzione francese e i suoi esiti dittatoriali)
quindi, soprattutto, era vista come una ragione non in grado di comprendere l’uomo, l’universo nella sua
totalità, la natura.
I romantici privilegeranno altre vie d’accesso per accedere all’infinito, all’assoluto:
- esaltazione del sentimento
: esaltazione di una categoria spirituale, il sentimento, visto come sentimento
;
che si nutre di riflessione, di filosofia
- esaltazione dell’arte;
vita concepita come inquietudine
- la , irrequietezza propria dei romantici, bisogno di andare
oltre al finito, quindi ricerca di una nuova armonia uomo-mondo;
- visione della storia come sviluppo provvidenziale, in cui opera una forza per farla sviluppare;
- la natura vista come ciclo inesauribile(distacco dalla natura in senso meccanicistico, ritorno ad una
visione antico-rinascimentale = natura come forza viva, animata).
brama di infinito
La porta, nel romanticismo, l’uomo a caricare il finito, l’Io, di significati infiniti(es. Fichte:
l’Io è infinito), lo porta a vedere il finito come manifestazione , realizzazione dell’infinito.(Hegel: si
contrappone a questa idea; noi possiamo arrivare all’infinito solo attraverso la ragione). Riconoscere
l’infinito nell’io stesso portatore dell’infinito.
Romanticismo
atmosfera globale che si manifesta nell’insofferenza, nel rifiuto dei limiti del finito, e
aspirazione verso l’infinito, l’assoluto. Ricerca dell’oltre-limite, andare oltre il finito.
3- passaggio dal Kantismo all’idealismo-
Arte e sentimento nel romanticismo tedesco
Esaltazione del SENTIMENTO via d’accesso all’infinito
=
Per i romantici bisogna appunto esaltare, valorizzare questa categoria spirituale, ignorata e disprezzata
dagli antichi. Non il sentimento comunemente inteso, ma qualcosa di più profondo,
di più intellettuale, che si nutre di riflessione e filosofia.
Ma quale sentimento? Ciò che precede e oltrepassa la riflessione filosofica.
Appare come un’ebbrezza indefinita di emozioni, al di là delle strettoie
della ragione.
Esaltazione dell’ARTE porta aurorale della conoscenza
=
Arte : organo di rivelazione dell’infinito, dell’assoluto.
Il mondo è una gigantesca opera d’arte frutto di quell’artefice che è l’assoluto.
Arte è spontaneità assoluta, l’estetica romantica è un’ estetica della creazione. L’Io visto come soggetto
creatore.
Musica= regina di tutte le arti: fa vivere l’esperienza dell’infinito perché immerge l’ascoltatore in un flusso
infinito di suoni (un flusso indeterminato di emozioni e immagini).
Anticlassicismo dei romantici: prima di essere un criterio estetico e letterario, è un atteggiamento profondo della
loro personalità, mentalità. Essi sono, infatti, sempre alla ricerca dell’infinito, dell’assoluto, dell’oltre-limite. Per
analizzare, comprendere la realtà profonda dell’uomo e dell’universo che lo circonda, per dare un senso a turo ciò che
esiste.